GASTRONOMIA
Comunicato Stampa

PAN DE RE festa del pane, dei forni e dei mulini di Reggio Emilia con filiera a qualità certificata

26/08/10

Si svolgerà a Reggio Emilia tra Piazza Gioberti, Corso Garibaldi e Palazzo Allende (Provincia) dal 3 all’8 settembre prossimo, in concomitanza con la tradizionale Sagra della Giareda, la prima edizione di PAN DE RE, festa del pane, dei forni e dei mulini di Reggio Emilia.

“Non vi è cibo da re più gustoso del pane”

Si svolgerà a Reggio Emilia dal 3 all’8 settembre prossimo, in concomitanza con la tradizionale Sagra della Giareda, la prima edizione di PAN DE RE, festa del pane, dei forni e dei mulini di Reggio Emilia. PAN DE RE è innanzi tutto il nome di un nuovo pane, a qualità controllata da filiera tutta locale, che si propone come alleato nella alimentazione sana e genuina dei reggiani.
Attorno alla basilica della Madonna della Ghiara, nelle vie del centro cittadino, nel cortile di Palazzo Allende, questa edizione della più antica e sentita sagra reggiana si arricchisce così di nuovi contenuti, con una festa nella festa. Saranno sei giorni con l’aroma del buon pane nell’aria e la sua inconfondibile fragranza quando è appena sfornato ma, poiché non si vive di solo pane, nell’occasione verranno serviti per companatico conversazioni e spettacoli gustosi.
In questo modo la Provincia di Reggio Emilia e l’Assessorato Provinciale all’Agricoltura intendono proporre all’attenzione dei cittadini il progetto PAN DE RE per la produzione di pane a filiera corta e qualità controllata e rimarcarne il significato come richiamo ai valori dell’agricoltura sana, delle tradizioni gastronomiche e della salute dei cittadini attraverso l’alimentazione.
Ecco in sintesi il progetto del pane PAN DE RE e la sua festa e, come filo conduttore, i proverbi, i motti e i modi di dire popolari che hanno per tema il pane, a riprova del significato non solo alimentare, ma anche fortemente simbolico, di questo cibo.

- Chi semina buon grano, ha poi buon pane; chi semina il lupino, non ha né pan né vino (proverbio toscano). Al momento sono coinvolti nel progetto PAN DE RE campi di grano per complessivi 50 ettari nelle campagne reggiane e tre organizzazioni di produttori e aziende molitorie locali che si sono impegnate a fornire grano tenero a qualità controllata (Q.C.). Vecchie varietà di frumento emiliane adatte alla panificazione vengono coltivate con i metodi dell’agricoltura integrata per ottenere farina tipo 1, meno raffinata, più ricca di minerali, proteine e amidi della farina 0 e 00. Così buon grano diventa buon pane.

- “Con la sola farina non si fa pane “ (detto popolare italiano). Farina di qualità controllata, acqua per impastare e poco altro sono sufficienti per PAN DE RE. Il protocollo prevede che dall’impasto siano banditi gli additivi, i grassi animali e i lieviti chimici. È consentita la sola aggiunta di olio extra vergine d’oliva. La lievitazione naturale restituisce alla pagnotta una leggerezza e una fragranza di antica memoria e limita la possibilità di intolleranze alimentari dovute ai lieviti.

- “Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui” (Dante, canto XVII del Paradiso). Il pane a qualità controllata PAN DE RE contiene sale iodato in misura ridotta, pari all’1,5% del peso totale. Anche se, secondo un proverbio russo, “Il pane e il sale non si bisticciano mai”, la sapidità del nuovo pane reggiano Q. C. è data dalla qualità delle farine, della loro molitura e dal metodo di panificazione, e non dal sale, ormai considerato responsabile di danni all’apparato cardiocircolatorio dei consumatori se assunto quotidianamente in quantità eccessiva.

- “Bisogna cuocere il pane sinché il forno è caldo” (proverbio persiano). Nei giorni della festa PAN DE RE il pane viene impastato e cotto sotto gli occhi dei visitatori nel forno a cielo aperto di Piazza Gioberti. Potrà essere acquistato ancora caldo (con orario 8,30-13 e 15-21, il giorno 3 settembre dalle ore 17, mentre il 7 settembre tutto il giorno sino alle 23). A festa conclusa, saranno 50 forni reggiani a produrre quotidianamente PAN DE RE. Il marchio impresso su ogni forma di pane e affisso nei locali di vendita dirà che il forno ha aderito al progetto e si adegua al protocollo e ai previsti controlli di qualità.

