SOCIETA
Comunicato Stampa

Acli e Anvcg unite per tenere viva la memoria di Resistenza e Antifascismo

20/06/22 Toscana (Arezzo)

Una sinergia per tenere viva la memoria della Resistenza e dell’Antifascismo in terra d’Arezzo. Questa volontà lega le Acli di Arezzo e l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra di Arezzo che daranno seguito a un impegno congiunto orientato alla promozione di iniziative volte a mantenere la memoria di coloro che, a costo del loro sacrificio, hanno combattuto per la libertà e per la democrazia. Le due realtà, insieme all’associazione culturale Demos, hanno ribadito questa comune intenzione nel corso della cerimonia commemorativa ospitata dal carcere cittadino in ricordo del massacro di Sante Tani, di don Giuseppe Tani e di Aroldo Rossi.

FotoUna sinergia per tenere viva la memoria della Resistenza e dell’Antifascismo in terra d’Arezzo. Questa volontà lega le Acli di Arezzo e l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra di Arezzo che daranno seguito a un impegno congiunto orientato alla promozione di iniziative volte a mantenere la memoria di coloro che, a costo del loro sacrificio, hanno combattuto per la libertà e per la democrazia. Le due realtà, insieme all’associazione culturale Demos, hanno ribadito questa comune intenzione nel corso della cerimonia commemorativa ospitata dal carcere cittadino in ricordo del massacro di Sante Tani, di don Giuseppe Tani e di Aroldo Rossi nel 1944.
Queste tre figure erano già state ricordate da Acli e Anvcg nel corso di un’iniziativa organizzata lo scorso aprile per far emergere paure, ombre e tradimenti di una delle più tristi pagine del ‘900 aretino, mentre la volontà è ora di dar seguito a questo percorso con ulteriori occasioni di dibattito, confronto e approfondimento calendarizzate nei prossimi mesi, in cui saranno coinvolti anche gli alunni delle scuole per sensibilizzare verso i valori fondanti della liberazione e della democrazia. «Le nostre associazioni - commentano Ulisse Domini e Luigi Scatizzi, presidenti di Anvcg e Acli, - sentono forte il dovere di tenere viva la memoria e di promuovere occasioni per ricordare i valori che, dalla Resistenza, sono stati poi declinati nella Costituzione. I tre martiri del giugno 1944 ne sono una testimonianza da tenere viva, a partire dalle giovani generazioni».

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