SPETTACOLO
Comunicato Stampa

Al Teatro Galli di Rimini Lino Guanciale e Gabiella Pession in "After Miss Julie"

08/01/20

Da martedì 7 a giovedì 9 gennaio 2020 l'adattamento di Giampepiero Slari dal testo di Patrick Marber

FotoAl Teatro Galli di Rimini Lino Guanciale e Gabiella Pession in "After Miss Julie"
Da martedì 7 a giovedì 9 gennaio 2020 l'adattamento di Giampepiero Slari dal testo di Patrick Marber. Lo spettacolo che apre la stagione di prosa 2020 .

Da martedì 7 a giovedì 9 gennaio 2020 l'adattamento di Giampepiero Slari dal testo di Patrick Marber.



Gabriella Pession e Lino Guanciale, già insieme nella serie Rai La Porta Rossa, portano in scena la nuova produzione del Teatro Franco Parenti, prima messinscena in Italia del testo di Patrick Marber, sceneggiatore già candidato all’Oscar 2005 per Closer.

Il drammaturgo inglese riadatta la tragedia di August Strindberg, La signorina Giulia, ambientandola nell’Inghilterra degli anni Quaranta, subito dopo la fine della guerra e la vittoria laburista.

In questo allestimento firmato da Giampiero Solari, la notte è quella del 29 aprile del ’45 a Milano e i festeggiamenti sono quelli per la Liberazione dall’occupazione nazifascista: momento storico che apre un periodo carico di conflitti e trasformazioni che segneranno i costumi e la società italiana. Nella cucina della villa di una famiglia dell’alta società, Giulia, figlia dei proprietari, gioca a trasgredire socialmente e sessualmente: la ragazza tenta di sedurre Gianni, autista e maggiordomo, di fronte a Cristina, cuoca e sua promessa sposa. Una trasposizione moderna, drammatica e seduttiva del classico di Strindberg, costruita attorno alla figura di Miss Julie, che vuole fuggire dalla sua vita di agio ed ipocrisie. I rapporti tra classi, l’emancipazione femminile e la liberazione sessuale sono temi centrali dell’opera che vede Gabriella Pession e Lino Guanciale muoversi in una spirale di seduzione e prevaricazione.


Gli artisti incontrano il pubblico:

I tre protagonisti dello spettacolo – Lino Guanciale, Gabriella Pession e Roberta Lidia De Stefano – incontrano il pubblico mercoledì 8 gennaio alle ore 18.30.

A condurre l’appuntamento, in programma dalle 18.30 in platea, la giornalista Vera Bessone.


L'ingresso è gratuito, senza prenotazione, fino ad esaurimento posti disponibili.

LINO GUANCIALE

Lino Guanciale (21 maggio 1979, Avezzano) studia Lettere e Filosofia a Roma, presso l'Università La Sapienza. Durante l'adolescenza si dedica alla carriera sportiva con la Nazionale under 16 e under 19 di rugby, per poi orientarsi definitivamente verso il mondo del cinema, iscrivendosi all'Accademia nazionale d'arte drammatica di Roma, dove si diploma nel 2003. Mentre lavora come insegnante nelle scuole superiori e divulgatore scientifico-teatrale nelle università, svolge le prime esperienze attoriali sul palcoscenico, dove viene diretto anche da personalità di un certo livello, come Luca Ronconi, Gigi Proietti, sebbene quello di Claudio Longhi sia il nome più ricorrente tra le direzione teatrali di Guanciale. L'esordio cinematografico arriva nel 2009 con Io, Don Giovanni dello spagnolo Carlos Saura, nel quale interpreta un giovane Wolfgang Amadeus Mozart intento nella composizione de Il Dissoluto punito ossia il Don Giovanni. Nello stesso anno è anche nel cast de La prima linea (2009), pellicola storica basata sul libro "Miccia corta" di Sergio Sergio con Riccardo Scamarcio e Giovanna Mezzogiorno nei panni del protagonista.

Dalla conoscenza con Michele Placido sul palcoscenico di Fontamara (2009), Guanciale arriva sul set di Vallazasca - Gli angeli del male (2010), ricoprendo con un unico personaggio, quello di Nunzio, il doppio ruolo di Pino Cobianchi e Michele Giglio. Dopo un'intensa stagione in scena, l'attore abruzzese debutta anche in TV in un piccolo ruolo nella serie Il segreto dell'acqua (2011), mentre è al cinema con Il gioiellino (2011) con Toni Servillo e Sarah Felberbaum. Ritroverà quest'ultima nel 2012 nella fiction Rai, Una grande famiglia, dove militerà fino alla terza e ultima stagione nei panni del rampollo Ruggero Benedetti Valentini di cui la donna si innamorerà, dopo un assiduo corteggiamento da parte del giovane. Un ruolo che gli assicura un certo riscontro nel piccolo pubblico e che gli permette nel 2013 di entrare nel cast della seconda stagione di Che Dio ci aiuti (2011), divenendo ben presto, grazie anche alla sua avvenenza fisica, una delle punte di diamante della serie. Nel frattempo al cinema affianca Claudia Gerini ne Il mio domani (2011) ed è protagonista insieme a Laura Chiatti e Alessandro Preziosi dell'onirica commedia felliniana Il volto di un'altra (2013). In questi anni si dedica comunque al teatro, passione che non abbandonerà mai nel corso della sua carriera, e interpreta uno dei ruoli principali in quello che viene premiato come Miglior spettacolo dell'anno nel 2012, la pi èce brechtiana La resistibile ascesa di Arturo UI (2012) di Longhi, che lo porta a recitare addirittura sul palco di Mosca.

Guanciale è sempre più sulla cresta dell'onda, viene diretto da Susanna Nicchiarelli in La scoperta dell'alba (2013), poi da Paolo e Vittorio Taviani in Meraviglioso Boccaccio (2015) e nel film scelto per rappresentare l'Australia agli Oscar, The Space Between (2016) di Ruth Borgobello. Eppure, sembra proprio il piccolo schermo quello in cui l'attore ha maggior riscontro, infatti mentre nel 2015 riveste un ruolo importante ne La dama velata, negli anni 2016 e 2017 è impegnato nella produzione di ben tre serie targate Rai. Insieme ai colleghi Michele Placido, Edoardo Siravo, Paola Gassman e Ugo Pagliai prende parte al documentario di Davide Cavuti, Preghiera (2017), per raccontare i paesi italiani demoliti dai terremoti, in particolare quelli devastati dai sismi del 2009 e del 2016. Sul grande schermo si orienta verso la commedia e nel 2017 è al cinema con due pellicole, I peggiori di Vincenzo Alfieri e La casa di famiglia di Augusto Fornari, in entrambi in veste di protagonista. Continua a fa sorridere il pubblico anche nel 2018 con Arrivano i prof, dove è uno strampalato professore di storia che ama interpretare i grandi personaggi della sua disciplina, soprattutto Giulio Cesare.

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Maura Capanni (Corrispondente settore cultura)
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