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Che cosa è il Carbon Neutral?

05/03/21

Con il termine carbon neutral si definisce il pareggiamento della somma di due fattori. Quantità di emissioni di anidride carbonica. Metodiche di abbattimento, o bilanciamento delle emissioni di anidride carbonica.

Con il termine carbon neutral si definisce il pareggiamento della somma di due fattori. Quantità di emissioni di anidride carbonica. Metodiche di abbattimento, o bilanciamento delle emissioni di anidride carbonica.

Il pensiero del carbon neutral si riferisce quindi al raggiungimento di zero emissioni nette di anidride carbonica.

Questo strumento fa parte delle politiche ambientali sulla sostenibilità atte a diminuire l’impatto dei gas sull’innalzamento climatico. E sono molte le organizzazioni pubbliche e private che nelle loro politiche e dichiarazioni ambientali inseriscono questi stati di intenti.

Come sempre quando si toccano queste tematiche si deve fare molta attenzione. Perché dietro queste opportunità, spesso, si celano realtà tese a fare business e non a raggiungere un obbiettivo reale. Alla base di tutto ciò come sempre deve esserci una comprensione del contesto aziendale.

Della sua valutazione. E della definizione delle azioni più coerenti, con la sostenibilità ambientale ed aziendale, verso il carbon neutral. Che non può e deve limitarsi all’acquisto di servizi e prodotti in possesso di certificati zero emissioni nette di anidride carbonica.

Carbon neutral: perché sono importanti le zero emissioni nette di anidride carbonica?
Raggiungere le zero emissioni nette di anidride carbonica grazie ai principi del carbon neutral offre a chi lo attua un triplo risultato: sociale, ambientale e finanziario. Risultato che non si ferma alla realtà ma del quale godrà tutto l’ecosistema.

Sono molte le organizzazioni sul campo dell’energia, dei trasporti e produttive che hanno adottato questi principi. Offrendo ai propri clienti questo quid importante. ED oltre gli aspetti ambientali è proprio questo che ha smosso le acque.

La sensibilità del consumatore per le tematiche ambientali. Che soprattutto nei confronti delle multinazionali, teoricamente molto impattanti secondo l’opinione pubblica, vuole vedere un impegno importante per le tematiche ambientali.

Carbon neutral: che cosa possiamo fare?
Per avvicinarsi all’obbiettivo delle zero emissioni nette di anidride carbonica, non vi è però un sistema univoco da dover seguire. Dovuto dalla diversità delle realtà che adottano il pensiero carbon neutral. Secondo noi, come sempre in ambito aziendale e soprattutto ambientale, si dovrebbero seguire i seguenti step:

Valutazione – effettuare una valutazione dei processi e dei prodotti, comprensivi delle materie prime e catene di approvvigionamento per poter adottare azioni verso le zero emissioni nette di anidride carbonica;
Azione – Prediligere fornitori che adottino principi del carbon neutral, per prodotti e servizi. Sostituire le attrezzature che possono avere un impatto. Da fare attenzione, perché spesso accade, a considerare l’impatto di u a sostituzione e non solo al miglioramento dovuto alla nuova attrezzatura o macchinario;
Compensare – Definire attività volte alla compensazione dell’immissione di anidride carbonica. Progetti per la cattura dell’anidride carbonica, oppure di rimboschimento. Sono molti i progetti in questo senso a favore del carbon neutral;
E come sempre…monitorare, valutare e migliorare costantemente.
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Zero emissioni nette di anidride carbonica: che cosa è la compensazione del carbonio?
Le compensazioni per il carbonio, che ruotano intorno ai principi del carbon neutral, sono composte da un intreccio di schemi e standard, spesso privati, che utilizzano sistemi diversi per misurare e valutare le emissioni e compensazioni per i gas serra in ottica dell’obbiettivo delle zero emissioni nette di anidride carbonica nell’atmosfera.

Ci sono tutta una serie di possibilità, una volta valutate le emissioni di anidride carbonica, ed effettuato un primo step sulle strutture ed attrezzature, per poter portare in compensazione tramite certificati ciò che non si può efficientare internamente.

Per esempio tramite l’acquisto di certificati di energia a zero emissioni nette di anidride carbonica. Ed effettuare una valutazione energetica di tutto ciò che non è alimentato elettricamente. Valutando il passaggio per esempio dai riscaldamenti a gas verso l’elettrico carbon neutral.

Oppure l’utilizzo di mezzi e lettrici o alimentati da biogas autoprodotti o da carburanti di riciclo. O definire quanto impatto dovuto al carbonio abbia la nostra realtà ed inserirsi in progetti di riforestazione controllata appartenente ad organizzazioni che operano anche sotto il monitoraggio di FSC.

In pratica i sistemi per la compensazione del carbonio dovranno essere utilizzati ogni qual volta l’organizzazione non riesca a trovare un pareggio, o appunto carbon neutral, per raggiungere le zero emissioni nette di anidride carbonica al suo interno.

Greenwash: che cosa è?
Come greenwashing sono definite tutte quelle operazioni di marketing atte ad attirare economie attente all’ambiente. E gli studiosi del settore si soffermano molto su questo aspetto. In primis perché purtroppo dove vi è un cambiamento, in questo caso una transizione ecologica, dietro all’angolo c’è una frode.

In secondo luogo perché è veramente inutile, se non poco etico, non adottare un comportamento atto a raggiungere zero emissioni nette di anidride carbonica e compensare enormemente utilizzando questi sistemi.

La migliore pratica è sempre quella di evitare o ridurre le emissioni di carbonio in primo luogo. Avere una politica carbon neutral vera e non solo commerciale. Lasciando l’utilizzo dei sistemi massicci di compensazione là dove ci sono meno alternative, per esempio nel contesto tecnologico e dei trasporti aerei per esempio.

In definitiva, i consumatori devono imparare a guardare oltre l’etichetta. Approfondire e rendersi conto della comunicazione aziendale nella totalità e nella sua storia. Non solo per l’ultimo slogan. Ed effettuare scelte consapevoli nei confronti di quelle organizzazioni che adottano una filosofia carbon neutral reale. Come avviene per i prodotti biologici, vegan ed altro.



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