ARTE E CULTURA
Articolo

Amarcord.... il Cavaliere Carlo Saporetti

13/10/09

Un protagonista dell’attività artistica, culturale e della vita politica e sociale a Cervia

13/10/2009 - AMARCORD... Il Cavaliere Carlo Saporetti
di Giorgio Rocchi

E’ con questo carismatico personaggio cervese che si conclude la 1° fase dei miei Amarcord. In futuro ci saranno certamente altri episodi o personaggi da ricordare, ma per il momento ritengo necessario raccogliere in un volume tutti gli Amarcord e le Suggestioni fin qui proposti e farne dono ai diretti interessati oltre che alle istituzioni locali.
Carlo Saporetti (Carluccio per gli amici) nasce a Cervia il 10 dicembre 1896 e fin da bambino, (mi racconta Armando Drudi (1911) memoria storica di Cervia e amico della famiglia Saporetti), frequentava la tipografia fondata nel 1881 dal nonno Guglielmo e in seguito condotta dal padre Vincenzo. Attorno al casato dei Saporetti ruotano le famiglie bene di Cervia e le parentele si fondono con Eliseo Campanini (marito della sorella Marietta Saporetti) e Pasquale Campanini (ultimo Sindaco di Cervia prima dell’avvento del regime fascista) e altre famiglie legate ai Saporetti da forti amicizie.
La zocca familiare era certamente di stampo socialista .
Nel 1912 , ad appena sedici anni Carlo Saporetti aveva aderito alla Federazione Giovanile Socialista, di cui fu uno dei fondatori. A Cervia c’era una tradizione politica di rilievo. La Casa Socialista cervese fu una delle prime in Romagna. Era stata inaugurata nel 1901, ed era il punto di riferimento per le attività politiche, sindacali e del nascente mondo della cooperazione e delle leghe. Per quasi un decennio fu Sindaco di Cervia il socialista Medardo Fusconi. Tra i personaggi cervesi di maggior rilievo vi era Maria Goia, che rivestì un grande ruolo politico e sindacale nazionale e fu protagonista delle lotte per l’emancipazione delle donne, che non avevano ancora il diritto di voto.
L’adesione di Carlo Saporetti al P.S.I. avvenne quindi in un periodo di grande fervore politico, ma anche di importanti avvenimenti storici. Nel 1914 vi era stata la Settimana Rossa. Nel 1915 iniziò la Prima Guerra Mondiale. Carlo Saporetti meritò una medaglia d’argento al valor militare, partecipando alla Battaglia del Piave.
Al primo, tragico conflitto mondiale, seguì un Dopoguerra carico di tensioni e di rivolgimenti politici. Alla Giunta amministrativa cervese, retta per un decennio dal Sindaco repubblicano Ferdinando Busignani (1910-1920), seguì la vittoria socialista alle elezioni amministrative del 1920 e divenne Sindaco Pasquale Campanini.
Nel 1921 Carlo Saporetti rivestì la carica di Segretario del P.S.I di Cervia. Aveva aderito alla componente riformista del partito. Nel gennaio 1921, nel congresso del P.S.I. di Livorno, si staccò la componente più rivoluzionaria formando il Partito Comunista. Le ripercussioni della scissione si ebbero anche a Cervia.
Fra i suoi compagni troviamo alcuni personaggi che faranno parlare di sé a Cervia.
Primo fra tutti, Giovanni Masini ( padre di Bruno Masini, che ringrazio di cuore unitamente ad Armando Drudi per avermi fornito alcuni contributi sui periodi descritti primi del 1950). Ringrazio anche Renato Lombardi per alcune informazioni di carattere storico.
E proprio in compagnia di Giovanni Masini ed altri amici, Carlo iniziò la sua attività politica/artistica/culturale e mentre Masini si iscrisse ai giovani comunisti, dopo la scissione di Livorno del 1921, Carlo seguì l’ala riformista post Andrea Costa. Mentre l’amico Goffredo Guidazzi a Cervia fu uno dei protagonisti della storia del P.R.I. locale.
Carlo si sposa nel 1921 con Anita Patrignani.
Nel 1921-1922 iniziano anche le violenze dello squadrismo fascista, Carlo Saporetti è tra gli esponenti del P.S. I. da tenere d’occhio a Cervia, secondo le parole apparse sul periodico provinciale fascista La Rivolta Ideale. Dopo l’assassinio del giovane comunista Giovanni Collina, furono le camice nere di Italo Balbo che diedero il colpo di grazia alle organizzazioni popolari incendiando la Casa Socialista, incendiando la sede del sindacato e costringendo la Giunta diretta da Pasquale Campanini a dimettersi. Per Carlo Saporetti iniziò un periodo molto duro, in cui subì le violenze fasciste ed ebbe inevitabili ripercussioni familiari e sull’attività lavorativa.
A metà degli anni trenta, va in Africa, dove conosce Indro Montanelli. Tornato a Cervia al 1938 iniziano i contatti con altri esponenti dell’antifascismo in occasione di un soggiorno a Cervia della vedova dell’ex deputato comunista Guido Picelli, uno dei protagonisti della rivolta di Parma contro le camice nere.
Si stabilirono quindi contatti clandestini tra Carlo Saporetti ed esponenti di altri partiti, e in particolare con il comunista Giovanni Fusconi, con il repubblicano Goffredo Guidazzi e il cattolico Pierino Fusconi. Si posero le basi per la formazione di un C. L. N. (Comitato di Liberazione Nazionale) clandestino, attivo in particolare dopo l’8 settembre del 1943, di cui Saporetti divenne Presidente. Si stabilirono contatti anche con i repubblicani Aldo e Mario Spallicci. Saporetti contribuì a nascondere i generali inglesi O Connor e Neame e il Maresciallo dell’Aria Boyd in fuga, ed a rimpatriarli con successo.
