SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Nutrizione e fibromialgia un nuovo percorso terapeutico all’Istituto di Agazzi

21/11/22 Toscana (Arezzo)

Un ciclo di incontri terapeutici di gruppo sulla corretta nutrizione nel trattamento della fibromialgia. A tenerli è la dottoressa Paola Bertelli, dietista del Centro Auryn per la Cura dei Disturbi Alimentari dell’Istituto di Agazzi, con un progetto in calendario tra novembre e dicembre che è inserito all’interno delle attività promosse dalla sezione di Arezzo della AISF - Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica.

FotoUn ciclo di incontri terapeutici di gruppo sulla corretta nutrizione nel trattamento della fibromialgia. A tenerli è la dottoressa Paola Bertelli, dietista del Centro Auryn per la Cura dei Disturbi Alimentari dell’Istituto di Agazzi, con un progetto in calendario tra novembre e dicembre che è inserito all’interno delle attività promosse dalla sezione di Arezzo della AISF - Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica. Ogni ciclo di trattamenti sarà sviluppato in cinque incontri, orientati a educazione e informazione alimentare.

La fibromialgia è una patologia cronica che colpisce il 2% della popolazione italiana e che richiede un trattamento interdisciplinare tra specialisti di diversi settori capaci di farsi carico della riabilitazione fisica e psicologica dei pazienti. Le problematiche gastrointestinali sono tra i disturbi più comuni causati da questa sindrome e, di conseguenza, tra gli ambiti di intervento rientra anche la nutrizione per sensibilizzare all’ascolto dei propri bisogni e per educare all’assunzione degli alimenti che possono contribuire a una miglior gestione della malattia. Gli incontri saranno dunque un’occasione per condividere informazioni nutrizionali generiche e specifiche orientate a adeguare e migliorare lo stile di vita dei pazienti, facendo affidamento su una dimensione collettiva utile per scambiare esperienze, evidenziare i miglioramenti individuali e rafforzare le proprie consapevolezze.
"Il percorso di educazione alimentare e di ascolto dei propri bisogni nutrizionali, spiega la dottoressa Bertelli, si abbina allo scambio di esperienze in grado di sostenere il cambiamento dello stile di vita. Proprio l’approccio di gruppo favorisce tali obiettivi perché ha come peculiarità quella di stimolare e favorire condivisione e scambio di esperienze laddove, spesso, le persone si sentono non comprese e sole nella loro malattia. Nel gruppo, infatti, “2+2=5”, dove il quinto componente è il gruppo stesso".

Per informazioni, iscrizioni e costi è possibile contattare lo 0575/91.51.360 per parlare con la dottoressa Bertelli.

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