SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Stimolazione cerebrale per migliorare le prestazioni fisiche e trattare ictus

31/05/16

La stimolazione cerebrale è un fenomeno conosciuto fin dall'antichità. Le ultime scoperte aprono nuovi scenari di terapia in ambito fisioterapico e neurologico.

FotoL'idea di stimolare il nostro cervello con scariche elettriche potrebbe sembrare un film di fantascienza, ma già in epoche non sospette Claudio Galeno (medico romano) prima, e Avicenna (medico Persiano) dopo, antesignani dei moderni fisioterapisti, ne sperimentavano i benefici terapeutici.

Senza comprenderne il motivo, intuirono che la stimolazione cerebrale avrebbe potuto trattare malattie come i dolori articolari, mal di testa ed epilessia.

Il gruppo di ricerca del dipartimento di fisioterapia comandato dal dottor Shapour Jaberzadeh della Monash University ha scoperto una nova tecnica che rispetto a tDCS convenzionali aumenta in modo significativo l'eccitabilità del cervello.

Attualmente la stimolazione cerebrale si basa su due tipi di flusso di corrente a bassa intensità che attraversa due elettrodi piantati in testa:

Flusso di corrente continua o transcranica diretta (tDCS)

Flusso di corrente alternata o transcranica alternata (TAC)

Questo tipo di trattamento poco invasivo e praticamente privo di effetti collaterali, si dimostra efficace per migliorare le prestazioni fisiche di atleti o musicisti.

Il nuovo trattamento chiamato stimolazione transcranica a corrente pulsata (TPC) consiste in una forma di stimolazione tra i due elettrodi a impulsi intervallati (on e off).

Si è scoperto che l'intervallo tra le scariche elettriche (impulso) è in grado di generare maggiori cambiamenti, più è breve l'intervallo e maggiore risulta l'eccitabilità del cervello.

Ulteriori approfondimenti pubblicate di recente, hanno inoltre considerato la della durata stessa degli impulsi.

A impulsi di maggior durata è corrisposto un aumento dell'eccitabilità del cervello e un beneficio terapeutico più elevato.

La nuova tecnica potrebbe migliorare le condizioni neurologiche e neuropsicologiche come ictus, depressione e dolore cronico.

Quando impariamo un compito durante un movimento, afferma il dottor Jaberzadeh, a poco a poco le nostre prestazioni migliorano. Questo miglioramento coincide con l'aumento della eccitabilità cerebrale.

Rispetto alla tDCS tradizionale, la tecnica innovativa a impulsi variabili può svolgere un ruolo importante nella valorizzazione del cervello, e può aiutare i pazienti ad imparare nuovi compiti più rapidamente.

Questa nuova scoperta potrà avere grandi ripercussioni in tutti gli ambiti per cui il miglioramento della eccitabilità del cervello ha un effetto terapeutico. Questi includono il trattamento dell' ictus, disturbi neurologici, e disturbi mentali.

Il prossimo passo sarà quello di studiare in maniera più approfondita i meccanismi, che permetteranno di sviluppare protocolli più efficaci a secondo della patologia del paziente



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