ARTE E CULTURA
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Arte barocca: il pittore napoletano Carlo Malinconico, figlio d’arte di Nicola

15/03/21

Carlo Malinconico è stato un pittore napoletano attivo nel ‘700: figlio del più noto Nicola, è stato l’unico discendente della famiglia a intraprendere la carriera artistica

Sono poche le informazioni oggi in possesso su Carlo Malinconico, pittore partenopeo proveniente da una famiglia importante: il padre Nicola è stato infatti uno dei più importanti seguaci di Luca Giordano.

Carlo Malinconico: vita e opere

Nella Chiesa di San Donato Vescovo, a Orta di Avella (Caserta), è possibile osservare un meraviglioso affresco raffigurante il Trionfo dell’Immacolata. L’opera, che decora la navata centrale con altri due riquadri aventi a tema Fatti della Vita della Vergine, è stata realizzata da Carlo Malinconico nel 1734. Originario di Napoli, il pittore barocco nasce agli inizi del XVIII secolo da una famiglia nota nel mondo dell’arte: è infatti figlio di Nicola Malinconico, celebre soprattutto per il suo rapporto con Luca Giordano e che a sua volta aveva come madre Antonia De Pepoli, figlia di Giacinto Popoli. Pochi conoscono le opere di Carlo, l’unico tra i figli a seguire le orme paterne. Uno dei suoi lavori più noti è proprio in collaborazione con il padre, che in quegli anni dirige il programma decorativo per il Duomo di Gallipoli. Nella chiesa pugliese è possibile trovare diverse opere di Carlo Malinconico, tra le quali le più importanti sono le tre tele sul soffitto della navata mediana, dodici riquadri tra i finestroni e la tela al posto della cupola con la raffigurazione del Martirio e la Glorificazione della Santa.

Carlo Malinconico: una vita all’ombra del padre Nicola

Oltre ai dipinti realizzati con il contributo del padre, si conosce poco delle altre opere di Carlo Malinconico. Sono sue le tele che si possono ammirare sulle pareti della cappella della Chiesa di Santa Maria de’ Sette Dolori, a Napoli. Secondo le fonti disponibili, fu il padre di Carlo, Nicola, ad ottenere un discreto successo artistico durante il suo periodo di attività, grazie ad una importante produzione artistica di carattere religioso. Nato anch’egli a Napoli, nel 1663, è stato discepolo di Massimo Stanzione e di Andrea Belvedere, per diventare poi seguace di Luca Giordano. Tra le sue opere più note: il Martirio di Sant'Alessandro, nel Duomo di Bergamo; l’Assunta in Cielo con San Tommaso Becket nella cattedrale di Santa Maria Assunta, a Mottola; o ancora, la Sacra famiglia, oggi esposta nella Galleria dell'Accademia di belle arti di Napoli. A differenza di Carlo Malinconico, del padre si conosce anche parte della vita privata: nel 1700 prese in moglie Rosaria De Magistris, con la quale ebbe in totale sei figli.



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