ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Due opere di “PITTOGRAFIA AD ASSETTO VARIABILE” alla XII LetterArte2017 di Monza

09/10/17

Il pittore Raf espone due innovative opere di “PITTOGRAFIA AD ASSETTO VARIABILE” alla XII LetterArte2017, Rassegna delle Associazioni Artistiche di Monza dal 22 Ottobre al 2 Novembre 2017 . I l visitatore della Mostra “ARTTORE (artista e spettatore)” può interagire con i lavori di Raf e può non solo guardare, ma può “compiere l’atto conclusivo” per perfezionare e per ultimare l’opera secondo il suo istinto/estro

FotoIl Pittore Raf (www.rafdragani.com), Socio Circolo Arti Figurative Monza (www.circoloartifigurativemonza.it) gia’presente con tre lavori ad INTIMARTE 2017 (Rocca Paolina, Perugia, 9-24 Settembre 2017, Mostra inaugurata da Vittorio Sgarbi, http://www.comunicati-stampa.net/com/il-pittore-raf-alla-mostra-intimarte-2017.html), propone ora le seguenti due opere “ad assetto variabile” sul tema del “melodramma” alla XII LetterArte2017 -Rassegna delle Associazioni Artistiche di Monza dal 22 Ottobre al 2 Novembre 2017- :
1. TRITTICO 4.0: OMAGGIO A GIUSEPPE VERDI, acrilico e riporto fotografico su tre tele, 80x60, 2017
2. TRITTICO 4.0: OMAGGIO A GIACOMO PUCCINI , acrilico e riporto fotografico su tre tele, 80x60, 2017
Il due lavori occupano a parete sempre le dimensioni 80X60, ma la profondità e’ variabile e possono assumere ‘infinite configurazioni”: ciascun lavoro e’ formato da due tele mobili incernierate su una tela fissa (vedi bozzetti preparatori di alcune delle 6 tele esposte).
Lo spettatore/visitatore della Mostra può esplicare un ruolo attivo come quello del “prosumer produttore e consumatore”, come teorizzato dalle recenti teorie 4.0. Viene proposta la figura dell’ “ARTTORE (artista e spettatore)”. Infatti, il visitatore della Mostra non e’ soltanto un fruitore dell’opera d’arte, perché può interagire con i due lavori di Raf: può non solo guardare, ma può anche toccare e “compiere l’atto conclusivo” per perfezionare e per ultimare l’opera secondo il suo istinto/estro. Per indirizzare il visitatore e’ stato inserito nel cartellino espositivo delle due opere, oltre all'autore/titolo, il “provocatorio suggerimento”: SI PREGA TOCCARE.
I due lavori rappresentano un significativo esempio dell’attuale innovativa ricerca artistica di Raf basata sull’evoluzione della Pop Art e/o della più recente Neo Pop: supera le “abituali figurazioni” conservandone solo alcune caratteristiche per andare a scavare più a fondo nella libertà del colore e per avventurarsi verso strade non ancora percorse. Si applicano i principi della Pop Art elaborati dai suoi storici rappresentanti (Andy Warhol, Roy Liechtenstein etc.), frantumatasi oggi in numerosi sottogruppi con diversi rimandi culturali: dal graffitismo urbano al mondo dell'underground. Molteplici le citazioni presenti nei due lavori come lo spazialismo, l’optical art, gli astrattisti del MAC, Duccio di Buoninsegna, Alighiero Boetti, Luigi Veronesi, Attanasio Soldati, Mauro Reggiani, ..... . Attualmente Raf fa uso di materiali diversi come plastiche, resine e riporti fotografici, oltre alle tradizionali tecniche di oli e/o acrilici su tela. Rinuncia volutamente alla rappresentazione della forma: i suoi lavori non hanno bisogno di “agganci” con la realtà e si propongono di figurare ciò che non può essere rappresentato abitualmente.

I due lavori proposti alla XII LetterArte2017 di Monza, costituiscono due significativi esempi di come Raf intende far convergere in una unica direzione la PITTURA e la FOTOGRAFIA, da lui indicata di recente col neologismo” PITTOGRAFIA”.

Secondo Raf l’artista non deve solo, come si trova nell'introduzione alla Mostra INTIMARTE presente sul Sito www.iduecolli.it , instaurare “ un dialogo confidenziale soggettivo ….. per mezzo della Sua opera ….. trasmettendo emozioni all'interlocutore. I moti dell’animo con le evocazioni della memoria diventano racconti artistici esaltando con poetici risvolti la realtà in cui viviamo.“, ma deve anche interagire con lo spettatore che compie l’atto conclusivo per perfezionare e per ultimare l’opera secondo il suo istinto/estro

Con questi presupposti il visitatore della Mostra può esplicare con i due lavori di Raf un ruolo attivo come quello del “prosumer”, cioè del destinatario di beni e di servizi che non si limita al ruolo passivo di consumatore, ma partecipa attivamente alle diverse fasi del processo produttivo (come viene teorizzato dalle recenti teorie 4.0).
In definitiva il visitatore della Mostra si può svincolare dal classico ruolo passivo di limitarsi ad osservare l’opera per assumere un ruolo più attivo nel processo che coinvolge anche le fasi di creazione, produzione, distribuzione e consumo: il Prosumer, infatti, può indicare anche una nicchia di mercato nel campo della fotografia, del video e della registrazione Hi-Fi, relativa a prodotti in una fascia intermedia tra i modelli professionali e quelli amatoriali.

L’ambizioso obiettivo di Raf e’, in sintesi, trasformare lo spettatore in un “ ARTTORE (artista e spettatore )” perché può partecipare alla esecuzione e concludere il lavoro proposto: il visitatore della Mostra non e’, perciò, solo un fruitore perché vengono abbattute “le classiche barriere” che regolano i processi fino ad ora in atto: artista solo attivo, espositore/esposizione come tramite e spettatore solo passivo.



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