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Lo stagista inaspettato (The Intern): la recensione

07/10/15

Lo stagista inaspettato (The Intern) ricalca i canoni della classica commedia hollywoodiana, riuscendo ad esaltare il lato comico e brillante di De Niro che trova una perfetta alchimia con Anne Hathaway. Pensare che inizialmente Nancy Meyers per quei ruoli aveva pensato a Michael Caine e Tina Fey.

FotoSinossi: Una società di moda assume uno stagista decisamente fuori dagli schemi: Ben Whittaker (Robert De Niro) un settantenne pensionato che ha scoperto che in fondo la pensione non è come immaginava e decide così di sfruttare la prima occasione utile per rimettersi in pista. Nonostante le diffidenze iniziali, Ben dimostrerà alla fondatrice della compagnia Jules (Anne Hathaway) di essere una valida risorsa per l'azienda e tra i due nascerà un'inaspettata sintonia.

Recensione: Lo stagista inaspettato (The Intern) ricalca i canoni della classica commedia hollywoodiana, riuscendo ad esaltare il lato comico e brillante di De Niro che trova una perfetta alchimia con Anne Hathaway.
Pensare che inizialmente Nancy Meyers per quei ruoli aveva pensato a Michael Caine e Tina Fey.
Successivamente la Fey venne sostituita da Reese Witherspoon per il sovrapporsi di altri progetti nello stesso periodo, ma solo nel Febbraio 2014 Anne Hathaway entra nel cast.
La Meyers pluripremiata e specialista in questo genere di commedie (What Woman Want, Tutto può succedere, L’amore non va in vacanza) riesce con equilibrio a raccontare una divertente storia di amicizia.
Affronta temi come l'importanza del proprio ruolo in una società in continua e veloce evoluzione e il valore dei rapporti personali, quelli veri, reali, non mediati da schermi o realtà virtuali.
Per enfatizzare questo aspetto ambienta il tutto in una compagnia di e-commerce, piena di informatici tecnicamente preparati ma a digiuno per quanto riguarda la conoscenza della gente.
Ben sarà la persona che l'ispirerà ad alzare lo sguardo dai computer e relazionarsi.
Jules é il prodotto di una generazione che prende decisioni istantanee, continuamente connessa sui Social e perennemente sotto pressione, troverà in Ben una persona leale che saprà ascoltare senza giudicare.
La sceneggiatura, scritta dalla stessa Meyers, regge anche grazie all'ottima interpretazione del gruppo di giovani attori, molti dei quali provenienti da Comedy Central.
Unica pecca é la parte finale troppo "sdolcinata", che seppur rientrando nelle caratteristiche del genere, depotenzia l'opera che scorre fluida per tutti i suoi 120 minuti e nel complesso risulta decisamente riuscita.

Nelle sale italiane dal 15 ottobre, distribuita da Warner Bros Pictures.

Vittorio Zenardi



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