TURISMO
Comunicato Stampa

Transdolomites interviene sulla Ferrovia Avisio

24/03/21

Gli impegni non mantenuti

Transdolomites interviene sulla Ferrovia Avisio

Tradimento ...dal latino: tradere composto di tra oltre e dare consegnare. Consegnare al nemico

Ai giorni nostri il significato e' diventato più vasto e si può riassumere così: mancanza grave di un'obbligo, di una parola data o di impegno non mantenuto .

In questi ultimi giorni la parola "tradimento ", è balzata agli onori della cronaca, grazie o purtroppo anche ad un politico locale, il Consigliere Alessandro Savoi, che non senza clamore ha voluto così sottolineare assieme ad altri epiteti il passaggio di casacca ad altro partito di due consigliere del suo partito. Politico poi pentito.

Quest’ultimo episodio è l’occasione per far presente che prima di prendersela per il tradimento altrui, meglio sarebbe togliersi la trave del proprio occhio prima di pretendere di togliere la pagliuzza dall’occhio del prossimo.

Questo perché esempi di tradimento ce ne sono altri, forse meno eclatanti ma certamente più subdoli come tradire la fiducia data, tradire la parola data o tradire un impegno preso.

Guardiamo alla proposta della ferrovia dell’Avisio ove impegni verbali e sottoscrizioni scritte pro ferrovia nel trascorrere degli anni da parte di quello o quel politico o di questo o quel partito o coalizione ne abbiamo sentiti e visti tanti, tutti ripetiamo tutti poi regolarmente disattesi senza alcun senso della vergogna. Impegni sottoscritti non tanto con la nostra associazione ma con il proprio elettorato, puntualmente imbrogliato.

Tradito non solo l’elettorato ma la sovranità delle Istituzioni provinciali come nel caso del Consiglio Provinciale di Trento il quale all’unanimità il 12 giugno 2014 votò la Mozione N. 38 con la quale impegnava la Giunta di allora a redigere lo studio di fattibilità per la ferrovia Trento-Penia. Tradita la sovranità delle Istituzioni comunali e Comunità di Valle delle Valli dell’Avisio compreso il Consiglio comunale di Trento. Grazie alla loro sensibilità 18 mozioni 2014 al 2018 sono state votate con il parere favorevole a chiedere alle Giunte provinciali di Trento l’impegno a redigere lo studio di fattibilità in oggetto. Tradita la sovranità del popolo che nel 2012 con una petizione popolare di 8000 firme chiedeva lo studio di fattibilità per la medesima.

Ultimo tradimento perpetrato quello in occasione delle elezioni provinciali del 2018 dove nel Programma di Coalizione del Centro-Destra con candidato Presidente Maurizio Fugatti alla voce “ mobilità ferroviaria “ riposta : Studio di Fattibilità della Ferrovia delle Dolomiti Trento Valle di Cembra Canazei. Una ferrovia dalle enormi potenzialità turistiche , se realizzata in grado di attrarre turisti e ridurre in parte il traffico automobilistico nelle valli attraversate.

In qualità di rappresentanti delle Valli dell’Avisio in Consiglio provinciale immaginiamo che non solo il Consigliere Alessandro Savoi ma anche i Suoi colleghi di coalizione Luca Guglielmi e Gianluca Cavada questo passaggio del programma se lo siano ben letto e sottoscritto salvo rimangiarsi senza alcun ripensamento l’impegno sottoscritto.

Diciamola tutta: la maggior parte dei partiti politici e dei loro candidati, quindi anche il centro sinistra, nelle fasi preelettorali avevano sottoscritto un impegno ufficiale pro ferrovia ma alla fine tutti o quasi si sono comportati come dei voltagabbana.

Al di là delle facili promesse che sono servite solo per raccogliere consensi a proprio favore, quasi nessuno ci ha più voluto mettere la faccia. Non si tratta o trattava di promettere la costruzione di una ferrovia ma di impegnarsi a dare seguito ad un indirizzo politico che i territori avevano chiesto: lo studio di fattibilità uno studio che sarà di grande utilità per i favorevoli o per i contrari all’opera.

Si tratta di un gesto di coerenza, di promuovere il necessario percorso per acquisire le dovute conoscenze sulla potenzialità di questa proposta storica perché è sulla base delle conoscenze acquisite che si dota degli strumenti per fare le scelte successive.

Non crediamo che mettere a bilancio un milione di Euro sia una missione impossibile per la P.A.T. Ciò sarà di aiuto per tutti. Per la politica, per gli Amministratori locali, per il mondo imprenditoriale e per la società civile.

Se c’è vera volontà politica si parta allora da questo punto di partenza, togliendo quel “NIET” da parte di qualcuno che incessantemente e caparbiamente in questi ultimi dieci anni, dall’alto della sua posizione continua a contrastarne l’incarico ed affermare testardamente, come da manzoniana memoria “ che questo matrimonio non s’ha da fare né ora né mai…”


INFO:

Massimo Girardi

Presidente di Transdolomites

Cell. 320.4039769

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