Spegnimento o sospensione del pc?

Meglio arrestare il PC per spegnerlo completamente o usare l'opzione della Sospensione per metterlo in standby? Scopriamolo in questo breve articolo i vantaggi/svantaggi dell'una o dell'altra soluzione.
del 30/11/18 -

Quando si deve spegnere il PC si dà per scontato l'utilizzo dell'opzione "Arresta", che è quella che porta il computer a spegnersi del tutto.

Non tutti sanno che, però, è possibile utilizzare un'altra opzione per spegnere il computer, ossia quella della "sospensione".

Cosa sia meglio per l’hardware del nostro PC la questione è alquanto dibattuta, tuttavia quello che possiamo fare è analizzare vantaggio e svantaggi delle due opzioni.

Cosa succede durante l'arresto del PC?

La funzione di arresto del computer è un vero e proprio interruttore che chiude tutti i programmi aperti, chiude il sistema operativo e interrompe la lettura e la scrittura dei file.

I segnali di spegnimento vengono quindi inviati dal sistema ai dispositivi collegati e ai driver rimanenti, riducendo gradualmente la potenza poco a poco fino a che non viene tolta l’alimentazione.

In questa fase, se si forza il computer a spegnersi tenendo premuto il pulsante di accensione oppure se il PC si spegne all'improvviso quando va via la luce, c'è il rischio di corruzione dei file e di potenziali danni al disco.

L'opzione Sospendi, che si può trovare nel menù di spegnimento (o in Windows 10 premendo col tasto destro del mouse sul tasto di spegnimento del menu Start), è un modo di spegnere il computer che tiene comunque acceso l'alimentatore, che memorizza i file ed i programmi aperti nella memoria RAM, la quale rimane attiva in uno stato di bassa potenza.

La maggior parte degli altri componenti hardware viene disattivata, con la possibilità di riattivarsi rapidamente toccando il mouse e la tastiera.

Usare lo spegnimento normale del computer ha alcuni vantaggi rispetto alla sospensione.

Prima di tutto, spegnere il PC è il modo migliore per permettere di azzerare la memoria RAM. Questo significa che nel momento in cui lo si riaccende, il sistema ed i programmi sono ricaricati da zero, in modo pulito e senza errori.

La sospensione, invece, lascia sempre file e programmi aperti nella RAM, che non si svuota mai (ricordiamo che la RAM è la memoria fisica che funziona solo se c'è energia, altrimenti si svuota e si azzera senza lasciare alcun dato in modo permanente).

In memoria potrebbero quindi rimanere errori, bug o residui di file che possono ridurre le prestazioni complessive del PC. Da non dimenticare, poi, che solo dopo un riavvio con spegnimento Windows può installare gli aggiornamenti.

In secondo luogo, il vantaggio più ovvio dello spegnimento è quello del risparmio energetico, perché nel momento in cui si arresta il PC esso non consuma più corrente (anche se qualcosa rimane sempre almeno fino a che non si spegne l'interruttore fisico dell'alimentatore).

La sospensione, invece, lascia attiva l'alimentazione ed il consumo di energia perché la RAM rimane alimentata a bassa potenza, il disco continua a girare.

Un altro argomento a favore dell'arresto del computer è quello per cui, nel caso di blackout o sbalzi di tensione particolari, quando il PC è spento non ci sono problemi, mentre nel caso di sospensione è ancora possibile la corruzione di file, perdita di dati o il danneggiamento di qualche componente.

Il vantaggio più importante della sospensione rispetto allo spegnimento è la possibilità di continuare a lavorare su un programma o un documento in modo che, all'accensione del computer, che in questo caso è un risveglio, si ritorni subito con il file o il programma aperto prima di metterlo in sospensione.

Ovviamente, poi, il tempo di riattivazione del computer dopo la sospensione è molto più rapido rispetto all'accensione da zero.

Accendere un computer dal suo stato di arresto richiede sicuramente più tempo di attesa per caricare tutti i file necessari dal disco invece che dalla RAM.

Durante la sospensione, poi, Windows è capace di eseguire alcune attività di manutenzione automatica come il backup dei file, la pulizia del disco e l'aggiornamento dell'antivirus.

Non vale, invece, la teoria secondo la quale accendere e spegnere il computer possa stressare l'hardware e provocare problemi a parti meccaniche come l'hard disk o le ventole.

I computer moderni sono in grado di sopportare frequenti riavvii, accensioni e spegnimenti (sia in modalità di sospensione che con l'arresto) senza alcuna sofferenza o rischio di malfunzionamenti.

A tal proposito ricordo che tenere il PC sempre acceso provoca sicuramente usura di alcuni componenti e che è sempre meglio spegnere il PC di notte.

Qual è l'opzione migliore?

Considerando i fattori elencati qui, la risposta alla domanda del titolo è forse quella del più ovvio compromesso: ossia di spegnere il computer di notte e se non si prevede di usarlo fino al giorno seguente, usare la sospensione durante il giorno.



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