AZIENDALI
Comunicato Stampa

Csa luxottica: una realtÀ in continua evoluzione

23/04/12

Si è svolta venerdì 20/04/2012 al Centro Culturale Piero Rossi la conferenza stampa che annualmente CSA Luxottica tiene per fare un bilancio della situazione.

Ordine del giorno l’andamento delle iscrizioni e un resoconto sui servizi erogati dalla Cassa, con particolare attenzione alle novità recentemente istituite. Come ricorda Fabrizio Campedel, Presidente CSA “La Cassa è un servizio fatto di persone reali, che si interfacciano quotidianamente con i problemi dei lavoratori. Nel 2011 ogni tipologia di prestazioni offerta dalla CSA è stata richiesta dai soci, dimostrando che siamo stati in grado di ascoltare e cogliere le esigenze delle nostre famiglie.” 174 il numero dei nuovi associati nel 2011 per arrivare ad un totale di 2.030 persone, con i relativi familiari a carico (circa 2000) che possono beneficiare delle stesse prestazioni. Un elemento non irrilevante, quello dell’allargamento dei benefici ai familiari a carico, se si considera il particolare momento storico con tassi di disoccupazione mai visti prima in Provincia. “Nel momento in cui un coniuge perde il lavoro – spiega Paolo Chissalé, Vice Presidente CSA – (una volta terminati i benefici degli ammortizzatori sociali)automaticamente passa ad essere a carico dell’altro e può in questo modo sfruttare i servizi offerti dalla Cassa, alleggerendo il bilancio familiare almeno per quel che riguarda spese mediche e prestazioni sanitarie”.
160.000,00 € i fondi erogati nel 2011 a favore degli associati, in gran parte utilizzati per fare fronte alle spese sanitarie , con un aumento di circa 35.000,00 € rispetto al 2010. “L’aumento – spiega Campedel, è probabilmente da attribuirsi ad un impoverimento generale delle famiglie. In passato, nell’ottica di quella solidarietà che è il cardine portante della Associazione, molti lavoratori più “agiati” magari rinunciavano ai rimborsi per lasciare più fondi disponibili per casi di effettiva necessità. Oggi la necessità è molto più diffusa.”
Erogati anche i primi contributi per spese universitarie, area di intervento di recente acquisizione, voluta dalla Cassa soprattutto in considerazione del decentramento di Belluno rispetto alle maggiori città universitarie e al maggior esborso di denaro che ciò comporta per le famiglie. Ha avuto invece vita breve il contributo nei casi di Malattia Lunga, istituito e fatto decadere nel corso del 2011 con all’attivo una richiesta soddisfatta. Motivo della destituzione del servizio la necessità di evitare sovrapposizione di competenze con il Welfare Luxottica. “Quando la Cassa è stata istituita, nel ’96, - spiega Campedel – Luxottica non aveva un programma welfare interno all’azienda. Oggi che un welfare Luxottica esiste, alcuni aggiustamenti si sono resi necessari, ma la crescita degli associati testimonia come i due programmi siano in realtà complementari. ” La presa in carico dal 2012 da parte del welfare aziendale di alcune voci importanti, come il rimborso del ticket per le visite specialistiche e le diagnostiche strumentali, ha permesso alla Cassa di stornare verso altre aree di intervento i fondi prima destinati a queste prestazioni. Le risorse risparmiate consentono infatti un aumento dei massimali individuali di rimborso annuo e l’istituzione di una nuova tipologia di contributo relativa all’acquisto di ausili per disabilità, entrata in vigore da inizio anno.
Nuovo traguardo da raggiungere per il 2012 l’allargamento dell’operatività della CSA allo stabilimento di Pederobba, che conta 470 dipendenti (con assunzione diretta Luxottica che potrebbero iscriversi). Purtroppo al momento il riscontro non è però stato soddisfacente. Infatti la soglia minima di domande di adesione fissata dal CdA (il 30% dei lavoratori) non è ancora stata raggiunta. “Abbiamo deciso – commenta Chissalé - di prolungare il termine per l’adesione di altri 15 giorni. Crediamo infatti che si sia trattato più che altro di un difetto di comunicazione. La richiesta di intervenire su questo stabilimento ci è arrivata dai lavoratori stessi, sarebbe davvero un peccato che per pochi numeri mancanti i lavoratori si vedessero negata l’opportunità di accedere al servizio. È anche per questo motivo – conclude – che per noi è importante che della Cassa si parli anche nei media. Maggiore è la visibilità, maggiore le opportunità di crescita”.



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