AZIENDALI
Comunicato Stampa

La carta continua a vincere sul digitale

14/03/22

Nonostante social e digitale abbiano completamente invaso la nostra vita, secondo un sondaggio realizzato da Two Sides su 6 mila consumatori europei, pare che questi preferiscano ancora di gran lunga la lettura su carta piuttosto che su schermo. La ricerca, inoltre, si rivela particolarmente interessante in quanto smonta completamente quelle credenze comuni decisamente infondate sull’impatto ambientale della carta e l’idea che i consumatori non vogliano più leggere né ricevere comunicazioni cartacee dai propri fornitori di servizi.

Sapevi che tra il 2005 e il 2015 le foreste europee, da cui le cartiere ricavano circa il 90% della materia prima, sono cresciute di 44.160 km2? Vale a dire un territorio grande quasi quanto la Svizzera.

Questa è una bellissima notizia, perché significa che la produzione della carta dipende da una gestione forestale sostenibile; perché se in altre parti del mondo la deforestazione è un problema, l’Europa, al contrario, vanta una lunga tradizione di gestione responsabile delle proprie foreste. Infatti, un altro dato di cui quasi nessuno è a conoscenza, è che il 50% del taglio del legno viene impiegato come combustibile, più del 30% viene trasformato in altri settori industriali, come quello edile, e solo il 13% viene impiegato nell’industria cartaria.

Poter raccogliere e riciclare facilmente un prodotto è fondamentale per l’economia circolare, sia per i consumatori che per i produttori. E adesso ti voglio dare un’altra bella notizia: in Europa il tasso di riciclo della carta è superiore al 72%, di poco distante dal massimo teorico che è del 78%. Per gli imballaggi in carta il tasso di riciclo supera addirittura l’85%, il tasso più alto di qualsiasi altro materiale da imballaggio in Europa.

Tutto ciò ci porta ad un’altra importante questione: il diritto, spesso violato, dei consumatori di scegliere. Infatti banche, ma anche pubblica amministrazione e fornitori di servizi, per obbligare i propri clienti a passare al digitale, avanzano spesso affermazioni ambientali sulla carta fuorvianti e prive di fondamento, come ad esempio “Aiuta a salvare un albero, scegli il digitale”. Fortunatamente almeno la metà dei consumatori sa benissimo che la vera spinta che muove queste società al digitale è semplicemente un risparmio dei costi.

Paradossalmente nell’era del digitale la comunicazione su carta sta diventando più potente che mai, in quanto quasi il 50% dei consumatori è consapevole degli effetti nocivi sulla salute causati da un impiego eccessivo dei dispositivi elettronici – e da qui il 70% degli intervistati crede fermamente nell’importanza di “staccare la spina” e leggere di più su carta stampata. Ma quello che conta di più è che il 78% di questi difende il diritto di scegliere le modalità con cui ricevere le comunicazioni dai propri fornitori di servizi e dagli istituti di credito; ed è proprio per questo motivo che quest’ultimi dovrebbero tenere in considerazione i rischi che si assumono quando passano i loro clienti al digitale senza consenso. Infatti, se obbligati alla dematerializzazione delle comunicazioni, oltre un terzo dei consumatori afferma di prendere in seria considerazione la possibilità di cambiare fornitore.



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