MUSICA
Comunicato Stampa

Settembre 2017, riaprono le attività della Ass. musico-culturale Takosan

09/08/17

Dal Senegal all'Italia l'incontro di due culture

FotoPapis Sana Ba e l’Ass. Musico Culturale Takosan, riapriranno le attività musico culturali tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, con l’obbiettivo di far conoscere e comprendere l’importante cultura senegalese appartenente alla regione di Casamnace.
Appuntamenti importanti che fungono da ponte, con lo scopo di avvicinare due culture all’apparenza molto distanti, ma che grazie a questo scambio trovano notevoli somiglianze. Come pochi sanno, in generale la cultura africana viene tramandata oralmente e la musica, ma soprattutto il ritmo fanno parte integrante della vita quotidiana. I grandi maestri come Papis vengono rigidamente iniziati dai maestri più anziani al loro strumenti fin da giovanissimi.

Sempre in questa misteriosa cultura ritroviamo tre forme di comunicazione che loro definiscono Verbo e sono la parola, che serve a mostrare l’espressione interiore e ad far uscire il pensiero, la musica che esprime la bellezza e la danza che entra in funzione sia per le battute degli strumenti che per il ritmo intrinseco del Verbo stesso. Questi rappresentano la coscienza che le popolazioni, grandi o piccole che siano, hanno di loro stessi. Si può considerare questo insieme come una poesia che viene proiettata sull’anima. Insomma un universo che rappresenta l'insieme di immagini del mondo.

Leggenda di Ananse Kokrofu
Popolo Akan (Africa occidentale, Ghana)
Un giorno, molto tempo fa, Ananse Kokrofu, il grande ragno di venerabile memoria, cominciò a preoccuparsi per lo stato della saggezza nel mondo. La gente non se ne curava come sarebbe giusto. Da quel che poteva giudicare Ananse in base alla sua esperienza del genere umano, che non era poca, un bel po’ di saggezza andava perduta. Ma anche se gli esseri viventi allora non avevano il buon senso di rispettare la saggezza come avrebbero dovuto, in futuro ci sarebbero state generazioni ben liete, pensava Ananse, di utilizzare ogni briciola. Perciò decise di raccogliere tutta la saggezza del mondo e di depositarla per sicurezza in cima a un albero.
Gli anziani narrano che a tempo debito Ananse finì di radunare tutta la saggezza del mondo, la stipò dentro una zucca vuota e cominciò a arrampicarsi su un’alta palma. A metà strada si trovò in difficoltà: si era legato la zucca davanti e questo lo impacciava nella salita. A questo punto suo figlio Ntikuma, che lo stava a guardare dal basso, gridò con la sua giovane voce acuta: «Papà, se avessi veramente con te tutta la saggezza del mondo, ti saresti legato la zucca sul dorso!». Era troppo anche per Ananse, stanco per la lunga fatica: slegò la zucca in un accesso d’ira e la gettò giù. La zucca si ruppe e la saggezza si sparpagliò dappertutto.
Dopo un certo tempo, la gente, che aveva imparato la lezione, venne a raccogliere nelle proprie zucche tutto ciò che ciascuno poté trovare: questo spiega perché pochi hanno molta saggezza, qualcuno ne ha un po’, ma molti non ne hanno affatto.
(tratto da: Basil Davidson, La Civiltà Africana, una storia culturale, Res Gestae, Milano, 2014)

Per informazioni riguardanti attività e corsi: 3295652441 oppure visitate il sito: http://www.associazioneculturaletakosan.it



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