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Tipologie infezione ospedaliera o nosocomiale

14/02/20

Una sintetica disamina sulle infezioni ospedaliere dette nosocomiali e sulle problematiche connesse

FotoUn’infezione ospedaliera o infezione nosocomiale è una patologia infettiva acquisita all’interno di una struttura sanitaria.
Il paziente ricoverato per ricevere cure mediche di vario tipo, sostanzialmente sano all’ingresso, contrae la patologia nella struttura ospedaliera o nella residenza sanitaria assistita (RSA).

Alcune tipiche malattie da contagio ospedaliero:

√ Infezioni urinarie; Batterio tipico acquisito in ospedale Klebsiella multi resistente;
√ Infezioni del sito chirurgico ossia nella parte dove viene eseguita l’operazione; l’infezione è solitamente acquisita durante l’intervento stesso;
√ Polmonite nosocomiale;
√ Batteriemia nosocomiale; grado di mortalità elevato (più del 50% per alcuni microrganismi); malattie tipiche di questo gruppo: Staphylococcus coagulasi negativi multiresistenti e Candida spp.
√ Cute e tessuti molli: discontinuità dolorose (ulcere, ustioni e piaghe da decubito) favoriscono la colonizzazione batterica e possono costituire il punto di formazione di infezioni sistemiche;
√ La gastroenterite è la più frequente causa di infezione nosocomiale nei bambini, ove il rotavirus rappresenta il patogeno principale; il Clostridium difficile è la maggior causa di gastroenterite negli adulti nei paesi industrializzati

Le infezioni ospedaliere: responsabilità errore medico e risarcimento danni.
Con sempre maggiore ed allarmante frequenza, numerosi pazienti contraggono le infezioni nosocomiali.
Si tratta, purtroppo, di patologie spesso gravi e resistenti ai trattamenti che, anche quando non portano al decesso, incidono negativamente ed in modo permanente sullo stato di salute del paziente, sullo stile di vita.

Numerose sono le sentenze scaturite dalle richieste di risarcimento danni. Si segnalano alcune sentenze particolarmente interessanti:

TRIBUNALE GENOVA SENTENZA N. 9924/2014: riguarda paziente che ha contratto “infezione da Klebsiella Pneumoniae Multiresistente, da cui risulta tutt’ora affetto, in occasione del ricovero dello stesso”. La sentenza in commento è particolarmente interessante in alcuni passaggi e reca la condanna al risarcimento dell’Azienda Ospedaliera convenuta colpevole di “deficit diagnostici, in termini di mancanza di urinocoltura con antibiogramma, previsto, invece, come necessario ai fini dell’inquadramento diagnostico del paziente affetto dal calcolosi renale, risultando, altresì, generica la scheda infermieristica del blocco operatorio, circa la sterilità degli strumenti, così come la somministrazione, di prassi, di copertura antibiotica, in relazione alla mancata indicazione delle prassi di sterilizzazione e disinfezione generale, mancando, inoltre, linee guida della Direzione Sanitaria e del Comitato infezioni ospedaliere circa l’infezione de qua, di particolare gravità”.

Sintesi estrapolata da un articolo pubblicato sul sito avvocatorisarcimentodanni.com



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