ARTE E CULTURA
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Loving and hating... Bukowski

16/03/12

Intervista a Linda King

Come stanno i tuoi occhi?

Molto bene. Riesco a vedere San Francisco come non l’ho mai vista prima. Ho voglia di correre fuori con la mia macchina fotografica e scattare foto ovunque.

Pittrice, scultrice e poetessa. Cosa spinge una persona con una mente così sensibile a condividere parte della sua vita con un “vecchio sporcaccione”? È ammirazione, o un sentimento vero e proprio?

Condividere la mia vita con un “vecchio sporcaccione”, mi ha fatto sentire libera di scrivere ogni cosa del mio “essere sporcacciona” nei confronti di un uomo. In realtà è il termine usato per le pagine del suo taccuino, poi riunite in un unico libro, City Lights.

“Loving and hating Bukowski” …

Il libro, a breve in uscita, è “la mia verità” sul periodo trascorso insieme a lui, dal giorno in cui m’è sembrato un buon lavoro quel suo modo trash di trattarmi in Donne. È stato in padella così a lungo che probabilmente sarà stracotto. Alcuni brani sono stati pubblicati in circa otto luoghi diversi. Ma non voglio dire di più, per tema che possa suggellarsi con un “bacio della morte” (un po’ come accade ai giocatori che non parlano di un cavallo vincente fino all’istante in cui si aprono i cancelli).

Sembra tu sia stata la donna a cui è rimasto legato con più affetto. Scrive di te nel suo romanzo Donne, sei stata la musa de La doccia, una delle sue poesie più tenere (In un film lo vediamo in lacrime mentre la legge). Quali pensi siano i motivi che spingono un uomo (o una donna) a commuoversi ricordando i suoi rapporti passati?

Credo che ognuno di noi resti legato a ciò che ha realmente amato. Sì, mi ha dedicato La doccia. Era l’inizio del nostro rapporto. Poi, in quel film, il signor Bukowski ha un po’ nascosto la poesia. La mia parte è stata tagliata, probabilmente su richiesta di sua moglie Linda Lee. Ho visto l’originale in Germania, una versione mai uscita in America. Credo che a lui piacesse la confusione intorno alle due Linda.

Forse a causa dell’ossessione riguardo la necessità di apparire, la nostra società tende a sospettare anche della reale condotta di alcune icone dell’anti-conformismo e dell’immoralità. Qui in Italia c’è una band che canta “Bukowski, dimmi la verità, di quella birra, non ne hai bevuta la metà!”. Qual è la verità su “Chinasky l’ubriacone”?

La canzone potrebbe anche starci. Non era da lui bere tutta la birra. Quando era in stato di black out, qualche altro ubriacone (come lui stesso lo definiva) saltava in scena e vuotava il bicchiere. E magari ne riempiva anche un altro. Ha subìto danni al cervello, non era troppo difficile per lui essere posseduto dai suoi “fantasmi alcolici”.

È vero che, a dispetto di ciò che si è detto circa la sua inaffidabilità, era un uomo molto regolare e metodico?

Non vorrei usare queste parole per descriverlo, ma suppongo egli fosse abbastanza regolare, tanto nello scrivere quanto nel bere. Perfino nel giorno della sua morte, sembrava stesse ancora scrivendo. Mi piace quando, nel suo romanzo Pulp, Lady Morte lo segue in giro, ovunque lui vada. Le persone all’oscuro del fatto che stesse morendo sul serio, non l’hanno capito del tutto. Più che un metodico, aveva un flusso, una corrente. Ha condiviso ogni cosa della sua vita, sotto forma di prosa o di poesia.

Dicevi che ha sempre voluto raccontarti tutti i dettagli delle sue esperienze con altre donne. Pensi che parlare delle proprie relazioni passate vada interpretato solo come un segno di mancanza di rispetto? Non piuttosto come un modo “artistico” di condividere ogni sussulto della propria mente?

Non erano le relazioni passate il vero problema, ma quelle correnti. Credo che, per metà, volesse farmi ingelosire: una volta mi disse che per poter essere davvero sicuro dell’amore di una donna, questa doveva mostrarsi gelosa. Per quanto riguarda l’altra metà, intendeva mantenere ciò che aveva (oltre a possedere più donne, come milioni di altri uomini). La fama ne ha portate tante alla sua porta.

Che ne è stato del suo busto?

Ho quello originale in argilla. L’ho usato per ricavarne un altro di bronzo, ma è stato venduto quando l’ho rotto. Lui mi diceva che non potevo scrivere senza di lui, così ancora oggi me ne vado in giro con questa testa come fosse la mia musa maschile… Per ogni evenienza. Ne vendo ancora qualcuna, di tanto in tanto.

Qualcuno ha avuto da ridire riguardo la vendita delle sue poesie scritte per te. Pensi che in fin dei conti non ci sia nulla di sbagliato?

Ho messo una sua poesia in vendita su ebay per cinquantamila dollari. Perché è la migliore poesia d’amore scritta di tutta la letteratura. Ma non ha venduto. Si chiama The Cunt Poem, a private poem to Linda King. Si tratta di una grande poesia e di quattro pagine dattiloscritte. Se il mio libro vende, il prezzo salirà. Fino ad ora ho ricevuto una sola offerta di tremila dollari. Mi pare che una lettera dei Beatles, proprio l’altro giorno, sia stata venduta per centocinquantamila. Ma nulla può essere paragonato a questa poesia. Potrei anche iniziare a fare soldi senza venderla, chi lo sa?

“L’amore è un cane dall’inferno”?

È un libro che non mi riguarda. Si tratta di tutti gli altri “cani” che ha avuto dopo che me ne sono andata. La maggior parte delle poesie che scrisse su di me sono in Mockingbird Wish Me Luck.

A proposito del tuo prossimo Ouija Mad?

Parla di un crollo che ho avuto all’età di ventun anni circa. Ero più o meno a metà di questo libro quando ho incontrato Bukowski. Probabilmente non uscirà fino all’estate prossima, in una edizione esclusiva. È stato nel mio cassetto per circa quaranta anni.

Qual è il tuo pensiero riguardo l’odio e l’invidia che oggi regolano le nostre relazioni sociali? Credi che il punto di vista di Charles su questo mondo possa, in qualche modo, contribuire a cambiare qualcosa? Qual è l’eredità che ci ha lasciato?

Credo che Bukowski non abbia dato il culo di un topo per cambiare il mondo. Stava solo registrando ciò che ha visto, sentito e vissuto, ma il suo spirito e le storie sono materiale selvaggio, divertente. Così vero e originale! Tutti sapevano quanto stesse semplicemente alternando dei titoli alla più pazza delle storie. Era un grande scrittore, tutto qui. Adoro la sua citazione che dice: “Non ho mentito, ma potrei aver migliorato la verità”. Era uno spiritoso, sia di persona che nei suoi scritti. Al contrario, io appartengo alla Brigata dei poeti rivoluzionari e al Movimento Mondiale della Poesia. Il nostro obiettivo è sparare poesia per cambiare il mondo. Usiamo parole, non proiettili. Il poeta Jack Hirschman ci ha aiutato a organizzare l’evento “The Great Leap Forward” (29 febbraio 2012), con molti paesi uniti in tutto il mondo per una giornata di poesia. Ho letto in due posti diversi.

Thanks



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