ECONOMIA e FINANZA
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Dividendo 8,2% annuo - Dieci società ad elevata cedola trimestrale e mensile

23/11/16

Nel report di oggi presentiamo ai lettori il nuovo aggiornamento mensile del nostro popolare portafoglio Top Dividend, composto dai dieci titoli Usa con i dividendi più elevati, selezionati con particolari criteri di ricerca e revisione.

FotoDopo l'aggiornamento di martedì scorso, che includeva una dettagliata analisi dei portafogli Top Analisti ed ETF Italia, l'edizione di oggi è interamente dedicata al nostro portafoglio Top Dividend, il popolare modello che si compone dei dieci titoli quotati a Wall Street con il maggiore dividendo. La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata dal buon andamento del mercato azionario Usa, con l'indice S&P500 che ha chiuso la settimana a 2.181,90 punti, in rialzo di +0.81% da venerdì scorso, riportandosi ad un passo dai massimi storici di metà agosto. Il movimento è stato accompagnato da un deciso rialzo del dollaro, dopo le dichiarazioni del presidente della Fed Janet Yellen su un probabile rialzo dei tassi già a dicembre. In questo contesto, nel corso delle ultime sedute è proseguita la fase di debolezza dei segmenti Utilities, High Yield e Reits (fondi immobiliari), tipicamente più sensibili nel breve termine alle dinamiche dei tassi. Questi settori hanno già registrato un rialzo dei rendimenti, anticipando il trend del mercato. Il movimento, ha portato ad una ulteriore incremento del rendimento attuale del Top Dividend in termini di dividendo, attestato ora su una media dell' 8,2% annuo per i dieci titoli che compongono il portafoglio, contro l' 8,1% di fine ottobre e il 7,6% rilevato a settembre. Contestualmente, stiamo assistendo ad una riduzione del price earning medio di portafoglio, attestato ora a 10,7 volte gli utili, contro 17,1 volte dell'indice S&P500. In sintesi, il modello quota ora a sconto di circa il 37% rispetto al mercato. Anche il Payout medio, attestato ad un valore di 0,9 indica una sostenibilità delle cedole, nonostante il rendimento elevato. Questo portafoglio, partito nel settembre di 16 anni fa, ha messo a segno una performance complessiva record, pari a +646%, contro +113% realizzato dall'indice S&P500 nello stesso periodo, confermando l'efficacia delle strategie a dividendo nel lungo termine, in un intero ciclo di mercato. Top Dividend è un potente strumento che permette di beneficiare di una elevata rendita passiva, con oltre 40 incassi annui derivanti da dividendi, abbinata a potenziali capital gain di medio termine. Top Dividend è uno dei tre portafogli internazionali inclusi nel servizio online di Secondo Livello e viene elaborato utilizzando un sofisticato sistema di ricerca in grado di identificare ogni mese un ristretto gruppo di dieci società caratterizzate da dividendi periodici attestati ai massimi livelli e fondamentali a sconto rispetto al mercato. Storicamente i titoli a dividendo sono stati caratterizzati da andamenti più stabili rispetto al mercato, assicurando agli investitori una continuità di entrate durante tutti i mesi dell’anno, indipendentemente dall'andamento degli indici di borsa. Per questa ragione, gli investitori a dividendo preferiscono mantenere una strategia indirizzata al Buy and Hold. Autorevoli studi confermano l'importanza dei dividendi nel lungo termine.
50 anni di borsa - Analisi storica dei dividendi
Per analizzare l'incidenza dei dividendi sulle performance di lungo periodo, abbiamo considerato l'andamento storico dell'indice S&P500 degli ultimi 50 anni (settembre 1966 - settembre 2016), escludendo ed includendo i dividendi nel calcolo. L'indice S&P500 è uno dei più importanti, e raggruppa le 500 aziende Usa maggiormente capitalizzate. Come si evidenzia dalla tabella sotto (fonte dqydi.net), la performance storica dell'indice nel periodo è stata pari a +2.700% senza considerare i dividendi, per un tasso annuo composto pari al 6,9%. Aggiungendo al conteggio il reinvestimento dei dividendi, la performance complessiva quadruplica e passa a +12.145%, per un tasso annuo composto pari al 10,1%. In sintesi, gran parte dei guadagni in borsa negli ultimi 50 anni sono stati ottenuti dal costante reinvestimento dei dividendi.
