GoFLUENT traccia la popolarità dei termini di Business English nei libri negli ultimi 100 anni grazie a Google
La società di formazione linguistica goFLUENT ha verificato come i termini di economia in inglese siano molto variabili nel tempo: quando andava forte “growth” e quando invece “real estate” sorprendentemente non tirava. Grazie al servizio di analisi sui libri “BOOKS NGRAM VIEWER” di Google.
Milano
goFLUENT, filiale del Gruppo leader mondiale nell’offerta di corsi d’Inglese a distanza, ha analizzato i milioni di libri contenuti nell’archivio Google Books per capire l’andamento dei termini che affollano le cronache economiche-finanziarie.
L’analisi è stata condotta su un arco di tempo che copre gli ultimi 100 anni basandosi sulla banca dati di Google Books, la maggiore libreria digitale del mondo, risultato tra l’altro delle partnership siglate tra Google e diverse università nel mondo.
Grazie al servizio di Google Labs “Books Ngram Viewer” (http://ngrams.googlelabs.com/), per goFLUENT è stato possibile verificare l’andamento storico di un ampio numero di termini business. Il servizio è peraltro gratuito, per cui un eventuale approfondimento è alla portata di chiunque.
Ecco le principali risultanze.
Non stupisce che la parola “business” presenti una decisa impennata negli anni Venti, periodo caratterizzato dalla Grande Depressione: lo 0,03% del corpus dei libri in lingua inglese. Da quel momento il termine però è sempre meno usato, fino a raggiungere il punto più basso (0,015% del campione) poco prima dei ruggenti anni Ottanta.
“Profitability” è un termine praticamente assente fino agli anni Sessanta, momento a partire dal quale presenta poi una crescita vertiginosa con un culmine di utilizzo nei libri inglesi negli anni Ottanta, il decennio del benessere, fino ad arrivare a un deciso ridimensionamento in tempi recenti.
Ancora, “economic growth” compare nel mondo dei libri nel 1950 e cresce fino a trovare il suo apice negli anni Novanta, per poi precipitare negli ultimi anni, andamento quasi speculare a “economic crisis”, che registra ovviamente un picco alla fine degli anni Venti.
Ci sono poi termini che, come “internet bubble” e “tech bubble”, “management buyout” e “management takeover”, “junk bond” e “cds” (credit default swap), fanno la loro comparsa nella storia solo ed esclusivamente in coincidenza con le congiunture economiche peculiari che li originano e che, una volta che si esaurisce il fenomeno scatenante, si riducono sensibilmente.
“Internet bubble” e “tech bubble” fanno la loro apparizione nei libri alla fine degli anni Novanta, contemporaneamente alla bolla speculativa che ha caratterizzato il boom di Internet, poi scemano dopo il 2008.
Ancora, i “Junk Bond” e i “CDS” fanno capolino nella storia agli inizi degli anni Settanta ed esplodono negli anni Novanta, quando diventano quotidianità a Wall Street.
Infine, le acquisizioni condotte ad opera del management, culminano nel 2000 e nascono a metà degli anni Sessanta, durante l’era delle liberalizzazioni.
(Vedi tabella allegata)
La storia della lingua è anche storia dell’economia. L’evoluzione della lingua inglese, ormai rapidissima, in ambito business è diretta conseguenza di fenomeni chiaramente identificabili nel tempo, ma le parole non spariscono mai del tutto, semmai passano di moda.
A proposito di goFLUENT
goFLUENT è leader mondiale nell’erogazione di soluzioni per l’apprendimento della lingua inglese a distanza che combinano eLearning e docenza madrelingua. Ogni anno goFLUENT aiuta più di 60000 professionisti e manager in più di 5000 aziende in tutto il mondo ad essere più efficienti mentre svolgono il proprio lavoro in lingua inglese. Presente in 10 Paesi con 560 dipendenti, di cui 400 docenti, e la terza più grande società di telecomunicazioni al mondo, NTT Communications, che detiene il 30% del suo capitale. In Italia dal 2005, ad oggi goFLUENT è leader assoluto nel segmento della formazione della lingua inglese via telefono ed eLearning nel mercato business.
Per approfondimenti: www.gofluent.com