SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Verità e falsi miti sulla tossina botulinica

30/07/12

Quando si parla di medicina estetica o di chirurgia plastica ed estetica, troppo spesso miti e false credenze si confondono con la realtà: il botulino spesso viene visto come una sostanza pericolosa perché classificata come tossina. La tossina botulinica di tipo A, ovvero quella che viene utilizzata con scopo estetico, non e’ pericolosa perche’ utilizzata a dosaggi infinitesimali, molto lontani da quelli potenzialmente pericolosi.

Quando si parla di medicina estetica o di chirurgia plastica ed estetica, troppo spesso miti e false credenze si confondono con la realtà: il botulino spesso viene visto come una sostanza pericolosa perché classificata come tossina. La tossina botulinica di tipo A, ovvero quella che viene utilizzata con scopo estetico, non e’ pericolosa perche’ utilizzata a dosaggi infinitesimali, molto lontani da quelli potenzialmente pericolosi.

Il botulino è sicuro e viene utilizzato ormai da 20 anni, anche in campo neurologico e oftalmologico per trattare diverse patologie. I dosaggi utilizzati nella medicina estetica, in particolare, sono talmente bassi da assicurare una tossicità nulla e benefici duraturi per la pelle.

Fatta eccezione per la gravidanza e la presenza di malattie del sistema nervoso, non ci sono pazienti per i quali è controindicato questo trattamento anti-rughe. E ciò fa capire come la sostanza non sia fondamentalmente pericolosa. L’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) ha spedito recentemente una circolare ai medici dove specifica che la tossina è sempre un farmaco, e come tale può provocare effetti dannosi anche gravi. Inoltre, i diversi marchi di tossina botulinica presenti sul mercato in Italia (Vistabex, Azzalure, Bocouture) devono essere utilizzati da medici esperti che devono informare i pazienti dei rischi che potrebbero correre. Lo specialista che utilizza la tossina botulinica per distendere le rughe del volto, inoltre, deve saper personalizzare ogni trattamento in base alle richieste del paziente e alla conformazione del volto, al fine di evitare l’effetto “congelato” e di ottenere invece un aspetto “rilassato”, gradevole e duraturo.

Negli Usa, il botulino detiene il primato fra gli interventi di medicina estetica, ed anche in Italia è decisamente in crescita. Bisogna prestare attenzione ai prodotti utilizzati dal medico per essere certi della provenienza; il costo maggiore rispetto ad altri prodotti, non autorizzati, e’ garanzia di sicurezza. Le pubblicita’ con prezzi scontati sono da diffidare, cosi’ come prodotti che non hanno la regolare etichetta di tracciabilita’. Il rivolgersi a un medico specialista in chirurgia plastica, che opera in ambienti idonei e’ una garanzia.

Di seguito un serie di domande e risposte per chiarire alcuni dei dubbi sul botulino:

1. La tossina botulinica congela l’espressione del viso?

No, se somministrata in dosi appropriate e dopo un’accurata valutazione preliminare, il rilassamento indotto può risultare modulabile ottenendo il risultato atteso e conferendo un aspetto naturale18. L’effetto congelamento può verificarsi se la tossina viene utilizzata a dosaggi eccessivi o se l’iniezione non viene effettuata in modo appropriato.

2. L’elettromiografia è sempre necessaria per ridurre il rischio di eventi avversi?

No, l’elettromiografia può essere utilizzata, per l’identificazione specifica di siti di iniezione o come verifica, ma non è necessaria per ridurre e/o evitare effetti avversi. Viene, generalmente, utilizzata, solo in casi selezionati, ed in ambito neurologico, dove, soprattutto in situazioni complesse, può essere utile per migliorare l’efficacia del trattamento; ad esempio, nel trattamento focale della spasticità 7 viene utilizzata l’elettromiografia dinamica. Viceversa, in ambito estetico non è ritenuta necessaria né utile, essendo sufficienti, oltre ad una doverosa ed accurata anamnesi, una valutazione della paziente dinamica ed obiettiva.

