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Comunicato Stampa

Seminario conclusivo del progetto imprenderò

24/10/12

Imprenderò nella sua ultima edizione ha accompagnato 110 aziende nella fase di passaggio e 240 progetti di nuova impresa

Mercoledì 24 Ottobre pv., dalle ore 15:00, si terrà a Udine, presso la Sala Valduga della CCIAA, il primo di due eventi dedicati alla presentazione dei risultati ottenuti dalla 3^ edizione del Progetto Imprenderò, promosso e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, Assessorato al lavoro, formazione, commercio e pari opportunità.
Il seminario, dal titolo “IDEA D’IMPRESA/1 PER LA CONTINUITÀ E IL RAFFORZAMENTO DELLE IMPRESE FAMILIARI” intende trattare con particolare attenzione il tema della continuità d’impresa e del passaggio generazionale. Il processo di trasmissione d’impresa è un fattore estremamente rilevante per l’economia del Friuli Venezia Giulia, una regione ricca di aziende familiari e imprese storiche che rischiano di chiudere per sempre a causa della mancanza di un’adeguata programmazione del passaggio di testimone.
Il progetto Imprenderò, nella sua ultima edizione, ha assistito nella fase di passaggio 110 imprese, affrontando le dinamiche tipiche della trasmissione d’impresa e del passaggio generazionale, e ha accompagnato la nascita di 240 imprese, offrendo servizi di supporto nella redazione del business plan, nella formazione del neo imprenditore, nella ricerca dei finanziamenti e delle condizioni realizzative ottimali.
I saluti iniziali saranno portati dal Presidente di Unioncamere FVG, GIOVANNI DA POZZO, e DANIELE MACORIG, Assessore al lavoro per la Provincia di Udine. Interverrà quindi ANGELA BRANDI, Assessore Regionale al Lavoro, Formazione, Commercio e Pari Opportunità, per introdurre i lavori e illustrare l’importante ruolo della Regione nel supporto all’imprenditorialità e sostegno occupazionale. La prima fase del seminario si concluderà con la presentazione di casi aziendali, video e interviste di alcuni degli utenti che hanno seguito un percorso di formazione nell’ambito di Imprenderò, per quanto riguarda le azioni specifiche dedicate al passaggio generazione e alla trasmissione d’impresa. Gli interventi saranno moderati da FERDINANDO AZZARITI.
Oltre a presentare le esperienze realizzate, il convegno intende approfondire il dibattito sugli strumenti da mettere in campo per accompagnare le aziende in queste fasi di passaggio con servizi reali per sostenere continuità, competitività e innovazione.
La seconda fase del seminario sarà quindi aperta da ANTONIO PAOLO, coautore insieme con Giampiero Cito del volume Mad in Italy – Quindici consigli per fare business in Italia nonostante l’Italia, recentemente uscito in libreria, dedicato a chi si vuole lanciare “nell’impresa di aprire un’impresa”. Questo intervento darà l’avvio al dibattito finale, per il quale saranno presenti giovani imprenditori, giovani rappresentanti delle associazioni di categoria ed esperti che discuteranno insieme con l’obiettivo di trovare indicazioni e suggerimenti utili per fare della nostra regione un territorio ospitale e attrattivo per le startup e in generale per la piccola impresa.
In questa ultima parte interverranno: Giancarlo Lauto, Università degli Studi di Udine, Stefano Medici, Presidente O.G.G.I. PN, Denis Andrian, Presidente Gruppo Giovani Confcommercio Regionale, Marco Scodellaro, Presidente Gruppo Giovani Confartigianato Pordenone, Luca Colussi, Consigliere Gruppo Giovani Confartigianato Udine, Michele Bressan, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori API, Michele Popolani, esperto di imprese familiari e Toni Brunello, di Studio Centro Veneto.
Sullo stile dei tweet tipici del social network Twitter, ciascuno dei partecipanti alla tavola rotonda fornirà una propria idea e un proprio suggerimento da illustrare al pubblico in pochi minuti, quali istanze per il decisore pubblico, al fine di dare un aiuto concreto nel rendere competitiva la nostra regione.


MAD IN ITALY. QUINDICI CONSIGLI PER FARE BUSINESS IN ITALIA NONOSTANTE L'ITALIA
Il libro Mad in Italy. Quindici consigli per fare business in Italia nonostante l'Italia è una vera e propria dichiarazione d’amore nei confronti di un Paese geniale e complicato, come l’Italia. Un vademecum che raccoglie semplici consigli rivolti a tutti coloro che non vogliono arrendersi, a tutti coloro che credono che in Italia si possano ancora realizzare idee d’impresa con successo. “Non abbiamo voluto semplicemente raccontare la nascita e l’evoluzione del nostro progetto –spiegano i due autori – ma abbiamo voluto tradurre le esperienze e gli incontri avuti con gli imprenditori, con gli studenti, con i docenti, con i professionisti, con le tante storie d’impresa, in quindici semplici consigli che ci sentiamo di voler condividere con chi non si vuole ancora dare per vinto. Quindici consigli per non arrendersi a quello che ormai da molti viene visto come un inesorabile declino. Quindici consigli per credere che nel nostro Paese sia ancora possibile realizzare idee vincenti, che sia ancora possibile fare impresa. Nonostante l’Italia! Nonostante tutto! Quindici consigli corredati di esempi, casi di successo, di coraggio, di intraprendenza, di lungimiranza, di creatività imprenditoriale”.
Storie scritte non da venture capitalist o consulenti di gestione aziendale, ma da due pubblicitari della Milc di Siena, l’agenzia di comunicazione che ha ideato e animato il progetto Mad in Italy! e che nel libro assumono una prospettiva e un valore diversi, perché rafforzano e danno corpo a ciascuno dei consigli. Storie del presente e del passato raccontate per indicare sentieri di speranza per il futuro. Quindici consigli che, nelle intenzioni degli autori, saranno utili “per riappropriarsi di uno spirito che si sta smarrendo: rivitalizzare l’Italia con le idee”.



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