MUSICA
Comunicato Stampa

#ViralVsVirus Verso il Mezzo Milione di Visualizzazioni su YouTube, Contro il Coronavirus

19/05/20

La storia del video che usa la Pandemia di Covid-19 per far riflettere gli umani sulle proprie scelte e dona i proventi al Sistema Sanitario Italiano impegnato nella lotta contro il VIRUS

FotoMec Anthony, musicista formatosi in età adolescenziale con lo studio della chitarra, si dedica da qualche anno a questa parte alla produzione vera e propria di musica in particolare elettronica, spaziando dal genere ambient alla EDM.

Oltre a quelli già pubblicati, i brani nel cassetto sono tanti, da quelli in lavorazione a quelli momentaneamente accantonati, ed è proprio tra questi che Mec, ispirato dal momento storico che stiamo vivendo, è andato a recuperare e a restituire un senso al suo brano intitolato in seguito proprio Covid-19.
Il nome del brano si riferisce proprio al virus che nel marzo 2020 ha iniziato a farsi silenziosamente strada, toccando prima pochi paesi e diffondendosi poi a macchia d’olio fino a mettere il Mondo intero in ginocchio. Si tratta di un fenomeno dalla portata globale e dagli effetti epocali, che ha portato la popolazione a fare esperienza di un’emergenza mai vista prima e a far conti con emozioni molto forti, quali la grande paura del contagio e il senso di impotenza di fronte a un male invisibile che sembra essere più letale di quanto inizialmente si pensasse.

Sono proprio le emozioni scaturite da questa condizione comune che hanno portato Mec a rispolverare quel brano prodotto tempo addietro, non immaginando che le sensazioni evocate all’ascolto avrebbero trovato una cornice perfetta in cui incastrarsi. Inquadrati i toni del pezzo, molto cupi e inquietanti, Mec si rende conto che anche il suo sviluppo sembra richiamare le stesse dinamiche con cui il virus è stato percepito e affrontato: il brano, inizialmente dall’atmosfera angosciante ma distesa, cresce improvvisamente di intensità, rafforzato dalla componente ritmica molto incalzante tipica della dubstep, allo stesso modo in cui il virus, inizialmente silente, partendo da un paese distante dal nostro, si è precipitosamente diffuso toccando picchi altissimi di contagi da un giorno all’altro. E con esso si è diffusa la paura.

La musica rappresenta per molti un modo per esorcizzare le emozioni negative, e proprio questo è stato l’intento di Mec nel riprendere questo brano e pubblicarlo: la scarica di adrenalina trasmessa all’ascolto avrebbe potuto rappresentare un canale di sfogo, per lui come produttore e per tutti gli altri come ascoltatori.
Evidentemente l’intento è passato forte e chiaro, perché una compagnia di produzione di Roma, Excitech Postworks, imbattutasi casualmente nel brano sul web, ha subito contattato Mec per proporgli una collaborazione. Lo scopo del progetto condiviso che ne è nato, dal nome #ViralVsVirus, è quello di promuovere un altro tipo di viralità, contrapposta a quella maligna del virus, che potesse fare piuttosto del bene. Si è pensato alla condivisione di un video da associare al brano che potesse rappresentare, riprendendo leggermente i toni filmici e videoludici del genere survival, la situazione che si sta vivendo, da cui però si potesse trarre beneficio. Sappiamo che grazie alla monetizzazione dei video su YouTube è possibile ricavare un profitto economico proporzionale al numero di visualizzazioni, e Mec ed Excitech hanno pensato di devolvere i proventi ricavati dalle visualizzazioni del video al Sistema Sanitario Italiano impegnato nella lotta contro il VIRUS.

Allo stesso modo in cui il più grande sforzo richiesto alla popolazione per limitare il contagio e fare del bene alla propria comunità è quello di restare in casa, un’azione che, per quanto provante a lungo andare, non richiede alcun gesto eroico o contributo economico, possiamo fare del bene anche con un semplice gesto come la visione di un video e la sua condivisione. Si può condividere un’idea di viralità benefica, l’idea che anche partendo dal proprio piccolo, come la goccia che unita a tutte le altre può formare un oceano, si possa dare una mano reale e avere un forte impatto.

Per quanto riguarda il video nello specifico, procedendo nella visione, le immagini ci mostrano strade e palazzi sempre più avvolti da piante e alberi, fino ad arrivare all’exploit finale in cui il grigiore del cemento viene completamente sommerso dal vivido verde della natura. Sembra essere un finale drammatico, in cui non pare essere contemplata la presenza dell’uomo, a cui è subentrata la forza della natura. Ma il messaggio vuole essere tutt’altro che pessimista. L’uomo a quanto pare ha un forte controllo sul pianeta, e pian piano ne sta determinando, con le sue azioni sconsiderate, la sua rovina; ma ecco cosa accade se, per una calamità, l’uomo smette di condurre per un breve periodo la il suo stile di vita consumistico e dannoso: la terra torna a respirare. È possibile quindi fermare il deterioramento del nostro pianeta se, parallelamente alle misure di sicurezza necessarie alla limitazione del contagio, si adotta un nuovo stile di vita che riduca tutti gli eccessi. È la stessa responsabilità a cui siamo stati chiamati adesso: limitare il contagio è possibile, limitare lo sfruttamento sconsiderato delle nostre risorse è possibile. Toccherà a noi capire in che modo, ma una cosa è certa: è una responsabilità a cui tutti siamo chiamati, nessuno escluso!



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