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secsolution magazine: normative antincendio, la prevenzione al centro

27/11/20

Lo strumento per arginare il pericolo è quello quindi distabilire codici comportamentali e misure di prevenzione e di protezione, sia attiva sia passiva, che possano mettere in condizione la collettività di proteggersi da un fenomeno che, una volta scatenato, spesso non è più arginabile.

FotoUna continua corsa a definire regole che possano imbrigliare il fenomeno incendio, soprattutto nella prevenzione all’accadimento e poi nella rivelazione e controllo. Questo è lo scopo della normazione antincendio. Si cerca di regolamentare un fenomeno fisico molto variegato ed illeggibile, che non dà riferimenti e che anche quando si lavora in maniera predittiva spinta ed attenta può comunque succedere che non sia controllabile, come accade per tutti i fenomeni naturali. Lo strumento per arginare il pericolo è quello quindi distabilire codici comportamentali e misure di prevenzione e di protezione, sia attiva sia passiva, che possano mettere in condizione la collettività di proteggersi da un fenomeno che, una volta scatenato, spesso non è più arginabile.

Le norme quindi, intese come leggi e decreti dello stato, impongono misure di prevenzione spesso molto stringenti per poter essere quanto meno competitivi con questo devastante fenomeno. Le norme tecniche invece, ossia quelle regole di buona tecnica non cogenti nel diritto ma sicuramente sì nella pratica, costituiscono le linee di indirizzo per realizzare le misure di sicurezza imposte dalle norme cogenti.

Come muoversi nelle leggi

Muoversi nel panorama normativo, indipendentemente dall’argomento, è sempre complesso e per la prevenzione degli effetti dell’incendio lo è ancora di più. Si parte dai regi decreti dei tempi della monarchia, passando per una pletora di regole tecniche inserite in decreti, in circolari interpretative, in linee guida, in risposte a quesiti e alla regola del buon padre di famiglia per finire con l’ultimo strumento normativo in ordine temporale, ossia il CO.P.I. - Codice di Prevenzione Incendi pubblicato in prima istanza nell’agosto del 2015 e poi migliorato e rieditato nell’ottobre 2019.

COPI: la prevenzione

Questo ultimo strumento racchiude in sé e nelle sue strategie antincendio tutto quello che serve per occuparsi di prevenzione incendi in maniera organica ed articolata, affrontando tutte le problematiche che l’incendio può generare e riferendosi, anche in maniera specifica, alle norme tecniche - che diventano quindi di fatto obbligatorie (sempre nella sostanza, mai nella forma). La pubblicazione di questo ultimo strumento normativo di carattere semi/prestazionale consente di approcciarsi alla sicurezza antincendio ed alla definizione delle strategie per contrastare il fenomeno in maniera differente da sempre.

Strumento semi prestazionale

La definizione di semi-prestazionalità già di fatto racconta che le misure non sono più sempre di carattere meramente prescrittivo e quindi spesso pesanti e non giustificate solo per il fatto di dover coprire tutta la casistica possibile. Lo strumento fornisce la possibilità di proporre soluzioni di tipo alternativo più calzanti rispetto alla reale situazione da proteggere con un impatto di investimento spesso profondamente differente rispetto all’applicazione dei metodi tradizionali (ormai praticamente non più utilizzabili). Nell’ambito delle soluzioni alternative, si trovano ovviamente tutti i metodi avanzati che fanno riferimento a modellazioni fluidodinamiche per la restituzione di curve temperature/tempo da incendi naturali, oppure per la definizione di tempi di abbassamento fumi a livelli che inibiscono la fuga agli occupanti.

Altre soluzioni alternative sono il ricorso a prove di laboratorio specifiche sul comportamento al fuoco di particolari materiali o magari di materiali diversi in diverse modalità di conservazione. Un altro esempio di soluzione alternativa è il ricorso a strumenti normativi di stati esteri ma internazionalmente riconosciuti.

Un nuovo approccio

Tutte queste soluzioni alternative non dovranno più essere sottoposte alla valutazione dei comitati tecnici/scientifici attraverso l’istituto della deroga, ma valutati direttamente in fasi di istruttoria tradizionale presso i Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco, e quindi in via ordinaria.

Le normative antincendio quindi cambiano pelle e diventano strumento di prevenzione e non sono più da considerarsi, caso mai qualcuno le avesse così interpretate, come uno strumento vessatorio.

Contributo per secsolution magazine a cura di Antonino Panìco - Ingegnere esperto in materia di prevenzione incendi, di impianti di estinzione e di ingegneria della sicurezza antincendio. Formatore Ethos Academy



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