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Vacone By Night - Nella Terra Sabina

22/02/17

Stiamo a Vacone nella Sabina, percorriamo questi vicoli silenziosi ripensando all’antico passato di questo luogo. Il nome Vacone (Fanum Vacunae) deriva, secondo l'interpretazione più seguita, dalla Dea Vacuna, divinità Sabina il cui culto era collegato ai boschi, alle acque, al naturalismo silvestre. Arroccato a 510 metri sul livello del mare, sulle pendici del Monte Cosce, offre ai sui visitatori scorci panoramici di rara bellezza.

FotoAll’arrivo troviamo una semplice chiesa ben custodita .La chiesa è dedicata a san Giovanni Evengelista ed è stata costruita nella seconda metà del 16° secolo.
Il piccolo borgo, fatto di stretti vicoli che spesso terminano in piccole piazze da cui si può ammirare la natura che lo circonda, conserva intatte le sue memorie artistiche ed architettoniche del periodo medioevale. Castrum fortificato dipendente dall’abbazia di Farfa, fu costruito a difesa di uno dei mille snodi delle vie consolari durante i lunghi secoli dell’età medioevale.

In questo borgo, che si distribuisce in molti vicoli, degno di nota è appunto l’edificio del castello, costituito da due sezioni: una corte – belvedere e un giardino, occupato per circa la metà della sua superficie dalla chioma di un leccio plurisecolare che costituisce uno degli alberi monumentali della zona. Il resto del palazzo si è ingentilito nel rinascimento, prendendo sempre più l’aspetto di un palazzo baronale. E’ senza dubbio la memoria più imponente del territorio vaconese, quello che ha visto succedersi nel tempo famiglie nobili medievali come gli Orsini, i Caetani, gli Spada e i Marini Clarelli. A questi ultimi è dedicato il fregio in pietra che si trova sopra la porta di accesso al paese.
L’ingresso principale del castello dei marchesi Marini Clarelli si trova sul lato nord-ovest della piazza. Sul lato opposto sorge il vecchio municipio da cui prende il nome la piazza principale del paese, Piazza Municipio.
Invece Piazzale Vaconio, è una magnifica terrazza da cui la vista può spaziare sui Monti Sabini, fino al Soratte ed ai Monti Cimini, arrivando fino a Roma. Essa è oggi chiamata “piazzetta” ed è il luogo preferito dai vaconesi per scambiare opinioni, trattare affari e,tempo permettendo,contemplare lo splendido panorama di tutta la Sabina. L’ingresso del paese è proprio adiacente a questa piazza e rivela immediatamente le origini medievali del centro abitato:dopo la rimozione della struttura di muri merlati, rimane oggi quasi integro solo il torrione quadrato sovrastante la porta principale di accesso,difeso nella parte superiore da muri merlati. Di esso rimane oggi solo il torrione quadrato difeso nella parte superiore da una caditoia, da cui bnell’antichità si gettava olio bollente contro i nemici. Fu esattamente il 18 novembre del 1816 che il marchese Antonio Clarelli cedette il castello che i suoi avi acquistarono alla fine del 1600 e rinunciò ai suoi diritti feudali su Vacone che, con 283 abitanti, divenne appodiato di Torri tornando Comune autonomo nel 1827.

Si Ringrazia Il Comune di Vacone

Testo : Rossana Contessi & Cesare Cherubini
Voce Fuori Campo: Paola Sangiorgi
Riprese video e Montaggio: Web TV Studios di Roma
http://www.webtvstudios.it/



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