Tu sei il viaggio: 33 componimenti poetici in punta di penna

Bibliotheka Edizioni presenta la nuova raccolta di sillogi di Carlo Bramanti, un autore capace di raccontare tutte le sfumature dell’anima e le infinite tonalità dei sentimenti umani

Ci sono alcuni numi tutelari a cui Carlo Bramanti si ispira: la linea anti novecentesca e volutamente ermetica di Sandro Penna, la lirica intimista di Pablo Neruda, la stringatezza dell’haiku immortalata dal suo massimo esponente, Matsuo Bashō. Tre modi differenti di incarnare il verso poetico, tre stili apparentemente agli antipodi, capaci di dare un senso, di rendere concreti i molteplici e sfaccettati sentimenti umani.
Dopo Tu eri già poesia, Carlo Bramanti prosegue il suo percorso poetico con Tu sei il viaggio, una sorta di raccolta/diario in cui l’autore tratteggia, con delicato intimismo e placida malinconia, la ricerca di verità insondabili ed eterne. Lo struggimento di un amore finito, la rimembranza di un paesaggio, la levità del ricordo, l’eco di una melodia.
Per Bramanti ogni poesia è un viaggio. L’autore, che deve tutto alla scrittura, e non lo nasconde, si abbandona a versi scarni, privi di orpelli, ma permeati da un amore profondo per la vita, seppur nella consapevolezza che essa non lesini dolori e difficoltà. In questo senso, Tu sei il viaggio, rispetto alla precedente raccolta di sillogi, sembra ricordare al lettore di quanto il tempo, il lento ma inarrestabile scorrere dei minuti, ci cambi ineluttabilmente: l’animo, in un modo o nell’altro, cerca la sua evoluzione e i suoi viaggi, nuove scoperte che diano ancora più senso all’esistenza e, perché no, al dolore. Possiamo quindi intendere questa silloge un insieme di viaggi, una sorta di ala su cui siamo invitati a salire, per volare su quello che merita di essere vissuto, in tutta la sua eterogenea complessità. Una poesia diretta a tutti, senza fronzoli, senza ostentazioni, ma con una gran sete di verità, fonte di inesauribile bellezza, malinconica armonia e delicato struggimento.