ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Giovedì 26 maggio: doppio appuntamento romano con vincenzo costantino 'CINASKI'

23/05/11

In occasione dell’uscita di CHI E’ SENZA PECCATO NON HA UN CAZZO DA RACCONTARE Marcos y Marcos Ore 18 La Feltrinelli, Galleria Colonna: presentazione del libro Ore 21 Angelo Mai: Reading/recital

Quando il soprannome di uno scrittore è Cinaski, in onore del protagonista dei romanzi di Bukowski, non stupisce se la sua prima raccolta di poesie propone testi che assomigliano a canzoni: piccole e ruvide rivelazioni di un filosofo da marciapiede, un anarchico un po’ maledetto, romantico e ruvido.

Vincenzo Costantino “Cinaski”, che il 26 maggio è a Roma per un doppio appuntamento -alle 18 alla Feltrinelli di Galleria Colonna per la presentazione del suo libro, introdotto dal giornalista John Vignola (Mucchio, RadiodueRai) e alle 21 per un vero e proprio reading con Francesco Arcuri all’Angelo Mai di viale delle Terme di Caracalla 55a- non è nuovo al mondo dei libri: nel 2009 assieme a Vinicio Capossela ha pubblicato con Feltrinelli In clandestinità, un racconto dove la boxe si faceva metafora della vita quotidiana.

Ora con questa sua prima raccolta di poesie Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (Marcos y Marcos), Cinaski si spinge oltre e viaggia tra le parole in modo eccentrico, fuggendo ciò che è stabile, troppo probabile, scontato. I suoi versi sono fatti di odori& odoracci, di sogni & logorazioni, malinconie, sesso immaginario e sesso vero. Una felice e feroce anarchia compositiva che trasmette ondate di disperazione e impennate di ironia.

Per questo la mente corre veloce alla Beat Generation che in questi giorni torna d’attualità grazie al successo della mostra milanese Fernanda Pivano. Viaggi, cose, persone dedicata alla madrina italiana della Beat Generation. Così Vincenzo Costantino è un Beat italiano del 2010, come lo definisce Dan Fante, figlio del celebre John, che nella prefazione al libro scrive “L’inizio dell’era postmoderna in poesia e letteratura può essere fatta risalire alla fine della seconda guerra mondiale. Il giovane Holden di J. D. Salinger fece la sua apparizione in quel periodo (…). In seguito i poeti beat – ragazzi come Jack Kerouac, Allen Ginsberg e Aram Saroyan iniziarono a farsi sentire sempre di più (…) Nel mezzo di tutto questo arrivò Charles Bukowski. Hank, come lo chiamavamo noi che lo abbiamo conosciuto, urlò e bevve e protestò e insultò il suo pubblico. Provocava risse e se ne andava dal palco. La poesia tradizionale – anche la più originale e moderna – era stata superata da una voce poetica che diceva la verità sull’abbandono e il sesso e l’odio e il dolore e la sopravvivenza. Erano nate una nuova epoca, una nuova forma di espressione(…) Ora che siamo nel 2010 ho scoperto un eccezionale poeta. Vincenzo Costantino è vivo e vegeto - ED È ITALIANO - e scrive quel genere di poesie che ti fanno ridere e piangere e afferrare la tua donna per i capelli per un bacio”.


Giovedì 26 maggio, ore 18
La Feltrinelli, Galleria Colonna
Presentazione del libro

Giovedì 26 maggio, ore 21
Angelo Mai
Reading/recital



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