ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

"Libertà" Rassegna Filosofica a Misano Adriatico (RN)

7-14-21-28 Ottobre/4-16-18 Novembre 2022



Rassegna Filosofica Ottobre/Novembre 2022 a Misano Adriatico (RN)

"Libertà"
Nessuna parola è più usata e usurata di "libertà" nelle società contemporanee.
Ma si comprende cosa si dice con questo termine? si hanno chiare aporie e contraddizioni che vi sono connesse? La filosofia può aiutare a chiarirle, e forse mai quanto oggi questo "esercizio" appare necessario.

E proprio alla parola libertà è dedicata la nuova rassegna filosofica misanese, curata da Gustavo Cecchini, che a partire dal 7 Ottobre sarà punto di riferimento per la cultura filosofica della riviera romagnola. Un tema delicato e pieno di insidie. Viviamo in un periodo storico in cui la retorica sulla libertà è stata ed è sempre sulla bocca di tutti. Al di là di slogan, frasi fatte e superficialità diffusa, è possibile un autentico approfondimento sul bene più prezioso di cui disponiamo? Cosa significa essere liberi? Liberi di o liberi da? Gli illustri ospiti declineranno il tema nelle sue varie sfumature.

Il battesimo della rassegna, venerdì 7 Ottobre, spetta al teologo Vito Mancuso, che porrà l’accento sulla nostra quotidianità, fatta di attori e maschere. Siamo esseri che recitano: la nostra libertà di essere e di esprimerci è spesso condizionata dall’interlocutore che abbiamo di fronte. Il nostro cruccio è quello di essere accettati e compresi, il resto ci interessa poco. Dunque, secondo Mancuso, riusciamo a trovare la vera libertà solo quando abbiamo il coraggio di guardarci dentro.

Venerdì 14 Ottobre si prosegue con la filosofa e saggista Maura Gancitano che metterà in relazione libertà e bellezza. Oggi viviamo imprigionati da una superstizione: l’idea che esista una bellezza oggettiva e naturale. Si è sempre cercato di elaborare un canone preciso di bellezza, ma il mito (potremmo dire ossessione) di essa è "spopolato” solo in epoca contemporanea a causa della rappresentazione cinematografica mediatica e pubblicitaria dei corpi e di un'offerta commerciale in grado di esercitare un potere psicologico, economico e esistenziale dapprima sulle donne, ma oggi pressoché su ogni persona. Ecco che la relatrice ci inviterà a riflettere grazie alla filosofia, strumento imprescindibile per distruggere un’illusione che ci impedisce di seguire i nostri desideri e di vivere liberamente i nostri corpi.

Il terzo incontro venerdì 21 Ottobre, vede protagonista il filosofo Marco Guzzi, che con la sua energia e il suo pathos saprà come infuocare la platea. La sua tesi è la seguente: è con la libertà del cuore che potremo rivoluzionare il mondo. Un mondo in cui l’Io è totalmente dominato e determinato. Pertanto ci troviamo di fronte ad un bivio: o ci disfiamo della libertà, concepita come vecchia illusione, oppure possiamo decidere di liberarci da ogni condizionamento e riscoprire il Vero Io. Questione di punti di vista e, soprattutto, di coraggio intellettuale e spirituale. Siamo in una fase estrema dell’avventura umana su questo pianeta e l’occasione di scrivere la storia è troppo ghiotta.

L’appuntamento di venerdì 28 Ottobre, prevede un focus scientifico grazie al chimico e accademico Gianfranco Pacchioni, il cui intervento è intitolato: "Fare scienza oggi: tra libertà, competizione e responsabilità”. Requisito fondamentale di chi fa ricerca è quello di non essere influenzato: deve poter mettere in discussione il valore etico di determinati progetti, essere libero di collaborare e condividere dati e analisi con altri ricercatori, indipendentemente da ogni considerazione di razza, religione o credo politico. Nella ricerca scientifica non può esistere libertà senza responsabilità: l’azione dello scienziato ha ricadute inevitabili sulla società. Questo rapporto tra libertà e responsabilità è oggi fortemente minacciato da una feroce competitività, dalla iperspecializzazione delle attività di ricerca per cui pochi hanno una visione complessiva dei problemi, dal rapido aumento della platea di ricercatori provenienti da paesi con valori e culture diverse dalle nostre, dal complesso intreccio tra ricerca pubblica e privata. Il corretto rapporto tra scienza e società è fondamentale affinché la ricerca scientifica continui ad essere il motore del progresso umano.

Venerdì 4 Novembre, la politologa e giornalista Nadia Urbinati si soffermerà sui limiti della libertà, collegandosi inevitabilmente alla pandemia. Proprio il cataclisma che ci ha duramente provato in questi anni ha portato alla superficie le crepe di una concezione individualistica della libertà e ci ha fatto comprendere come la libertà non sia mai una dichiarazione di assolutezza, ma che anche i diritti fondamentali hanno un necessario contraltare di obblighi legali e doveri morali.

"Il mito della libertà: ciò che l’uomo non vuole”: questo il titolo della lezione di Paolo Ercolani di venerdì 11 Novembre. L'uomo non ha la libertà di nascere, stabilita dalla natura e dai genitori. Né quella di morire, decisa in un giorno oscuro e imprevedibile dal destino. Che cos’è dunque la libertà? Un ideale regolativo che l’uomo ha sempre declamato, senza mai realizzarlo appieno. L’esempio dei giorni nostri è lampante: un’epoca in cui l’uomo sta consegnando mani e piedi alle nuove tecnologie digitali. Crede di possederle ma in realtà queste stanno trasformando gli individui in "docili robot”. Siamo sempre meno pensanti e sempre più funzionanti. E allora ecco la domanda che Ercolani pone. Fosse che l’uomo non l’ha mai voluta davvero – la libertà – cercando piuttosto ogni pretesto per illudersi di delegare a qualcun altro la responsabilità e la fatica di vivere?

Mercoledì 16 Novembre è la volta di Massimo Cacciari, storico ospite delle serate misanesi. Il filosofo sostiene che la parola "libertà” sia la più usata e usurata nelle società contemporanee. Tuttavia è probabile che non sia abbia coscienza e conoscenza di ciò che si sta dicendo con tale termine. La filosofia può aiutarci a chiarire aporie e contraddizione connesse.

Chiude la rassegna venerdì 18 Novembre con Marcello Veneziani, giornalista e scrittore. Parlerà della cappa che opprime la libertà. Questa cappa ha tanti nomi, tutti legati a questioni emergenziali: sanità, guerra, economia ed ecologia. La democrazia ha subito durissimi colpi negli ultimi tre anni. Senza accorgercene siamo passati dalla "società aperta” alla "società coperta”. Oggi la libertà appare come una sorta di gabbia dorata o, per citare Sartre, una "prigione senza muri”.





Gli incontri si terranno presso il Cinema Teatro Astra, via D’Annunzio 20

Sul canale VIMEO della biblioteca saranno disponibili successivamente le registrazioni


inizio alle ore 21.00

Ingresso libero sino ad esaurimento posti, senza prenotazione
info. Biblioteca 0541-618484 - IAT Misano 0541-615520

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