ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Erminia Vecchi espone le sue opere

31/05/15

Dal 6 al 15 giugno 2015 presso il centro Artistico Culturale "Il Leone" di via Aleardo Aleardi 12 a Roma, nell'ambito di una mostra tripersonale, la pittrice Erminia Vecchi esporrà le sue opere con la presenza di importanti critici d'arte.

Dialoga con noi la fitta stesura ad olio di Erminia Vecchi, i cui quadri – come dice lei – non finiscono mai con le circoscritte zonature materiche che occhieggiano ora decise ora, quasi dimesse, nelle sfumature cromatiche ad impreziosire l’anima intensa dei mille volti rappresentanti nelle sue tele. È meraviglioso scoprire che uomini o donne che siano, questi sono i volti che Erminia racchiude in sé, li nasconde, li protegge, li coccola di amore materno: sono i volti di chi ha viaggiato molto con la fantasia, di chi ha saputo travalicare spazi senza luogo né tempo. Sono volti autobiografici che conferiscono forza e pienezza alla mano che corrisponde alla mente e al cuore di questa pittrice alla sua prima mostra. Occhi seri, ma non tristi, espressioni gravi, ma non devastate ci parlano di luoghi lontani. Questi volti sembrano essere sospesi in un limbo, in attesa di vivere, di manifestarsi. Sono sempre regali i volti di Erminia, pieni di saggezza. Gli occhi delle donne, liquidi, come quelli delle gazzelle, sognano chissà quali mondi. Ci sembra di vederle queste donne sul dorso di un cammello a navigare le vie della seta, a vivere una vita da nomade ma adornate di monili nascosti dalle velature che ricoprono il loro corpo per altri uomini, per un altro Dio. Ora vestono un sahari leggero e accennano a quel passo di danza misterioso e leggiadro che incanta, oppure sono i volti della dignità delle donne africane acconciate a festa, che stringono al petto un piccolo angelo, mentre i bimbi scrutano con occhi curiosi e increduli noi che siamo qui ad osservarli. “Siamo poveri ma non infelici”, sembrano dire. Una particolare attenzione va alla piccola tibetana. Incarna l’espressione sorpresa di una voce che la chiama: è la voce di Erminia che non smette di palpitare e di guardare lontano oltre l’orizzonte in quello spazio di tela non impresso, ed è lì in quello spazio vuoto che noi la possiamo scorgere. Lo sguardo rivolto all’insù mi porta ad inciampare – dice Erminia e non sa quanto sia bello perdersi fra i suoi colori che raccontano gli sguardi e destini dei suoi mille volti pieni di armonia. Erminia Vecchi, nasce e vive a Roma, dove svolge il suo lavoro di artista, perché da sempre lei è attratta dai colori e dalle tele, avendone respirato gli odori fin da piccola in una famiglia di artisti del pennello. Il messaggio che Erminia vuole trasmettere attraverso le sue opere è quello dell’interculturalità non priva della saggezza morale delle antiche culture che ella rappresenta. E, poi, c’è un sentimento che si fa avanti: è la pazienza del quadro che non finisce mai ma che sviluppa pazienza interiore unita ad un velo di malinconia subito messa da parte grazie all’estetica, alla serenità, alla speranza dei suoi mille volti. (critica a cura della dott.ssa Clara Orlandi)

Luogo: Centro Artistico Culturale "Il Leone"
via Aleardo Aleardi 12, Roma zona San Giovanni
Dal 6-15 Giugno 2015
Orario feriale 16.30-19.00
Ingresso GRATUITO



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Emiliano Amici
Responsabile account:
Emiliano Amici (Tecnico promozione eventi - Social & Event Manager)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere