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Cordyceps Sinensis: il fungo dalle miracolose proprietà

Cordyceps Sinensis appartiene al gruppo dei funghi medicinali cioè quei funghi che possiedono proprietà che possono migliorare la salute e la qualità della vita dell’uomo.

FotoSono circa 82000 le specie di funghi (macrofunghi e microfunghi) conosciute ma si ipotizza che ve ne siano 1,5 milioni. Le specie di macrofunghi descritte sono 14000 ma si ritiene che ne esistano almeno 140000.

Di queste 14000 specie, circa 2000 sono efficaci per la salute dell’uomo e tra queste almeno 650 hanno proprietà farmacologiche; quelli comunemente utilizzati nella pratica clinica sono una decina. La maggior parte delle informazioni sull’uso dei funghi medicinali proviene dall’antica Cina; le prime notizie sull’uso di questi rimedi, nell’ambito della Medicina Cinese, le troviamo nel trattato Shen Nong Ben Cao (200-300 a.C.) dove i rimedi farmacologici vengono classificati in tre classi e nella prima classe, che racchiude le piante dell’Imperatore, troviamo Ginseng, Astragalo e quattro funghi: Ganoderma lucidum, Polyporus umbellatus, Poria cocos e Cordyceps sinesis.

Tutti questi rimedi sono detti Fu Zheng che significa “supportare l’energia corretta” cioè mantenere o ripristinare l’equilibrio e l’armonia dell’intero organismo. In termini occidentali possiamo dire che sono dei rimedi adattogeni, parola utilizzata per la prima volta da due medici russi nel 1958 e che definisce qualsiasi sostanza, farmaco o rimedio fitoterapico in grado di aumentare in maniera aspecifica la resistenza dell'organismo a fattori stressanti di varia natura, sia fisica che psichica. La loro azione, di conseguenza, non è mirata ad un determinata patologia, ma sostiene l'attività e l'efficienza dell'intero l'organismo facilitando i processi fisiologici necessari ad adattarsi il più rapidamente possibile a stati di stress (psichico o/e fisico).

CORDYCEPS SINENSIS
Nel Ben Cao Gan Mu scritto da Li Shizen (1518-1593), uno dei più importanti testi classici della Medicina Cinese, vengono descritte oltre venti specie di funghi medicinali e tra queste troviamo Cordyceps Sinensis. Il nome Cordyceps deriva dal latino cord e ceps che significano rispettivamente clava e testa e sta ad indicare la morfologia del fungo. È originario del Tibet dove cresce tra i 3000 e i 5000 metri s.l.m. e furono proprio i pastori tibetani che notarono per primi gli effetti del fungo; i loro yak se ne nutrivano e diventavano più attivi sia fisicamente che sessualmente. Il primo esemplare di Cordyceps fu portato in Francia da un gesuita e fu presentato per la prima volta ad un congresso scientifico a Parigi nel 1726.

È un fungo considerato parassita (ma forse sarebbe più giusto dire simbionte) che cresce e si sviluppa su varie specie di insetti (in particolare Thitarodes armoricanus) che vivono sotto terra; le spore del fungo vengono ingerite o penetrano nel corpo dell’insetto attraverso i suoi pori respiratori. Fungo e insetto convivono per un certo tempo, poi, quando l’insetto muore (o forse viene ucciso dall’occupante), il Cordyceps occupa la cavità del corpo sostituendosi ai tessuti dell’ospite e sviluppando il corpo fruttifero che esce generalmente dalla testa dell’insetto crescendo a forma di clava lunga circa 5-15 cm. È curioso notare che il fungo, durante la sua convivenza con l’insetto, rilascia nel corpo del suo ospite sostanze immunomodulanti che potenziano le difese immunitarie dell’animale nei confronti di virus e batteri.
Questo comportamento del Cordyceps spiega perché i cinesi lo hanno chiamato Dong Chong Xia Cao: pianta d’estate, insetto d’inverno. Oggigiorno questo fungo viene coltivato.

CORDYCEPS SINENSIS SECONDO LA RICERCA CONTEMPORANEA - AZIONE IMMUNOMODULANTE E ANTIMICROBICA
Cordyceps sinensis, come del resto tutti i funghi medicinali, possiede una gran quantità di polisaccaridi (soprattutto beta-glucani) ad alto peso molecolare che sono dotati di una importante azione immunomodulante. I polisaccaridi contenuti nel Cordyceps aumentano l’attività fagocitaria, inoltre, legandosi a specifici recettori di membrana localizzati sulla superficie di cellule di presentazione dell’antigene (macrofagi, ecc.) e di cellule natural killer, stimolano la produzione di citochine specifiche a seconda dello stimolo; in altre parole potenziano e accelerano la risposta immunitaria aspecifica rendendola più efficace.

Il Cordyceps è l’unico rimedio presente in natura che possiede delle sostanze denominate nucleosidi alterati dotati di un’attività antireplicativa nei confronti di microrganismi e cellule tumorali: queste sostanze una volta incorporate nel DNA di microrganismi o cellule tumorali, lo danneggia impedendone la sopravvivenza. D’altra parte il Cordyceps è capace di agire sul sistema immunitario contrastando situazioni di iper-reattività immunitarie (allergie, patologie autoimmuni).

AZIONE DI SUPPORTO IN ONCOLOGIA
Cordyceps sinensis consente di migliorare l’efficienza dei trattamenti antineoplastici tradizionali in quanto determinando una riduzione degli effetti collaterali sia di chemioterapia che di radioterapia permette di mantenere il sistema immunitario più efficiente rispetto ai soggetti che non usano alcun tipo di supporto. In particolare stimola la produzione di globuli rossi e bianchi ed è capace di ridurre sia i danni midollari che quelli intestinali indotti dai trattamenti chemioterapici e radioterapici.

