ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Gruppo FS, Luigi Ferraris: “Per attuare progetti del PNRR necessario rivedere metodi e strumenti”

Luigi Ferraris, AD del Gruppo FS, mette in evidenza la necessità di trovare un nuovo approccio alla realizzazione delle infrastrutture di trasporto. Il manager ne ha parlato in un convegno promosso dall’Università Roma Tor Vergata e dalla Corte dei conti

FotoContratti di servizio, protocolli, intese territoriali: strumenti ormai obsoleti che, secondo Luigi Ferraris , rischiano di ritardare lo sviluppo infrastrutturale del Paese.

Luigi Ferraris: “Metodi e strumenti fattori chiave per qualificare la spesa pubblica”

Con il Piano 2022-2031, Gruppo FS si pone l’obiettivo di fornire risposte adeguate alle nuove esigenze sulla mobilità. Sono 190 i miliardi di euro messi sul piatto dal Gruppo guidato da Luigi Ferraris per creare un sistema sempre più “integrato, efficiente e sostenibile” e promuovere il trasporto collettivo multimodale, ai quali si aggiungono anche gli investimenti legati al PNRR. Una sfida per contribuire alla modernizzazione della rete e del Paese che necessita tuttavia di nuovi strumenti e metodi. Sul tema è intervenuto l’AD di Gruppo FS, che lo scorso 27 maggio ha preso parte a “La tutela della finanza pubblica per sviluppare il Paese. I controlli pubblici: riforme ed efficacia della spesa”, convegno promosso dall’Università di Roma Tor Vergata e dalla Corte dei conti. Per attuare il Piano del Gruppo è necessario rivisitare “metodi e strumenti”, che Luigi Ferraris definisce “fattori chiave per qualificare la spesa pubblica”. Contratti di programma e di servizio, protocolli di intesa, accordi, intese territoriali: per il manager si tratta di un iter burocratico ormai inadeguato, strumenti che “risentono ancora di una eccessiva distanza temporale tra intenzioni e attuazioni, tra cassa e competenza, tanto che la responsabilità di risultato, alla fine, non è del tutto ben focalizzata”.

Infrastrutture “a vita intera” per maggiori certezze: l’opinione di Luigi Ferraris

Per risolvere il problema e realizzare le opere nei tempi previsti serve un approccio totalmente diverso, spiega Luigi Ferraris: bisogna pianificare, progettare e realizzare le infrastrutture con una visione “a vita intera”, mettendo in soffitta il ciclo delle grandi opere per lotti. “Ricorrere all’autorizzazione di spesa per investimenti a vita intera – sottolinea – fornirebbe certezze al territorio attraversato dall’opera, alle sue comunità e ai suoi stakeholder, mettendoli così in condizione di realizzare indotto e sviluppo intorno a quell’opera, in un asse temporale definito e non vincolato o spezzettato”. Alcuni suggerimenti arrivano anche dalle modalità di intervento del PNRR: “Sarebbe utile estendere in futuro i controlli sulla spesa rivolgendo adeguata attenzione anche alla qualità, in un’ottica di contributo a una migliore gestione della finanza pubblica in modo anche da descrivere - nel programma del Semestre Europeo - non solo l’elenco dei costi, ma quali e quanti benefici, ad esempio, il Gruppo FS eroga per la sua stessa dimensione industriale”. Ci sono poi altre vie per garantire la certezza della spesa periodica e della disponibilità di cassa. Una di queste, conclude Luigi Ferraris, potrebbe essere quella di “assegnare una percentuale fissa del PIL ad investimenti”.



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