3.Gli eventi avversi associati all’utilizzo della tossina botulinica sono direttamente proporzionali alle dosi utilizzate

No in senso assoluto, in quanto le variabili da considerare sono diverse; in particolare va considerato che gli effetti avversi dipendono dal grado di contrazione del muscolo e dalla dose: se il muscolo è poco contratto, è possibile anche utilizzare dosi elevate in condizioni di sicurezza. Si può comunque ritenere, in linea generale, sulla base dei dati disponibili e riportati in letteratura, che l’eccessivo dosaggio possa più frequentemente determinare eventi avversi 19.

4. Il profilo di sicurezza della tossina botulinica in ambito estetico ed in ambito neurologico non sono paragonabili/confrontabili

No, il profilo farmacologico e di sicurezza sono sovrapponibili e confrontabili per entrambi gli ambiti di trattamento 19.

5. La valutazione del rischio associato/associabile alla somministrazione di tossina botulinica va fatta solo per le indicazioni in ambito terapeutico e non anche per quelle in ambito estetico

No, si tratta dello stesso principio attivo e la valutazione rischio/beneficio va fatta sempre sia per uso in ambito terapeutico che estetico, in egual misura.

6. L’utilizzo della tossina botulinica sia in ambito terapeutico si ain ambito estetico, al di fuori dlele indicazioni autorizzate, espone i pazienti ad elevati rischi in termini di sicurezza.

No, in senso assoluto, in quanto il profilo di sicurezza del farmaco, sulla base delle evidenze di letteratura sia sulla base dell’esperienza clinica acquisita dopo molti anni di utilizzo, si a in ambito terapeutico che estetico, si presenta sovrapponibile 19 sia per le indicazioni autorizzate che per quelle off-label. Se somministrata, a dosaggi appropriati, da esperti e dopo una attenta valutazione sia anamnestica sia rischio/beneficio per i pazienti,i rischi potenziali di eventi avversi sono minimi.

7. Le pubblicazioni scientifiche relative al profilo di sicurezza della tossina botulinica – che rileanza possono avere anche nella pratica clinica?

Elevata in quanto possono rassicurare sul fatto che l’uso corretto e appropriato possa essere privo di eventuali eventi avversi. Le pubblicazioni scientifiche sono fonti accreditate di informazioni che possono poi essere trasferite nella pratica clinica.

8. La tossina botulinica: stessa molecola per utilizzo in due ambiti differenti: malattia vs.benessere. Quali i punti di incontro?

Il punto di incontro sta nella definizione stessa di benessere inteso come stato giuridico di salute, di forza fisica e psichica; ovvero, significa farsi carico di una persona che chiede di essere aiutata. Inoltre, sia il trattamento estetico sia il trattamento di una malattia hanno, tra gli scopi, quello di migliorare la qualità della vita ed il benessere psicologico del paziente.

9. La tossina botulinica è un veleno

Si, come tossina allo stato puto, che come molti veleni, è un potente farmaco.

No, come tossina presente nella formulazione farmaceutica commercialmente disponibile in quanto è un farmaco e, come taler, ha effetti farmacologici, effetti collaterali e complicanze, in funzione dell’utilizzo e del dosaggio al quale viene somministrato.

Il termine farmaco deriva dal greco e significa veleno, ovvero sostanza tossica o inorganica che, per le sue proprietà fisico-chimiche o cliniche, può compromettere più o meno gravemente l’integrità e la funzionalità di un organismo vivente.

10. La tossina botulinica provoca la morte

No, in senso assoluto, se parliamo di tossina botulinica come farmaco. Se utilizzata a dosaggi elevatissimi, molto superiori a quelli utilizzati nella pratica clinica, può causare la morte, sebbene essa è dose-dipendente e, in alcuni casi, si associa al quadro clinico generale del paziente. Se si ragiona in termini assoluti di DL50 (1ng/Kg), la tossina botulinica, è letale ma nei suoi utilizzi specifici in ambito neurologico ed estetico non si può considerare letale. 19

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