AZIONE CARDIOVASCOLARE
Cordyceps sinensis, grazie al suo contenuto di adenosina e altri nucleosidi, migliora la circolazione sanguigna in particolare a livello coronarico determinando un effetto protettivo nei confronti di eventi ischemici. Svolge inoltre un’azione di regolarizzazione del battito cardiaco (tachicardie, aritmie).

AZIONE EPATOPROTETTIVA
Cordyceps sinensis migliora la funzionalità epatica, riduce rapidamente e significativamente gli indici epatici (transaminasi, gamma gt, fosfatasi alcalina) ed ha un azione protettiva nei confronti di sostanze epatotossiche come l’alcool; pertanto può risultare utile per rallentare la progressione di epatopatie quali steatosi epatica, epatite virale cronica e cirrosi epatica

AZIONE METABOLICA
Cordyceps sinesis riduce i livelli di colesterolo LDL e trigliceridi ed aumenta contemporaneamente quelli di colesterolo HDL. Inoltre migliora il metabolismo glucidico riducendo i picchi sia di iperglicemia che di ipoglicemia e abbassando l’emoglobina glicata.

AZIONE SUL METABOLISMO ENERGETICO CELLULARE E SULL’APPARATO RESPIRATORIO
Cordyceps sinensis aumenta i livelli di ATP (molecola che rilascia energia alla cellula). Cordyceps sinensis cresce a elevate altitudini dove la temperatura e la concentrazione di ossigeno sono basse; queste condizioni hanno fatto sì che il fungo sviluppasse strategie per migliorare l’utilizzo dell’ossigeno e la produzione di energia cellulare.

Cordyceps sinensis, a causa di queste condizioni di crescita, più degli altri funghi medicinali, è particolarmente efficace nel rilasciare ossigeno a livello tissutale e cellulare. Tutto questo spiega la sua capacità nel migliorare la funzionalità respiratoria in patologie quali asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva. Inoltre Cordyceps sinensis è in grado di ridurre i mediatori chimici responsabili della sintomatologia allergica e asmatica.

AZIONE ANTIOSSIDANTE E ANTI-INVECCHIAMENTO
Cordyceps sinensis è dotato di una potente attività antiossidante soprattutto nei confronti dei radicali liberi dell’ossigeno che sono in grado di danneggiare le cellule di tessuti e organi e quindi, in definitiva, di accelerare i tempi di invecchiamento cellulare. Inoltre è in grado di svolgere una azione protettiva a livello cerebrale combinata con un recupero delle funzioni cognitive.

AZIONE ANTIDEPRESSIVA
Cordyceps sinensis migliora l’equilibrio dei neurotrasmettitori (coinvolgendo i sistemi adrenergici e dopaminergici ma non quelli serotoninergici) determinando un effetti antidepressivo.

AZIONE NEFRO-PROTETTIVA
Cordyceps sinensis migliora la funzionalità renale e pertanto può essere utile nella insufficienza renale e nelle nefropatie, anche di tipo autoimmune.

AZIONE A LIVELLO DEL TESSUTO OSSEO
Cordyceps sinensis inibisce la differenziazione e la proliferazione degli osteoclasti (le cellule che distruggono l’osso) e induce la proliferazione degli osteoblasti (cellule che ricostruiscono l’osso). Queste azioni suggeriscono un suo possibile impiego nella osteoporosi.

AZIONE NEI TRAPIANTI
La ciclosporina, una sostanza con azione antirigetto, viene prodotta dalla forma asessuata del Cordyceps subsessilis (appartenente allo stesso genere del Cordyceps sinensis). Paradossalmente quindi la forma sessuata sostiene il sistema immunitario mentre la forma asessuata viene usata come immunosoppressore nei trapianti di organo. È stato ipotizzato un possibile utilizzo di Cordyceps sinensis nei trapiantati renali e cardiaci per ridurre le dosi e quindi gli effetti collaterali (renali ed epatici) della ciclosporina.

AZIONE A LIVELLO SESSUALE
Cordyceps sinensis aumenta la libido sia nell’uomo che nella donna, migliora l’erezione maschile e il quadro spermatico (aumento del numero e del tasso di sopravvivenza degli spermatozoi con riduzione delle malformazioni spermatiche).

CORDYCEPS SINENSIS E ATTIVITÀ SPORTIVA
Grazie alle sue azioni sull’ATP, la funzione cardiaca, la capacità di ridurre il broncospasmo e migliorare il recupero muscolare dopo uno sforzo fisico, Cordyceps sinensis è un ottimo rimedio per supportare l’attività atletica.

Fonte: Dialoghi di medicina integrata a cura del Dott. Duccio Petri

Bibliografia
1. Dan Bensky, Andrew gamble – Chinese herbal Medicine Materia Medica – Eastland Press
2. Massimo Muccioli, Lucio Pippa – La farmacologia cinese, sostanze e rimedi naturali della MTC – Qiu Tian San Marino
3. Caterina Martucci, Grazia Rotolo – Farmacoterapia cinese – Raffaello Cortina Editore
4. Georges M. Halpern – I funghi che guariscono – Edizioni il punto d’incontro
5. Ivo Bianchi – Guarire con i funghi medicinali – Editoriale Programma
6. Stefania Cazzavillan – Funghi Medicinali – Nuova Ipsa Editore
7. Stefania Cazzavillan – Cordyceps sinensis – Nuova Ipsa Editore
8. Valentina Bianchi – I funghi medicinali – Edizioni l’età dell’acquario



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