Perchè i dividendi contano - Analisi storica Guinness Atkinson Funds
Secondo uno studio realizzato da Guinness Atkinson Funds, che prende in considerazione un periodo di 60 anni di borsa, più si allunga il mantenimento dei titoli in portafoglio e più i dividendi contano nel totale delle performance generate.
Dal 1940 al 2011, con una media di mantenimento dei titoli in portafoglio pari ad un anno, i dividendi hanno contato per il 27% della performance complessiva dell'indice S&P500. Incrementando il periodo di possesso dei titoli a tre anni, i dividendi hanno contato per il 38%, a cinque anni il 42%, a dieci anni il 48%, fino ad arrivare al 60% per periodi di investimento di 20 anni. Considerando invece l'intero periodo analizzato, dal 31 dicembre 1940 al 31 dicembre 2011, i dividendi reinvestiti costantemente hanno contato per oltre il 90% della performance complessiva. Un capitale di 100 dollari investito nel 1940 è diventato circa 174.000 dollari alla fine del 2011 con i dividendi reinvestiti, contro circa 12.000 dollari senza considerare i dividendi.
Boom della domanda di nuovi strumenti a rendita passiva come fonte di entrate integrative
Secondo l' Ufficio Censimento degli Stati Uniti, il 13% della popolazione americana già oggi è classificata come "pensionata", con un'età media superiore ai 65 anni. Considerato che la speranza di vita media negli Usa è pari a 79 anni, per mantenere adeguato il tenore di vita precedente, questa parte della popolazione deve vivere per decenni con le rendite periodiche ottenute dai propri investimenti. Con un numero sempre maggiore di persone nate tra il 1946 e il 1964 che stanno entrando ogni giorno in questa categoria, la domanda di prodotti ad elevata rendita o dividendo dovrebbe evidenziare forti crescite nei prossimi anni. Il grafico sotto evidenzia il trend di crescita della popolazione over 65 negli Usa nei prossimi anni. Secondo le ultime proiezioni, nel 2050 il livello degli ultrasessantacinquenni arriverà a sfiorare il 30% dell'intera popolazione. In pratica, ciascun lavoratore attivo avrà in carico un pensionato, con importanti ripercussioni sul fronte sociale. Su queste basi i dividendi costituiranno nel futuro una importante fonte di produzione di redditi aggiuntivi. Selezionando titoli in grado di produrre una rendita passiva elevata nel corso di tutti i mesi dell'anno, il nostro portafoglio Top Dividend risponde oggi alla crescente richiesta di questi strumenti.
Dogs Of The Dow - La base di partenza della nostra strategia operativa
Sulla base delle analisi storiche che evidenziano l'effettiva importanza dei dividendi, il nostro portafoglio Top Dividend è nato nel 2000 da una evoluzione e rivisitazione di "The Dogs of The Dow", una popolare strategia di Michael O'Higgins. Creata nel 1991, questa tecnica si propone di selezionare i dieci titoli del Dow Jones Industrial con il dividend yield più elevato mantenendoli in portafoglio per un anno intero senza modifiche. Higgins nei suoi studi aveva notato che in un orizzonte di medio termine i titoli selezionati mediante questa metodologia ottenevano costantemente performance superiori al mercato. Complessivamente, dal 1973 ad oggi la strategia ha messo a segno un rendimento annuo composto pari a +17,7%, contro una performance dell’indice Dow Jones pari a +11,9% annuo nel periodo.
