Alessandro Bernini: la spinta sulla decarbonizzazione di MAIRE
Con 212 milioni di utile netto consolidato, MAIRE segna un risultato storico. Alessandro Bernini ne racconta visione e prossimi obiettivi
Espansione strategica, decarbonizzazione e innovazione tecnologica sono i cardini su cui Alessandro Bernini ha costruito i risultati record di MAIRE nel 2024. In occasione del Capital Market Day, il CEO ha illustrato un piano che guarda al futuro e valorizza nuove geografie e soluzioni sostenibili.
Nuove strategie e geografie trainano MAIRE: l’analisi di Alessandro Bernini
Tra gli elementi chiave che hanno contribuito ai risultati record conseguiti nel 2024 da MAIRE, spicca una strategia definita con lungimiranza qualche anno fa. A evidenziarlo è stato Alessandro Bernini, CEO del Gruppo, in occasione del Capital Market Day 2025. Il piano ha spinto l’azienda verso un business più "volumetrico", capace di intercettare nuove geografie strategiche, al di fuori di quelle storicamente presidiate, aprendo così nuovi fronti operativi e commerciali. "Abbiamo visto bene, poiché si tratta di geografie che hanno espresso e stanno esprimendo tuttora grandi opportunità commerciali per noi e quindi anche operative", ha dichiarato Alessandro Bernini, sottolineando come proprio da questa visione sia nato il megaprogetto acquisito lo scorso anno, oggi in fase produttiva. L’iniziativa è in grado di generare volumi importanti, con margini associati, e si affianca ad altre strategie attive in nuove aree globali.
Alessandro Bernini: l’impegno per la decarbonizzazione
Accanto all’espansione geografica, un altro pilastro del piano strategico evidenziato da Alessandro Bernini riguarda la decarbonizzazione. Una conferma della traiettoria tracciata da MAIRE verso un modello sostenibile, capace di generare valore nel lungo termine. "La decarbonizzazione è il fattore portante del nostro business complessivo e, di conseguenza, dei risultati degli anni a venire, compreso il 2024", ha affermato Alessandro Bernini. Tra i fattori chiave dell’utile netto consolidato da 212 milioni — il più alto mai raggiunto nella storia del gruppo — c’è anche il contributo determinante di NextChem, che ha inciso in maniera molto più rilevante rispetto all’anno precedente. L’integrazione delle competenze di Tecnimont, KT Roma e NextChem ha reso possibile l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate capaci di attrarre l’interesse del mercato e la fiducia dei clienti.
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