ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Credito di Imposta per la Ricerca e Sviluppo nella Microelettronica

Sono stati stanziati 530 milioni di euro per incentivare la ricerca e sviluppo nella microelettronica

FotoLa microelettronica è un settore strategico per lo sviluppo tecnologico e la competitività dell’Europa. Si tratta della scienza e della tecnologia che studia e realizza i dispositivi elettronici miniaturizzati, come i semiconduttori, i circuiti integrati, i microprocessori, i sensori, i microsistemi e le memorie.

Questi componenti sono alla base di molte applicazioni innovative in ambiti come l’informatica, le telecomunicazioni, l’automazione, la robotica, l’intelligenza artificiale, la biomedicina, la sicurezza e la difesa.

Tuttavia, l’Europa è attualmente dipendente dalle importazioni di semiconduttori da paesi asiatici, che detengono il 90% della produzione mondiale. Questa situazione comporta dei rischi per la sicurezza, la sovranità e la resilienza dell’Unione europea, soprattutto in un contesto di crescente tensione geopolitica e di scarsità globale di questi materiali.

Per questo motivo, la Commissione europea ha lanciato nel maggio 2021 il Piano chip per l’Europa, una strategia che mira a rafforzare la capacità produttiva e innovativa dell’Europa nel settore della microelettronica, con l’obiettivo di raggiungere il 20% della produzione mondiale di semiconduttori entro il 2030.

In questo contesto, il governo italiano ha introdotto con il decreto legge n. 104 del 10 agosto 2023 (c.d. decreto Omnibus) un nuovo Credito di Imposta per la Ricerca e Sviluppo nella Microelettronica, che prevede uno stanziamento di 530 milioni di euro fino al 2028 per incentivare le imprese che effettuano investimenti in progetti di ricerca e sviluppo relativi al settore dei semiconduttori.

Il credito d’imposta è riconosciuto alle imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti. L’incentivo spetta anche qualora le attività di ricerca e sviluppo siano svolte mediante contratti stipulati con imprese residenti o localizzate in altri Stati membri dell’Unione Europea, negli Stati aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo o in Stati compresi nell’elenco previsto dal D.M. 4.09.1996.

Il credito d’imposta, che può arrivare all'80%, è calcolato sulla base dei costi ammissibili elencati qui di seguito e sostenuti dall’11 agosto 2023 (data di entrata in vigore del decreto Omnibus) e fino al 31 dicembre 2027.

I costi ammissibili sono:
• le spese per il personale impiegato nel progetto (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario);
• i costi relativi alla strumentazione e alle attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
• i costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto;
• le spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento dei costi.

Il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo nella microelettronica è alternativo al credito d’imposta ricerca e sviluppo previsto dall’art. 1, c. 200 della legge 160/2019 (pertanto, le medesime voci di spesa non possono fruire di entrambe le agevolazioni).

Per la definizione delle regole di applicazione si attende un decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che dovrà essere emanato entro il 31 dicembre 2023.

Il nuovo credito d’imposta per la ricerca e sviluppo nella microelettronica rappresenta quindi una misura importante per sostenere il settore strategico della microelettronica in Italia e in Europa, favorendo la crescita economica, l’innovazione tecnologica e la competitività internazionale.

Per approfondimenti ed il testo della norma si può fare riferimento al link qui sotto.



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