Di lui ha scritto Mario Spallicci: Carluccio, come l’hanno sempre chiamato gli amici cervesi, era uno dei più esposti, ma nonostante le difficoltà e le tensioni, che attraversavamo, conservava il suo buon umore e contagiava un po tutti con un’allegria naturale che rendeva meno tesa e penosa la nostra situazione di ricercati. Tra gli episodi di quel tempo, lontano negli anni ma vicinissimo nella memoria, poco dopo l’8 settembre, l’arrivo dei generali. Saporetti si distinse in quell’occasione per le sue qualità di organizzatore e di uomo coraggioso, disposto a tutto per salvare personaggi di tanta importanza per la vittoria della Resistenza.
Il 22 ottobre del 1944 Cervia venne liberata. Dalla fine del 1944 al 1946 fu Sindaco di Cervia, designato dall’Amministrazione Alleata, in accordo con il C. L. N. cervese, il socialista Gaspare Donati, un agricoltore di Pinarella, originario di Ravenna, dotato di grande buon senso e capacità di iniziativa, che seppe circondarsi di uomini dei rinati partiti democratici, dediti al bene comune, nel tormentato periodo della ricostruzione. Nelle elezioni comunali del 1946, le prime a suffragio veramente universale, ebbe la maggioranza una coalizione di comunisti e socialisti e venne nominato Sindaco il comunista Gino Pilandri.
Importante fu il ruolo di Carlo Saporetti anche nel periodo del secondo Dopoguerra. Nel 1947, in occasione del Congresso Nazionale del P.S.I., Carlo Saporetti seguì Giuseppe Saragat, nella scissione di Palazzo Barberini, che portò alla costituzione del P.S.D.I.. Nel nuovo partito Saporetti ebbe negli anni successivi importanti incarichi a livello cervese e provinciale e fu componente del Consiglio Nazionale.
Saporetti rivestì anche l’incarico di Presidente dell’A. N. P. I. (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Cervia.
Nel secondo Dopoguerra Carlo Saporetti riprende anche l’attività nella storica tipografia di famiglia.
Fin qui possiamo dire di avere conosciuto il Carlo Saporetti impegnato sia politicamente che nell’attività tipografica. Ma è dagli anni 49/50 che inizia il periodo culturale che contraddistingue questo generosissimo personaggio.
Amarcord………. la grande amicizia con Mons. Luigi Montanari, arciprete di Cervia, che assieme a Lauro Malusi e Gino Pilandri, si ritrovavano nella vecchia canonica di Via Mazzini, per ascoltare con uno dei primi stereo in circolazione a Cervia, tutto ciò che era musica, ma soprattutto quella operistica, e fu proprio questa grande passione per la musica e l’arte in generale che lo portò ad essere protagonista della vita culturale della città.
Il 14 marzo 1955 fondò assieme ad altri importanti personaggi cervesi la Società Amici dell’Arte, il cui primo Consiglio Direttivo era composto da: Carlo Saporetti, Presidente, Aldo Ascione, Segretario e dai Consiglieri Pierino Zattoni, Fernando Antonelli, Ugo Battistini, Umberto Foschi, Evelina Luminasi, Lauro Malusi, Mons. Luigi Montanari e da Gino Pilandri in rappresentanza del Comune. Dell’associazione Carlo Saporetti fu quindi il primo presidente, dando un valido contributo al suo sviluppo. Nel gennaio del 1956 a cura degli Amici dell’Arte venne promosso nei locali dell’Asilo San Giuseppe, il primo, storico Trebbo Poetico, con protagonisti due grandi aedi della poesia: Walter Della Monica e Toni Comello.
Amarcord………. che in quegl’anni nacque, con la collaborazione di Berti e Il Dott. De Biase, la Gazzetta di Cervia, un periodico molto semplice, ma che forniva regolari informazioni su quanto accadeva nella città ed interessanti articoli di carattere storico e culturale.
Iniziarono così gli anni delle manifestazioni artistiche e culturali a Cervia e credo sia doveroso citare i concorsi internazionali delle ceramiche, che si svolgevano nel Magazzino Darsena. Anche altre manifestazioni diedero lustro alla città e grande impegno venne profuso da Carlo Saporetti e da altri appassionati cervesi.
Teatro, arte, poesia furono campi di intervento nei quali non mancò, il contributo di Carluccio, che tra l’altro vantava una tradizione di redazione di testi e di recita in una Filodrammatica cervese, già nel primo Novecento. Molto belli sono anche molti manifesti degli anni cinquanta e sessanta curati da Saporetti, che pubblicizzavano commedie e mostre d’arte, riprodotti di recente nel libro del regista cervese Fabio Battistini, intitolato La bella Cervia. Saporetti si dedicò anche agli scavi archeologici, per riportare alla luce testimonianze e reperti di Cervia Vecchia e della mitica Ficocle.
Amarcord…….. Carlo Saporetti morì il 13 novembre 1982 nella Milano Marittima che definiva “un vero gioiello della natura”, lasciando una grande eredità artistica e culturale che molti giovani,
(il nipote Massimo Previato è fra questi) stanno riprendendo, per continuare le tradizioni salinare, marinare, turistiche e imprenditoriali.
La storica Tipografia Saporetti, oggi gestita da Mauro Gentilini continuerà a stampare, ma i suoi manifesti resteranno opere d’arte di grande valore.
A Carlo Saporetti è stata di recente intitolata una nuova strada di Cervia. Grazie Carluccio per quello che hai fatto anche per noi.
Giorgio Rocchi

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