EDITORIA
Comunicato Stampa

Storie stupefacenti. Cronache di grandi e piccole operazioni antidroga

09/12/20

Gianpaolo Pinna, colonnello della Guardia di Finanza in congedo, racconta la lotta al narcotraffico di un manipolo di giovani finanzieri del Gruppo operativo antidroga, nel nuovo libro Paesi Edizioni

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Gli antefatti, le dinamiche del traffico di droga e quelle del consumo. Cosa si prova a usare stupefacenti e perché si diventa spacciatori? Ad aprire le porte del mondo del narcotraffico al lettore è Giampaolo Pinna - colonnello della Guardia di finanza in congedo ed ex direttore della divisione analisi della Direzione centrale servizi antidroga del ministero dell’Interno - che, nel libro Storie Stupefacenti. Cronache di grandi e piccole operazioni antidroga, raccoglie nove racconti che descrivono la vita operativa di una squadra di giovani militari della Guardia di finanza in forza al Goa, il Gruppo operativo antidroga.

Attraverso ricordi di prima mano, Giampaolo Pinna, comandante del Goa di Firenze negli anni Novanta, ripercorre i momenti in cui l’ecstasy iniziava a girare dentro e fuori le discoteche, le storie dei piccoli spacciatori al soldo della criminalità organizzata, dall’intercettazione dei traffici di cocaina e marijuana tra l’Italia, il Nord Europa e l’America Latina, alle grandi operazioni che hanno dato risalto alle capacità investigative di questo speciale corpo delle nostre forze dell’ordine.

«Dai ragazzi dell’ecstasy abbiamo imparato tutto quello che c’è da sapere: gli antefatti, le dinamiche del traffico e quelle del consumo, cosa si prova a usare questa droga e perché si diventa spacciatori – scrive l’autore Giovanni Pinna. Abbiamo conosciuto la storia delle loro vite, penato per le loro disavventure e fatto il tifo per il riscatto di esistenze tormentate. In altre parole, tutto ciò ci ha irrimediabilmente coinvolto».

L’opera, edita da Paesi Edizioni per la Collana Machiavelli, è impreziosita dalla prefazione di Giuseppe Cucchiara, direttore centrale per i servizi antidroga del ministero dell’Interno, con numeri e analisi dei traffici internazionali di sostanze stupefacenti: sulla base dei sequestri effettuati nell’ultimo decennio la droga maggiormente intercettata nel mercato clandestino nazionale è la cannabis, il 91% dell’ammontare dei sequestri di stupefacenti in Italia, mentre al secondo posto c’è la cocaina, i cui sequestri nella media decennale raggiungono la quota media di circa 4.900 chili per anno. «Un andamento oscillante mostra la curva dei sequestri dell’eroina - scrive nella prefazione Giuseppe Cucchiara - a riprova del fatto che questa sostanza non ha mai effettivamente “abbandonato il campo” a vantaggio di altri stupefacenti, il valore apicale nella serie decennale è stato rilevato nel 2018 con il sequestro di un quantitativo pari a 976,77 chili. Anche le rilevazioni concernenti le droghe sintetiche hanno avuto un andamento altalenante. Se negli ultimi anni si era registrata una costante flessione, dal 2019 i livelli sono tornati ai massimi nella serie decennale. Complessivamente, dal 2010 a oggi, i sequestri di sostanze stupefacenti nel nostro paese si sono mantenuti sempre al di sopra delle 31 tonnellate, toccando la punta massima nel 2014 con 154.506 chili e la minima nel 2010 con 31.510 chili».



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