MUSICA
Comunicato Stampa

Denia Mazzola e La Voix Humaine di Poulenc-Cocteau

15/02/19

Il soprano bergamasco rende omaggio al 120° anniversario dalla nascita del compositore

FotoIl quinto appuntamento della rassegna Armoniae della Voce dell’associazione Ab Harmoniae Onlus fondata e diretta da Denia Mazzola,, propone al pubblico bergamasco, domenica 17 febbraio alle ore 16, in Sala Piatti, in collaborazione con Fondazione MIA un’ autentica pièce di teatro in musica.

L’artista bergamasca mette in scena e interpreta “La Voix Humaine”, dramma di Jean Cocteau musicato da Francis Poulenc (1899-1963) composto nel 1958 e andato in scena il 6 febbraio1959 all’Opera Comique de Paris, diretta da Georges prete interpretata da Denise Duval

In una conversazione telefonica della durata di circa un’ora, Elle, protagonista della pièce teatrale, parla con l’uomo che ha deciso di abbandonarla, celando maldestramente la sofferenza, l’angoscia e il desiderio di auto-annientamento per la ormai imminente perdita dell’amato.
Le interferenze con gli altri abbonati telefonici, le spazientite repliche alle signorine dei centralini, le risposte del suo “Lui” sono tutte affidate alle numerose brevi intersezioni strumentali, o alle lunghe pause coronate, sottolineando “la ripresa, quasi al rallentatore, delle varie e laceranti fasi della fine di una passione.
Uno straordinario pezzo di teatro, tutto affidato alla duttilità interpretativa della protagonista, che ha indotto illustri attrici, anche italiane, a cimentarsi con questo ruolo di bravura, dalla Gramatica alla Maltagliati alla Proclemer, nel teatro, fino ad Anna Magnani, nel film L’amore (1948) di Rossellini, e a Sophia Loren, in un cortometraggio di Edoardo Ponti (2014).
E Poulenc, nell'estrema stagione della sua carriera, libero da qualunque dovere di «modernità», di aggiornamento, e ossequiente solo al principio della verità espressiva, tornava all'amico Cocteau e al suo lavoro più commosso (quando La voix humaine venne rappresentata alla Piccola Scala, il 6 febbraio1959, due mesi dopo la prima assoluta all’Opéra Comique diretta da George Prêtre, Flavio Testi intitolò il suo programma di sala «Ritorno di Poulenc a Cocteau»); una pièce originale, assolutamente priva di ogni implicazione ideologica e programmatica: appunto, una storia «umana», come la voce del titolo, niente più.

Il continuo alternarsi di stati d'animo, tenerezze, abbandoni, scatti d'ira, improvvisi momenti di calma, di una “jeune femme” fragile e stanca, già sfiorita, nel disordine della sua camera, una “vinta” di verghiana ascendenza,una vittima d’amore come tante eroine massenettiane, attaccata a un filo telefonico.”*

Poulenc scriverà nelle Lettres française: “le brevi frasi di Cocteau sono così logiche, così umane, così piene di casuali incidenze, che ho dovuto scrivere una partitura rigorosamente regolata e piena di suspence. […] Penso che mi occorresse l’esperienza dell’angoscia metafisica e spirituale dei Dialogues per non tradire l’angoscia terribilmente umana del superbo testo di Jean Cocteau.”

Nella versione pianistica pensata dallo stesso compositore, Denia Mazzola Gavazzeni si avvarrà della collaborazione pianistica di Ludovico Pelis, bergamasco, compositore, direttore d’orchestra e pianista.

In scena il 17 febbraio alle ore 16.00 in Sala Piatti a Bergamo - Via S. Salvatore.
Ingresso libero con offerta gradita per le attività culturali e solidali dell’associazione.




Cb /Ab Harmoniae Onlus

1- Cit. da Alberto Paloscia, Poulenc e le “intermittenze del cuore”, programma di sala Teatro del Maggio Fiorentino, stagione 2015-16, p. 56.
* Cit. Cesare Orselli - Programma di sala Teatro di Pisa 2019



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