ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Vietare vendita obbligazioni subordinate allo sportello, Adoc concorda con Bankitalia

15/12/15

Per i rimborsi adottare soluzioni caso per caso coinvolgendo le Associazioni dei Consumatori, come fu fatto per il crac Parmalat e per i bond Convertendo di BPM

FotoVietare per legge la vendita di obbligazioni subordinate, ad alto rischio, presso gli sportelli.

L’Adoc concorda pienamente con quanto espresso dal direttore generale di Bankitalia Salvatore Rossi, in merito alla vicenda del decreto Salva Banche, che ha comportato l’azzeramento del valore delle obbligazioni subordinate di migliaia di risparmiatori.

“Siamo completamente d’accordo con il direttore generale di Bankitalia Rossi, le obbligazioni subordinate, per l’alto rischio intrinseco, non possono e non devono essere vendute allo sportello – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc tali obbligazioni sono un prodotto finanziario molto complesso e rischioso, pertanto crediamo sia opportuno prevedere, in via normativa, anche una netta modifica dei prospetti informativi rilasciati ai clienti, semplificandoli e rendendoli realmente comprensibili agli investitori. Ricordiamo inoltre che a partire dal prossimo anno, in base alla normativa europea, gli obbligazionisti subordinati concorreranno, insieme agli azionisti e agli obbligazionisti senior, all’eventuale salvataggio delle banche e istituti di credito. Pertanto consigliamo ai possessori di obbligazioni subordinate di valutare già oggi se mantenere o meno questi prodotti finanziari, perché il rischio di vedere i propri investimenti prosciugati in caso di difficoltà della propria banca sarà ancora maggiore a partire dal 2016”.

L’Adoc ipotizza l’avvio di percorsi di conciliazione paritetica per sanare il danno subito dai risparmiatori.
“Vista la bontà delle soluzioni individuate ai tempi dei bond Parmalat e Cirio, e di recente con le obbligazioni Convertendo della Banca Popolare di Milano, crediamo che una conciliazione paritetica sia la forma ideale per salvaguardare i clienti coinvolti e permettere loro di recuperare, quantomeno parzialmente, le perdite subite – continua Tascini - Ascoltiamo ogni giorno storie di persone totalmente disperate per aver perso tutti i loro risparmi, molti hanno perso il posto di lavoro o hanno mutui da pagare e il loro risparmio accumulato poteva rappresentare la soluzione ai tanti problemi. Hanno perso tutto, e non possono essere abbandonati”



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