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5 errori da non fare se hai un e-commerce

23/03/16

Hai mai pensato al tuo e-commerce come un insieme di mattoncini lego? E se la tua costruzione avesse errori di base?

FotoQuante volte ti è capitato di accorgerti di aver commesso errori banali solo quando tutto era ormai perduto? Siamo umani, commettiamo errori in continuazione: nelle relazioni con il partner, con gli amici, quando cuciniamo (lo zucchero al posto del sale, brutta storia!), scriviamo, guidiamo… potrei andare avanti per ore!

Bene, purtroppo anche nel lavoro gli errori sono una variabile da tenere in considerazione, ancor di più quando ci si avventura nel mondo del commercio online: pieno di ostacoli, vicoli bui e strade a senso unico!

Di errori se ne fanno tanti, ma vediamo quali sono i più frequenti.

Ecco 5 errori che mi capita spesso di dover correggere negli e-commerce delle persone che si rivolgono a SOS Conversioni.


#1 “Il nome del dominio”

Pensavo a luigiscarpemodaedaccessorifirmati.com!


Un errore “fatale”, perché è uno dei primissimi passi, la base su cui poggerà l’intero “sistema”. Purtroppo mi è capitato di trovarmi davanti a domini con nomi lunghi, articolati e complessi: tutto ciò di cui il tuo brand/e-commerce NON ha bisogno! Quando si sceglie il nome del dominio bisogna adottare una filosofia semplice, ovvero quella che unisce originalità ed immediatezza. Gli esempi più eclatanti sono colossi come Ebay, Yoox, Eprice, E-Key, Zalando etc. etc. Nomi brevi, non necessariamente contenenti keywords del settore di appartenenza (ad esempio Zalandoscarpeeaccessori.com… Quanto suona male!?). L’originalità e l’immediatezza sul web la fanno sempre da padrone.

#2 “Volendo si può vendere di tutto, no?!”

Comincio con le scarpe da donna, poi magari inserisco l’abbigliamento, gli accessori, gli smartphone… poi volendo mio cognato fa delle sculture in legno bellissime…


Vedi l’immagine qui di fianco? Quello sulla barella sono io dopo aver sentito la frase qui sopra!

Non si può vendere di tutto! Ci si specializza in un settore, si da un’impronta al proprio store, al proprio brand. Tutti i più grandi e-commerce presenti in rete hanno successo perché specializzati in un determinato settore! Certo, si può creare un contorno che abbracci più settori comunicanti tra loro (ad esempio Zalando è famoso per la vendita delle scarpe ma abbraccia con successo anche tutto il panorama abbigliamento e accessori) ma non si deve mai dare l’idea di essere uno store “generalista”.

Il “di tutto un po'” non funziona più, bisogna trovare delle aree specifiche dove indirizzare il proprio business, altrimenti si “floppa!”.

#3 “I profili social li ho aperti, però non ho tempo…”

Ho aperto l’account Facebook, Twitter, Linkedin, Instagram, Pinterest… li ho tutti, però non ho tempo di postare!


I social network sono lo specchio della società: un insieme grandissimo di persone che interagiscono tra loro con foto, caratteri, link e video. Aprire un account su un social e poi non aggiornarlo equivale a mostrare, a chi guarda il nostro specchio, una figura assente, distante e inaffidabile!

Il consiglio è quello di scegliere i social network che più si adattano al nostro e-commerce, al nostro brand. La frequenza con cui si posta uno stato, immagine, link, video o testo che sia, è da valutare bene: “1 post è poco e 2 sono troppi!”.

Bisogna condividere con una certa frequenza, ma bisogna anche controllarsi, evitando di tempestare i fan con informazioni inutili e prive di interesse. Insomma, un’ arma che può rivelarsi a doppio taglio… ma che non può mancare nell’arsenale di chi si butta nel mondo del commercio!

#4 “Il blog? A cosa mi serve?”

Ma davvero mi serve? Non ho la più pallida idea di cosa scriverci… poi ho già la pagina chi siamo!


Avere un blog è di fondamentale importanza.

Quando si acquista un prodotto online non c’è l’interazione con il “commesso”, non si tocca il prodotto… insomma, non c’è l’appeal del negozio fisico, dove puoi toccare con mano e provare.

Una curata ed esaustiva descrizione del prodotto (sempre correlata a immagini ben definite) a volte non basta. Approfondire questi aspetti attraverso il proprio blog aiuta l’acquirente a valutare l’acquisto. C’è da aggiungere un altro aspetto importante: un blog ben curato e utile può indurre il visitatore a tornare a visitarlo (ciò vuol dire che potenzialmente tornerà anche sull’ e-commerce) o a condividere ciò che hai scritto sui social network (visibilità gratis!).

Se tutto ciò non bastasse a convincerti che un blog è necessario, voglio informarti che questo contribuisce anche a darti visibilità sui motori di ricerca! Se scrivi articoli SEO Friendly, utili e “mirati” puoi scalare posizioni su Google e magari raggiungere l’Olimpo della prima pagina! Niente male, vero?

#5 “Intanto creo l’e-commerce, poi si vede!”

Pensavo ad un bel sito, colori giallo e nero… Cosa vendo? Beh, intanto facciamo il sito, poi decido!

ecommerce

Il “sito” è un vestito cucito sul nostro brand e sui nostri prodotti: creare prima il sito per poi decidere cosa vendere è come chiamare un sarto e dirgli di cucire una giacca senza che questo prenda le nostre misure!

Ogni elemento grafico, ogni pagina di testo del nostro sito deve avere uno scopo ben preciso. I colori si scelgono in base a determinati fattori, così come i menù e l’impostazione del blog. Un e-commerce che vende prodotti per donna avrà sicuramente qualche “sfumatura” di rosa… se vendo abbigliamento per uomini ovviamente no!

La struttura di un e-commerce ben fatto ha una call to action precisa per ogni pagina: pianificare una strategia fin dall’inizio sarà un tassello importante per i successi futuri.



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