Social Media Marketing efficace

Oggi parliamo finalmente di social network. Dopo diversi articoli legati al mondo della SEO, e constatando giorno dopo giorno quanto l'utilizzo dei social network per finalità di business sia spesso inadeguato e poco efficace, ho deciso di cominciare a dare qualche suggerimento... Come sempre, cominciamo dal principio.
del 01/02/16 -

Capitolo 1: perchè tutti parlano dei social network?

Spariamo qualche numero a caso:


  • circa 2 miliardi i profili social nel mondo, in Italia oltre 30 milioni

  • utilizzo in costante aumento

  • il target che utilizza Internet in Italia è prevalentemente nella fascia di età compresa tra i 18 ed i 54 anni



Ecco perchè se ne parla... E' un fenomeno dai numeri impressionanti, che coinvolge un target votato all'utilizzo del web e che abbiamo la necessità di sfruttare per farci conoscere, per fare "parlare di no". Fare quindi social media marketing è oggi un elemento essenziale in una campagna di web marketing come Dio comanda: nell'era in cui le azioni SEO/SEM stanno "saturando" la navigazione web, è fondamentale percorrere altri canali.
Se poi trattiamo un prodotto destinato al mercato consumer, ecco che diventa assolutamente indispensabile influenzarne le opinioni di acquisto. E poi facciamo un ragionamento estremamente semplice... Il web è una guerra quotidiana, e se vuoi in qualche modo "difendere" il tuo business devi prenderne parte: con te o senza di te, in rete si parla comunque, probabilmente anche del tuo brand.
Ogni giorno che trascorre, cresce il rischio che l’utente venga attirato da altri brand che già si stanno muovendo sui social network e stanno, appunto, modificando opinioni ed influenzando gli acquisti... ed ogni idea, ogni iniziativa potrebbe, tra non molto, essere già superata e poco originale.

Capitolo 2: quale social network?

Il rischio, parlando di quale sia il social network più indicato per promuovere il proprio business, è quello di cadere nella soggettività: a me piace più Facebook e quindi ti dico Facebook, a quell'altro piace di più Google+ (davvero?) e ti dirà Google+...
Cominciamo col dire che NON esiste la verità assoluta, e la prima cosa da fare è identificare il significato della frase "promuovere il proprio business": voglio far conoscere i miei prodotti o servizi? Voglio fare cultura su un argomento che, in modo diretto o indiretto, è legato al mio business? Voglio semplicemente mostrare qualcosa che produco, o che realizzo? Voglio fare storytelling?

Già, perchè il target dei social network è abbastanza differente nel modo con il quale si relaziona con lo strumento. E' evidente che Facebook, ad esempio, non è la piattaforma giusta per promuovere un servizio, tanto meno se a carattere tecnologico o comunque di non larga diffusione...
Così come Instagram, al contrario, potrebbe essere perfetto per "giocare" sulle immagini allo scopo di far conoscere un mio prodotto specifico. Linkedin è decisamente più indicato, invece, per fare cultura, in qualche modo per "dimostrare" le mie competenze su una specifica materia. Possiamo senz'altro dire che nessun social network nasce con lo scopo di promuovere un prodotto o servizio: la scelta deve essere legata ai contenuti che intendo pubblicare, alla frequenza con la quale li pubblicherò, ed alla tipologia di utente con la quale voglio interfacciarmi.

Sulla tipologia abbiamo già accennato qualcosa, sulla frequenza vedremo più avanti qualche aspetto fondamentale, ma la doverosa premessa è: potete pubblicare anche più post al giorno? O, meglio, avete qualcosa da dire più volte al giorno? No? Bene, allora forse meglio che abbandoniate la pista Twitter e, forse, anche Instagram. Google+ è utile per la SEO locale e non (articolo), altrimenti potete tranquillamente lasciar perdere. Pensate di scrivere una volta ogni tanto, senza una frequenza prestabilita, e magari i vostri contenuti saranno prettamente immagini o brevi video? Facebook potrebbe fare al caso vostro.

Capitolo 3: con quale frequenza devo pubblicare i miei post?

Qui va fatta una distinzione tra Facebook, che è comunque oggi il social network più utilizzato in Italia, e tutti gli altri. La logica con la quale Facebook mostra i miei post ai fan è infatti totalmente diversa rispetto alle altre piattaforme: hai 500 fan sulla pagina? Bene, se vuoi che tutti possano leggere il tuo post, devi promuoverlo.
Pagando, s'intende. Altrimenti sai cosa succederà?
Che lo leggeranno in 20. Sarà come parlare ad una stanza vuota: all'inizio non è così, e molti nuovi iscritti cominciano a scrivere compiaciuti degli ottimi risultati di visibilità...
Ma è solo una sorta di "ti faccio venire l'acquolina in bocca..." che il colosso di Palo Alto ha studiato per incentivare la pubblicità a pagamento.
Quindi, nel caso di Facebook, la risposta è estremamente semplice: dovrai scrivere tanti post quanti sarai in grado di promuovere a pagamento. Diversa è la situazione legata a Twitter, che come abbiamo visto è però più indicato per finalità particolari che richiedono un'interazione continua con il pubblico (es. centri assistenza, compagnie aeree, personaggi pubblici ecc...), e lo stesso vale per Instagram: la "lettura" di immagini è molto più snella rispetto a quella di contenuti testuali, e quindi gli utenti leggono mediamente un'alta quantità di post. Essenziale farsi notare, e molto importante dare continuità alla propria linea editoriale.
Linkedin, invece, ragiona in modo un pò differente: se scrivo contenuti di qualità, e non mi limito a semplici link che rimandano ad articoli complicati e magari in lingua inglese, posso anche stabilire una strategia di comunicazione che prevede interventi non frequenti ma di qualità. Seguite però sempre una regola generale: la frequenza esatta è la più alta possibile che sono in grado di tenere pubblicando post azzeccati e di qualità senza annoiare.

Nel prossimo articolo parleremo di obiettivi di comunicazione, strategie ed interazioni. Stay tuned!



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