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Una supercar da leggenda: la Lamborghini Miura

22/03/11

Quando il vero intenditore pensa a una Lamborghini pensa alla Miura. Il design innovativo e la velocità strabiliante della Miura la rendono la quintessenza del marchio.

È mai esistita una supercar più vistosamente sexy della Miura Lamborghini? È un mostro di sex appeal, di splendide e lucenti angolazioni, che ti fa salacemente l’occhiolino se appena ti avvicini in un raggio di 50 metri. E se osi avvicinarti, la conquista è garantita!

Quando il vero intenditore pensa a una Lamborghini pensa alla Miura. L’auto venne prodotta fra il 1966 e il 1972 ed è ampiamente considerata l’iniziatrice del trend di auto sportive a due posti di mezza cilindrata ad alte prestazioni.
Gli ingegneri della Lamborghini progettarono la vettura nel tempo libero, contro la volontà del fondatore della casa, Ferruccio Lamborghini, che voleva fabbricare solo auto granturismo potenti e contegnose, piuttosto che supercar derivate da auto da corsa. Ma quando la Miura (conosciuta allora come il prototipo P400) venne introdotta al salone di Torino nel 1965 e a quello di Genova nel 1966 ricevette un’accoglienza talmente entusiastica da far cambiare idea a Ferruccio. Il resto, come si suol dire, è passato alla storia.
E che storia! Considerata l’apice della Lamborghini, la Miura è stata rivista continuamente, fino al 1972. Non fu mai sostituita nella scuderia Lamborghini fino a quando non entrò in produzione la Countach, nel 1974.
Mentre l’innovativo layout originale del motore, montato trasversalmente, venne usato con successo in gare in altre auto, come la Ford GT40 e la Ferrari 250 LM a Le Mans, la Miura è stata la prima auto da strada con una simile configurazione.
Anche il motore V12 della Miura era di concezione originale, in quanto incorporato per così dire alla trasmissione e al differenziale a causa della scarsità di spazio dovuto al design estremamente compatto del motore. La vettura aveva inoltre un sistema di sospensioni totalmente indipendente, in un’era in cui alcune Ferrari ostentavano assali posteriori rigidi.
Il design tecnicamente avanzato dell’auto presentò certamente molti vantaggi per correre a velocità stupefacenti. La Miura era indubbiamente molto veloce. Così venne riportato da Autocar Magazine nel 1970: “È l’auto da strada più veloce che abbiamo mai testato – record sbalorditivo nel 75° anno della pubblicazione della nostra rivista. Durante il collaudo l’auto raggiunge la velocità media massima di 172 mph – 11 mph più del record precedente della Iso Grifo 161mph”.
Incidentalmente, il nome Miura, insieme al simbolo della casa, provengono da un particolare tipo di toro da combattimento. Perché mai un toro? Nelle interviste concesse al tempo, Ferruccio Lamborghini pur essendo reticente a proposito della sua esatta data di nascita, sottolineava di essere nato sotto il segno del Toro.
Se volete investire in una Miura oggi vi costerà naturalmente una bella sommetta. Ma voglio rassicurarvi che esiste una parte di ricambio che rimane accessibile persino a coloro con redditi modesti – ed è il prezzo di un parabrezza auto.



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