MUSICA
Comunicato Stampa

UVA ci porta nel suo mondo attraverso il video di"AMSIA"

30/04/21

ll brano narra la storia di chiunque abbia lasciato casa con grandi aspettative per vivere in una nuova città e si ritrova a vivere una realtà meno eccezionale del previsto. Il video è accompagnato da un commento dell'artista.

FotoQuasi 4 anni fa scrivevo quello che non avevo idea sarebbe diventato il mio primo singolo, Amsia.
Nonostante venga citata una sola volta nella canzone, il titolo originale era AMSA (per alcuni impresa milanese di servizi ambientali, per chi abita ai piani bassi disturbatrice seriale di sogni e notti). L’azienda però non ci ha permesso di usare il suo nome ed il titolo è diventato quindi un gioco di parole.
Si dice che le cose migliori a volte succedano per caso, e il mio caso è stato quello di lasciarmi distrarre da un pensiero, un pensiero così grande e rumoroso da non riuscire a trovare le parole giuste per scriverlo. Così ho descritto tutto quello che avevo intorno, nella speranza che mi aiutasse a non dimenticare quelle sensazioni. Amsia non è altro che una raccolta di “immagini”: la semplice descrizione di uno di quei momenti di distrazione in cui la mente vaga libera e ci porta a grandi riflessioni sulla nostra vita.
Il significato non è univoco e può essere vissuto dall’ascoltatore in modo libero e personale - come mi piacerebbe fosse vissuta tutta la mia musica - lasciandosi trasportare da queste immagini verso le proprie emozioni o ricordi. Per me il senso di Amsia è cambiato nel tempo, ma è la storia di chiunque abbia lasciato casa con grandi aspettative per vivere in una nuova città, e si ritrova a vivere una realtà meno eccezionale, contraddistinta dalla routine degli stessi gesti quotidiani…come il genio della lampada, impariamo a vivere in una scatola adattandoci allo scorrere lento del tempo e alla monotonia. Il ritornello ci porta fortunatamente a un’altra prospettiva, quella di una città (Milano) magica che - se si sa guardare al di là delle abitudini - sa stupire e ci rende un po’ più padroni della nostra vita.
Apparentemente scollegato dalla narrativa della canzone, il video di AMSIA riprende il “mood” del pezzo, rintracciabile nei gesti quotidiani ed abitudinari dei due protagonisti: il senzatetto/artista e l’operatore ecologico. Ognuno vive la propria realtà, il primo con serena accettazione e il secondo con leggerezza ed apatia.
Il video, scritto e diretto da Daniele Carpenito con la fotografia di Paolo Foti, parte da un ragionamento intimo e lo porta su un piano universale. Con la narrazione di questa storia si rompe la concezione dell’ “io”: i protagonisti si rivelano la stessa persona, trasmettendo l’idea di una situazione in cui si può improvvisamente trovare chiunque.
AMSIA è una metafora attuale della vita del musicista e di chi appartiene al mondo della cultura e dello spettacolo: nell’ultimo anno e mezzo, a seguito della pandemia, l’intero settore ha sofferto enormemente e migliaia di persone sono rimaste senza qualcuno che li rappresentasse, un lavoro e delle tutele.
Nei suoi 2:56 minuti, il video di AMSIA vuole far ragionare con un velo di amara ironia su quanto sia semplice trasformarsi da “rilevanti” ad “emarginati” in un istante. Nel sorprendente finale il senzatetto perde la sua umanità e viene gettato come un manichino, l’artista non serve più in una società dove la necessità è vissuta solo in senso produttivo.



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