- “Pane con gli occhi, formaggio senza occhi e vino che salta agli occhi” (modo di dire piemontese). PAN DE RE potrà essere gustato sul posto, caldo e fragrante, con i prodotti del territorio acquistati nella mostra mercato allestita dalle associazioni professionali agricole reggiane. PAN DE RE ben lievitato e parmigiano (“Pane e formaggio cibo sa saggio”, e anche “Cacio serrato e pan bucherellato” nella tradizione del cibo contadino rustico e saporoso), salumi, marmellate e altri prodotti tipici tracciabili. E siccome “chi ha pane e vino sta meglio del suo vicino” si potrà innaffiare questi cibi semplici e genuini del territorio con buone bottiglie di lambrusco: tutto a filiera corta e cortissima.

- “Mieux vaut pain en poche que plume au chapeau” (“Vale di più del pane in tasca che una piuma sul cappello”, proverbio alsaziano e svizzero). I visitatori più curiosi e intraprendenti durante la festa PAN DE RE potranno apprendere l’arte di fare il pane, iscrivendosi al laboratorio di panificazione che ogni sera, tra le 18,30 e le 20,30, verrà tenuto da maestri panificatori nel cortile di Palazzo Allende.

- “Col pane tutti i guai sono dolci” (detto italiano). L’atmosfera festosa attorno ad un nuovo pane è anche occasione per un “conversatorio del pane” alla festa PAN DE RE, tutte le sere alle 18,30 con esperti e studiosi di tematiche inerenti il pane anche nelle sue accezioni simboliche. Discorsi sul pane in cucina, sull’arte di panificare, sulla sacralità del pane in tutte le culture. E poi il pane e la creatività artistica e la storia di questo alimento intrecciata alla storia reggiana e alle abitudini della sua gente.
Apriranno il conversatorio, il 3 settembre, il presidente della Provincia Sonia Masini e l’assessore provinciale all’Agricoltura Roberta Rivi, che hanno voluto il progetto e lo hanno seguito sin nei minimi dettagli durante la fase operativa. Racconteranno come il desiderio di valorizzare l’agricoltura reggiana e i saperi artigianali ad essa connessi conducano a realizzare, con la fiducia e l’entusiasmo di tutte le parti chiamate in causa, un nuovo pane che è diverso per forma e soprattutto per contenuto. PAN DE RE vuole infatti rappresentare un segnale forte che sul territorio reggiano si può praticare un’agricoltura pulita, recuperare le tradizioni locali, muovere un’economia sostenibile e lavorare nella direzione della salute dei cittadini. Facendo tesoro del detto: “Meglio andare al mulino che dal medico”…


- “Bread gives joy to life” (Il pane dà gioia alla vita, detto inglese). Nell’atmosfera genuina e popolare in cui debutta PAN DE RE, e nell’intento di sottolineare l’importanza del pane nella cultura locale, ogni sera alle 20 nel cortile di Palazzo Allende viene offerto “Vin che va là – la notte del dialetto reggiano”. Il programma chiama alla ribalta artisti locali che ripercorrono le tradizioni musicali reggiane con strumenti antichi (Concerto D’Esperanto Quintet, canti della tradizione emiliana al suono della piva, venerdì 3 settembre), o con la recita in dialetto, come nella commedia musicale portata in scena dalla Compagnia Teatrale Qui ‘D Puianell il 5 settembre. Ironia, facezie popolari, atmosfera scanzonata le altre sere con il cabaret dialettale che prevede Silvia Razzoli ed Enzo Fontanesi (4 settembre); I Fiaschi di S. Giovanni di Novellara (6 settembre); Compagnia Teatro Nuovo di Scandiano (7 settembre) e Antonio Guidetti (8 settembre).

- E infine “Quando fai l’elemosina offri pane bianco” (detto ebreo); “Allah dà il pane a qualcuno e la fame ad altri” (detto turco); “Il dio che ci ha dato i denti ci ha dato anche il pane” (detto indiano); “Se uno ti lancia una pietra, tu lanciagli un pane” (detto ungherese). PAN DE RE è anche occasione per dare spazio ai pani tradizionali e rituali di altre culture in una mostra allestita nel cortile di Palazzo Allende con la collaborazione delle comunità straniere presenti a Reggio Emilia. Nei giorni della manifestazione gli interessati alla storia dell’agricoltura e alla biodiversità possono infine visitare anche l’esposizione di varietà tradizionali di frumento tenero selezionate e coltivate in Italia.


PAN DE RE
Festa del pane, dei forni e dei mulini di Reggio Emilia a qualità certificata
Prima edizione
Da venerdì 3 settembre a mercoledì 8 settembre 2010
Reggio Emilia, Palazzo Salvador Allende, corso Garibaldi 57-59
(sede della Provincia e della Prefettura di Reggio Emilia)

progetto arch. Vitaliano Biondi e Massimo Bonacini

Info stampa
Ufficio Stampa – Corso Garibaldi, 59 – tel. 0522/444116 - 444151

Info manifestazione:
www.provincia.re.it (agricoltura)
tel. 0522-444666
s.viani@mbox.provincia.re.it




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