Al Diavolo i dolori articolari con... L'Artiglio del Diavolo!

Probabilmente la prima cosa che ti starai chiedendo ancor prima di conoscere i benefici di questa pianta è da dove derivi il suo nome particolare che può incutere anche un po' di timore.
del 29/04/16 -

Intanto va specificato che non si tratta una pianta della nostra tradizione in quanto è originaria delle zone meridionali dell'Africa, in particolar modo nel triangolo tra Namibia, Botswana e Sudafrica.

In queste zone le popolazioni indigene erano solite utilizzare per i trasporti il bestiame da soma e spesso, durante il loro tragitto, capitava che gli zoccoli di impigliassero in questo frutto duro e ricoperto da artigli e che quindi la gente ribattezzò appunto artiglio del diavolo come a significare una sorta di maledizione sul loro cammino.

Gli usi di questa pianta che ne facevano le popolazioni africane erano e sono tutt'ora diversi da quelli che la moderna scienza botanica ha scoperto. Principalmente infatti gli africani lo utilizzavano per le sue proprietà digestive che sicuramente sono presenti e validate dalla scienza ma che non fanno dell'artiglio il primo rimedio da chiamare in causa per problemi di questo tipo vista la presenza di altre piante con principi attivi digestivi decisamente più efficaci.

Altra casistica per cui la medicina popolare ricorreva all'artiglio era la cura degli stati febbrili ma anche in questo caso gli studi scientifici non hanno mostrato un reale apprezzamento in tal senso.


Ben più importanti e notevoli sono le azioni primarie ormai conosciute e consolidate dalla moderna scienza:

●● l'artiglio del diavolo, più in particolare i suoi principi attivi, primo fra tutti l'arpagoside, è un ottimo analgesico, antinfiammatorio e antireumatico. Ormai sono davvero numerosi e probanti gli studi che hanno dimostrato queste tre attività principali nell'artrosi, nell'artrite reumatoide e in altre malattie reumatiche. Ciò che è importante sottolineare è che si è soliti riportare gli effetti benefici della pianta al solo arpagoside anche se si tratta di un chiaro errore perché se c'è una pianta in cui il risultato deriva dal fitocomplesso e non da un singolo componente, questo è proprio l'artiglio del diavolo. Di grande rilevanza poi è il fatto che a differenza dei farmaci antinfiammatori non steroidei, i cosiddetti FANS, l'attività analgesica e antinfiammatoria dell'artiglio del diavolo non ha effetti collaterali di tipo gastrointestinale. Uno studio scientifico effettuato nel Regno Unito ha dimostrato come in pazienti affetti da disturbi reumatici e sottoposti a trattamento con estratto secco di artiglio, l'indice di qualità della vita è migliorato del 60% mentre diminuiva in modo significativo il ricorso a farmaci antidolorifici;

●● come già notato, importante è anche la funzione di trattamento dei disturbi digestivi in cui le molecole estratte dalla pianta stimolano la produzione di bile e lo svuotamento della colecisti, risultando quindi utili nelle situazioni di disordini dell'intestino tenue superiore. Sempre per questo tipo di problematiche, risulta utile l'assunzione di artiglio sotto forma di infuso;

●● studi ancora in corso stanno valutando l'effetto benefico dell'estratto di artiglio sull'ipertensione anche se per ora sono ancora pochi e ancora da
approfondire i risultati ottenuti.

Rispetto al suo utilizzo, ricordando sempre di assumerla sotto controllo di un esperto
fitoterapeuta, va segnalata la controindicazione in persone soggette a gastrite acuta o ulcera
peptica per la presenza di sostanze amare.



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