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Comunicato Stampa

Frigidaire e Frigolandia vincono la causa intentata dal comune di Giano dell'Umbria

26/11/10

La causa intentata dal Comune di Giano dell'Umbria contro l'associazione culturale della Repubblica di Frigolandia, sede della redazione del mensile Frigidaire e del Museo dell'Artemaivista, si è conclusa con la vittoria di quest'ultima in data 19 novembre

Finalmente! Dopo oltre un anno di persecuzione giudiziaria, iniziata con una assurda richiesta di sfratto per morosità di cui Frigolandia non sapeva nulla, il giudice Fornaci di Spoleto ha accolto integralmente le rigorose osservazioni giuridiche e di merito del bravissimo avvocato di Frigolandia Claudio Franceschini e ci ha dato ragione con una sentenza chiarissima: lo sfratto è nullo, Frigolandia resta dov’è. Il Comune è stato condannato anche a pagare le spese del giudizio (altri 3000 euro di soldi pubblici sprecati o ce li metterà di tasca sua il sindaco Paolo Morbidoni?).

Per chi non lo ricordasse la giunta guidata dal sindaco “democratico” Paolo Morbidoni, aveva avviato nell’autunno 2008, a nostra totale insaputa, una causa di sfratto per morosità contro Frigolandia. Causa illegale sia perché la concessione degli edifici e del parco de La Colonia non è un affitto privato, ma una concessione pubblica fondata sul progetto di Frigolandia e garantita da una fidejussione (dunque la morosità è anche tecnicamente impossibile), sia perché tutta la pratica non è stata notificata correttamente ai sensi degli articoli del Codice che regolano questi atti.

La vicenda ha evidenziato come l’amministrazione locale, teoricamente di centrosinistra, si sia comportata in questo frangente come la peggiore delle amministrazioni di destra, insensibile anche alle migliaia di firme di solidarietà per Frigolandia arrivate dall’Umbria e da tutta l’Italia. Per questi carrieristi politici di periferia la ricerca culturale autonoma è incomprensibile, l’arte è superflua e una comunicazione libera come quella della nostra rivista Frigidaire (mensile popolare d’élite co 20 pagine tabloid a colori, in edicola a 3 euro) va stroncata ad ogni costo. Pensavano di cancellare anni di lavoro, di distruggere l’entusiasmo di centinaia di giovani, di farci perdere migliaia e migliaia di euro investiti nella ristrutturazione degli edifici, insomma di distruggere Frigolandia, la più libera e immaginaria repubblica del mondo, con una furbata da palazzinari. La sentenza del 19 novembre ha dimostrato che amiamo l’arte e la fantasia, ma non siamo degli sprovveduti e questi microberluscones pseudodemocratici non ci fanno nessuna paura.
Prima capiscono che la cultura è una risorsa e non un peso e meglio sarà per loro e per tutti.

Per ulteriori informazioni:

Repubblica di Frigolandia
Telefono 0742 90570
Cellulare 334 2657183



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