Alla Kristiansand Art Hall, in Norvegia, la Mostra "The crazy muscle" di Anna Sigmond Gudmundsdottir
13 aprile–9 giugno 2024.
"Non so quale follia abbia preso oggi i miei compagni, ma è così grande che sono costretto a credere che qualche incantesimo li abbia privati della ragione, e la cosa peggiore è che cercano di farmi perdere la mia e la loro. perdere anche il loro. Vogliono farmi credere che non sono in un teatro, che questa è la città di Lione, che laggiù c'è una locanda e che c'è un palcoscenico dove gli attori che non siamo noi stessi, ma che siamo pur sempre noi, recitano una gioco del pastore" (Georges de Scudéry, Comédie des comédiens (1635)
La mostra "The crazy muscle" di Anna Sigmond Gudmundsdottir alla Galleria d'Arte di Kristiansand, Norvegia, è composta da dipinti di cui molti sono ritratti o ritratti che fingono di essere ritratti? Oppure è lo spettatore ad essere ritratto?
Nella Comédie des comédiens gli attori recitano il ruolo di attori e allo stesso tempo di spettatori. Suonano l'interno in cui si trovano, diventano parte del palco su cui si trovano e del paesaggio che li circonda. Creano confusione su cosa sono, chi e dove sono. Perché sono lo spettatore, gli oggetti, lo spazio e l'attore nello stesso ruolo.
I dipinti di Anna Sigmond Gudmundsdottir rappresentano un'esperienza fisica, ma anche contemplativa interiore. Nel processo di pittura, i punti di partenza caotici con vernice liquida sulla tela vengono elaborati con linee dipinte monumentali e calmanti. Il caratteristico dualismo nei dipinti può illustrare la contraddizione tra natura interiore e influenze esterne.
Per questa mostra, "The Crazy Muscle", Sigmond Gudmundsdottir esplora come la capacità di immaginare cambia di pari passo con la digitalizzazione e come il dipinto viene vissuto come un oggetto autentico nella fugace cultura dell'informazione. I dipinti e i disegni a cui ha lavorato negli ultimi mesi hanno un approccio figurativo. In queste opere i corpi si trovano in paesaggi dove interni, oggetti e animali si muovono come ombre o parti staccate nella composizione. Ciò riflette uno scontro fisico o un'esposizione. Il punto di partenza dei motivi sono ricordi ed esperienze vissute, dove una visione, un evento o un luogo diventano intuizione e parte di una memoria astratta.
Il significato della pittura come mezzo cambia parallelamente al modo in cui vediamo e pensiamo, e la pittura nel nostro tempo affronta sfide professionali viste da una prospettiva storico-artistica. Accostando la pittura al digitale, l'artista sottolinea che il gesto fisico della pittura e le superfici tattili, i colori, le linee, le forme e le texture esistono come concreti e sono autenticamente presenti.
Anna Sigmond Gudmundsdottir, nata nel 1974 a Reykjavik, Islanda, è cresciuta in Norvegia e ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Bergen. Gudmundsdottir vive e lavora presso Harpefoss a Gudbrandsdalen, dove è anche comproprietaria e gestitrice dell'arena artistica Harpefoss insieme a Eivind Slettemeås. Ha partecipato come una delle prime artiste norvegesi alla Biennale di Manifesta nel 2002 e da allora ha tenuto una vasta gamma di mostre in patria e all'estero, tra cui all'Henie Onstad Art Centre, all'Astrup Fearnley Museum, alla Galleri Brandstrup, all'OK Center of Contemporary Art, Linz in Austria, il Living Art Museum, Reykjavik e il Southern Art Museum. Ha realizzato numerosi grandi progetti di arte pubblica, come la sede della DNB a Bjørvika e l'Università di Stavanger. I dipinti di Sigmond Gudmundsdottir sono stati acquistati dall'Oslo Art Fund, KORO, Skatt Øst e dal Ministero del governo locale e degli affari regionali.
INFO:
Kristiansand Kunsthall
Rådhusgata 11
Orari apertura:
Martedì - Domenica
12:00 - 16:00
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