Portafoglio Top Dividend - Affinamento della metodologia di selezione
Dopo aver analizzato i risultati conseguiti dalla strategia dei Dogs, ci eravamo chiesti se fosse stato possibile migliorare ulteriormente le performance con opportuni adattamenti della tecnica. Dopo diversi test, analisi e simulazioni al computer, abbiamo quindi creato un portafoglio potenzialmente in grado di sfruttare in maniera più efficace la strategia di Higgins. Affinando la metodologia dei Dogs, il Top Dividend seleziona i dieci titoli ad alto dividendo muovendosi non solo all’interno delle maggiori Blue Chips, ma esplorando anche il ricco mondo delle Small Cap, tendenzialmente più performanti nel medio lungo termine ed attuando una revisione mensile (anziché annuale) dei titoli presenti in portafoglio. Applicando questi parametri, negli ultimi 16 anni siamo riusciti a migliorare ulteriormente le performance rispetto al modello iniziale. Partendo da queste considerazioni, presentiamo il nuovo portafoglio Top Dividend, che raggruppa i dieci titoli del listino Usa con i dividendi più elevati, da acquistare oggi e validi per i prossimi 30 giorni. Le performance di lungo termine ottenute da questo modello negli anni confermano la validità e l’importanza delle cedole. Si tratta di una strategia potente e facile da seguire, caratterizzata da pochi trading mensili (in media tra due e tre compravendite al mese), che sta raccogliendo attenzioni crescenti da parte dei nostri abbonati, che utilizzano il Top Dividend assieme ad altri investimenti per incrementare le entrate mensili. I dieci nuovi titoli che abbiamo selezionato per il report di oggi offrono complessivamente livelli cedolari elevati, con un rendimento medio annuo pari al 8,2% ed un price earning medio pari a 10,7 volte, rispetto ai multipli offerti dall’indice S&P500, che presenta dividendi al 2,1%, ed un price earning a 17,1 volte. Secondo i dati di Back Test, dalla partenza di settembre 2000 ad oggi, il portafoglio ha messo a segno un rendimento record, pari al 13,3% annuo composto, contro una performance dell'indice S&P500 pari al 4,8% annuo nello stesso periodo. Il rendimento cumulativo del modello è stato pari a +646%, contro +113% realizzato dall'indice S&P500 nello stesso periodo. In sintesi, il nostro pacchetto di dieci titoli ad alto dividendo ha ottenuto negli anni una performance complessiva superiore di oltre cinque volte rispetto alla borsa. Dalla partenza, un capitale di 12.000 dollari investito in parti uguali nei dieci titoli del Top Dividend, è diventato ad oggi 91.217 dollari, contro 26.049 dollari ottenuti dall’indice S&P500 nello stesso periodo. Con una redditività elevata, e una media di oltre 40 cedole annue distribuite ai partecipanti, Top Dividend si propone di ottenere un mix di dividendi e performance superiori nel corso di un intero ciclo di mercato.Vediamo ora nel dettaglio il nuovo portafoglio Top Dividend per il mese in corso.
Come si evidenzia dalla tabella, la nuova selezione dei dieci titoli conferma rendimenti elevati, con un dividendo medio pari al 8,2% annuo. La tabella, contiene diversi indicatori fondamentali, per permettere ai nostri abbonati di effettuare ulteriori analisi e approfondimenti. La tabella include tutti i principali multipli per ciascun titolo, tra cui l’indicatore Beta a 60 mesi. Il Beta è il coefficiente che misura il comportamento di un singolo titolo rispetto al mercato, ovvero la variazione che un titolo assume storicamente rispetto alle variazioni del mercato. Un Beta maggiore di uno evidenzia oscillazioni di un titolo superiori al mercato, mentre un Beta inferiore ad uno mostra movimenti del titolo inferiori alle variazioni del mercato. Attualmente il Beta medio del portafoglio è pari a 0,9, con una rischiosità inferiore del 10% rispetto al mercato. Questa indicatore si aggiunge a due ulteriori colonne di analisi che riportano per ciascun titolo il target medio a 12 mesi rilevato dagli analisti e il potenziale di guadagno in termini percentuali. In aggiunta ai target, i nostri lettori possono consultare altri indicatori fondamentali presenti nella tabella, come il price earning, i giudizi dei broker e la percentuale di Pay Out relativa al dividendo. Il Pay Out indica la percentuale dell’utile annuo destinata agli azionisti come dividendo.
