MUSICA
Comunicato Stampa

Stefano Lenzi Quintet: nuovo live per "Somiglianze"

Dopo il successo dei live della scorsa primavera, il quintetto guidato dal compositore e cantante romano torna in concerto a L'Asino che Vola giovedì 30 ottobre, con nuovi inediti e brani dal suo album "Somiglianze". Appuntamento alle ore 22, ingresso gratuito.

Dopo il successo dei live della scorsa primavera alla Casa del Jazz, L'Asino che Vola e il Jazzit Fest, lo Stefano Lenzi Quintet torna live a Roma giovedì 30 ottobre alle ore 22 a L'Asino Che Vola in via Antonio Coppi 12d (zona Furio Camillo) per un concerto a ingresso gratuito dove saranno presentati i nuovi inediti insieme a brani dall'album "Somiglianze". Guidata da Stefano Lenzi, poliedrico cantante, compositore e produttore romano, la formazione è composta dal chitarrista Alessandro De Berti, dal pianista Antonino Zappulla, dal contrabbassista Stefano Battaglia e dal batterista Davide Pentassuglia.

Lo scorso aprile il quintetto è stato ospite di Repubblica TV nella trasmissione Webnotte condotta da Ernesto Assante e Gino Castaldo:http://video.repubblica.it/rubriche/webnotte/webnotte-stefano-lenzi-quintet-what-a-wonderful-world-versione-jazz/161246/159737.
Il brano "Shokovox", inoltre, è stato scelto per la compilation creata dal portale Roma Suona in collaborazione con la rivista Suono, e dedicata alla musica ad alta qualità.

Prodotto da M.i.l.k., casa di produzione diretta da Alberto Rossetto e Mario Struglia, “Somiglianze” è stato registrato nel gennaio 2012 con la preziosa collaborazione di Alberto Rossetto e Livio Magnini (Bluvertigo) che ha missato quattro brani. Tra le composizioni originali dell’album, firmate da Lenzi, De Berti e Zappulla, il quintetto ha scelto di reinterpretare due autentiche perle del patrimonio musicale collettivo: “What a Wonderful World” e “My Favorite Things”.
Sempre lo scorso aprile, Deezer ha scelto questo lavoro per promuoverlo come media partner durante la presentazione ufficiale alla Casa del Jazz.

Scrive Luciano Vanni, direttore del magazine Jazzit::
"L'orizzonte espressivo di Stefano Lenzi è sterminato almeno quanto l'uso della sua voce, anche senza virtuosismi e una estensione vocale particolarmente ampia. Nella sua scrittura come nella sua interpretazione, il cantante romano mette in mostra gusto, fantasia, sensibilità.
Di certo, Lenzi elabora una musica "di nessuna chiesa": non pop, non jazz, non rock, non cantautoriale ma la sommatoria di tutto questo. Assai affascinanti le interpretazioni di "What a wonderful world" e "My favourite things"."



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