Stress, gastrite, attacchi di panico: più colpiti i precari

Gastrite, colite, dermatite, insonnia, tachicardia, attacchi di panico, di ansia, sensazione persistente di inadeguatezza e di pericolo. Chi ha un lavoro precario ha a che fare con almeno uno di questi disturbi, destinati a peggiorare con il passare del tempo se la sicurezza sul lavoro tarda ad arrivare.
del 18/04/11 -

Gastrite, colite, dermatite, insonnia, tachicardia, attacchi di panico, di ansia, sensazione persistente di inadeguatezza e di pericolo. Chi ha un lavoro precario ha a che fare con almeno uno di questi disturbi, destinati a peggiorare con il passare del tempo se la sicurezza sul lavoro tarda ad arrivare. A lanciareprecari l’allarme è Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico (Eurodap).
“Secondo un recente sondaggio online svolto dall’Eurodap su 300 persone tra i 25 e i 55 anni – afferma Vinciguerra – il lavoro è la maggiore fonte di stress per il 70% degli interpellati. Il 60% teme i colleghi, mentre il 40% si dice completamente assoggettato al capo per paura di essere licenziato”.
Il luogo di lavoro, avverte Vinciguerra, “è diventato ormai altamente conflittuale a causa della precarietà che impera e la sensazione di essere in pericolo ci costringe ad essere perennemente all’erta”. Arriva così lo “stress da precarietà” che, conclude l’esperta, “si aggiunge allo stress normale dato da impegni quotidiani e preoccupazioni lavorative”.



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