Obiettivo di crescita a 12 mesi: Per calcolare il potenziale di crescita del portafoglio abbiamo considerato il target medio assegnato ai dieci titoli dai principali broker e analisti internazionali per i prossimi 6-12 mesi. Secondo questi parametri, Top Dividend offre complessivamente un potenziale di crescita a 12 mesi escluso dividendi pari a +14% dai livelli attuali. Sommando i dividendi previsti, pari ad un ulteriore 8,2% annuo, il rendimento obiettivo sale a +22,2%. I target potenziali degli analisti sono pubblicati a scopo informativo e per un maggiore approfondimento da parte dei nostri lettori, ma non vengono considerati nella costruzione del portafoglio. La nostra selezione dei titoli si basa principalmente sul dividendo. Il giudizio medio dei broker sul titoli del portafoglio è pari a 2,6 in una scala da 1 a 5 ( 1= Strong Buy, 2=Buy, 3=Hold, 4=Moderate Sell, 5=Sell). I dieci titoli offrono in media un dividendo lordo pari al 8,2% annuo, con un range oscillante tra il 12,5% del titolo a maggiore dividendo e il 5% del titolo con il minore dividendo.
Movimenti per il portafoglio Top Dividend: Nel corso dell'ultimo mese, la società HCP Inc, quotata sul Nyse con simbolo HCP, presente nel portafoglio Top Dividend, ha effettuato uno spinoff, assegnando agli azionisti una nuova azione Quality Care Properties, quotata sul Nyse con simbolo QCP, ogni cinque azioni HCP possedute. Su queste basi abbiamo ricevuto le nuove azioni QCP che sono state caricate in portafoglio. Sulla base dei dividendi, preferiamo mantenere in portafoglio HCP, titolo che vanta una lunga storia di 31 anni consecutivi di crescite delle cedole. Vendiamo quindi in data di oggi il nuovo titolo Quality Care Properties derivante dallo spinoff e acquistiamo con il controvalore ulteriori azioni HCP Inc, quotata sul Nyse con simbolo HCP. Tutti i dieci titoli rimanenti restano confermati per il mese in corso, e sono da mantenere in portafoglio senza variazioni fino a martedì 20 dicembre 2016, data del prossimo aggiornamento mensile. Per coloro che ancora non possiedono tutti i titoli, o che iniziano a costruire un nuovo portafoglio, acquistare oggi in apertura di mercato Usa un controvalore pari ad un decimo per ciascuna posizione indicata in tabella.
Analizziamo ora nel dettaglio uno dei dieci componenti del nuovo portafoglio Top Dividend in vigore da oggi:
Sabra Healthcare - Dividendo 7,7% e 6 anni consecutivi di incrementi della cedola
Descrizione del business: Con sede principale a Irvine, California, questa azienda opera come fondo di investimento immobiliare negli Stati Uniti. La società, attraverso le sue controllate, possiede e investe in proprietà immobiliari specifiche per il settore sanitario. Il suo portafoglio si compone di 180 proprietà che comprendono strutture di cura specializzate, centri di assistenza specializzata e case di riposo per anziani, strutture di residenza assistita e di salute mentale, strutture per pazienti autosufficienti e per la cura dei pensionati. La società affitta le sue proprietà ad aziende specializzate del settore, che corrispondono i canoni di locazione. Attualmente la società conta un totale complessivo di 18.349 posti letto tra Stati Uniti e Canada. Stiamo parlando di Sabra Healthcare, quotato sul Nasdaq con simbolo SBRA e codice Isin US78573L1061.
Giudizio degli analisti e valutazioni: Attualmente il titolo offre multipli interessanti in borsa, con un price earning pari a 9,5 volte gli utili attesi per il 2017 e un track record di 6 anni di crescite consecutive dei dividendi. Il giudizio medio dei 9 analisti e broker che seguono il titolo è pari a 2,4 (BUY) su una scala da 1 a 5 ( 1= Strong Buy, 2=Buy, 3=Hold, 4=Moderate Sell, 5=Sell), e questo fattore, unito al ricco dividendo del 7,7% annuo suddiviso in rate trimestrali, conferma l'inserimento nel modello anche per questo mese. Al fine di garantire una adeguata diversificazione del portafoglio, questo titolo andrebbe considerato esclusivamente in abbinamento con gli altri nove titoli indicati nella tabella.
Paolo Crociato
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