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Vinitaly: vino lombardo ambasciatore di eccellenza

Anche il 2016 si conferma un anno di grandi soddisfazioni per il vino lombardo, storicamente una delle eccellenze della produzione agroalimentare regionale.
del 10/04/17 -

Anche il 2016 si conferma un anno di grandi soddisfazioni per il vino lombardo, storicamente una delle eccellenze della produzione agroalimentare regionale.

A pochi giorni dall’apertura della 51° edizione di Vinitaly, la più importante rassegna mondiale dedicata al vino, il sito Lombardia Speciale dedica il suo approfondimento di oggi a tracciare un quadro sullo stato di salute del settore vitivinicolo lombardo, che anche l’anno scorso ha continuato a crescere a livello nazionale e internazionale e che sarà rappresentato nella prestigiosa manifestazione da 200 aziende e oltre 1000 etichette.



UN SETTORE DI QUALITÀ

La varietà di ambienti e climi diversi che caratterizzano il territorio lombardo è ben testimoniato dalle 5 DOCG (Franciacorta, Oltrepò Pavese Metodo Classico, Scanzo o Moscato di Scanzo, Sforzato di Valtellina o Sfursat di Valtellina, Valtellina Superiore), dalle 22 DOC e dalle 15 IGT presenti in Lombardia, denominazioni di qualità che rappresentano l’8% di quelle riconosciute a livello nazionale.

Secondo i dati della Dichiarazione vitivinicola 2016 relativi alla produzione lombarda, rispetto al 2015 la vendemmia 2016 si è chiusa con un aumento complessivo della produzione del 6,7% e con un incremento significativo (+9%) delle produzioni DOCG, che ha così portato all’89,2% la quota dei vini a Denominazione di Qualità: tra gli oltre 182 milioni di bottiglie potenziali dell'annata 2016, nove bottiglie su dieci saranno dunque a marchio DOCG, DOC o IGT.

E crescono anche le dimensioni produttive dell’intero settore della coltivazione e produzione di vino, che vede operanti 3134 imprese ed impiega un totale di 6110 addetti, un dato quest’ultimo (fonte Infocamere) che evidenzia una crescita del 16% negli ultimi 5 anni.



CONTINUA A CRESCERE L’EXPORT

Se guardiamo al periodo 2000 – 2015, va certamente sottolineato l’incremento complessivo dell’export dei vini lombardi, che ha visto una crescita del 66,8% con oltre 100 milioni di euro in più (da quota 153 milioni a quota 258 milioni di euro); e questo trend positivo è proseguito anche nel 2016, con un +1,4% in termini di valore e un +2,6% in termini di quantità rispetto al 2015.

In questo scenario è sempre più rilevante per le aziende vitivinicole lombarde l’internazionalizzazione e l’apertura ai mercati internazionali. Sempre in riferimento al periodo tra il 2000 e il 2015, le performance registrate all’estero testimoniano infatti un’espansione e una penetrazione sempre più forte in Asia Centrale (+304%), nei paesi dell’Unione Europea (+210,9%), in Asia Orientale (+132,6%) e in America Latina (+85,1%); a livello di singoli paesi l’incremento più rilevante si è registrato verso Cina (+8.686,5%), Hong Kong (+1.508,8%), Spagna (+722,6%), Belgio (+709,4%), Regno Unito (+437,3%), Francia (+455,8%) e Russia (+507,9%).

Guardando invece solamente ai primi nove mesi del 2016, è infine da sottolineare l’espansione del commercio in particolare con la Francia (+24,5%), la Russia (+13,8%), il Canada (+11,8%), il Giappone (+11,6%) e la Danimarca (+9,6%).

Fonte: Lombardia Speciale, www.lombardiaspeciale.regione.lombardia.it



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