ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Gli errori da non fare nel bike sharing. Il caso Mobike

Vuoi aprire un bike sharing ma non sai come muoverti? Per conoscere gli errori da non fare nel bike sharing leggi la storia di Mobike.

FotoVuoi aprire un bike sharing ma non sai come muoverti? Per conoscere gli errori da non fare nel bike sharing può tornarti utile il caso di Mobike. Nel 2019 scrivevamo di Mobike e della crisi del bike sharing cinese, ma ad oggi che fine ha fatto l’azienda?

Mobike era l’astro nascente delle aziende tech made in China, ma tanto è cresciuta velocemente tanto è caduta rapidamente. Nata nel 2016, ha chiuso i battenti nel 2020 anche se qualcosa di lei è arrivato ai nostri giorni. La storia di Mobike è descritta in modo dettagliato e approfondito da Randy Joycelyn sul suo sito Cycling Soigneur.

Mobike è stata una delle prime aziende a portare il bike sharing free floating su larga scala. La sua politica di espansione è stata così aggressiva da invadere ogni paese nel mondo con le sue biciclette. Nel 2018 non era insolito vedere città invase da biciclette parcheggiate in modo selvaggio facendo arrabbiare pedoni, automobilisti ma soprattutto creando problemi alle amministrazioni locali. Oltre al problema del parcheggio selvaggio ce n’era uno più grave ancora, la guerra ai prezzi. Mobike, con la sua rivale cinese Ofo, aveva ingaggiato una guerra dei prezzi talmente sanguinolenta che nel 2019 era arrivata a perdere 16 yuan al giorno.

A questa guerra dei prezzi e ai contrasti con le pubbliche amministrazioni si aggiungevano problemi di disservizi vari che vedevano la scansione per lo sblocco delle bici non funzionare o il collasso dei server. Nel 2018 Mobike è stata acquistata per 2,7 miliardi di dollari dal più grande fornitore cinese di servizi online on-demand Meituan.

Mobike oggi
Dopo l’acquisizione, Mobike ha continuato a fornire il servizio ai propri utenti fino a quando il 14 dicembre 2020, alle 23:59, Mobike ha interrotto il servizio ed è stata completamente integrata in Meituan, ed è stata ribattezzata “Meituan Bike”. Il 4 agosto 2022, l’account del servizio WeChat “Meituan Bike” ha inviato un messaggio in cui si afferma che il saldo, i pacchetti di carte ciclistiche e altri diritti e interessi correlati nell’account Mobike originale potevano essere ancora utilizzati nell’app Meituan. Se è ancora presente un credito, è possibile presentare una richiesta di rimborso anche tramite la relativa guida nell’app Meituan. E allo stesso tempo, Meituan ha chiuso il sito web ufficiale di Mobile: Mobike.com.



Cosa ci insegna il caso Mobike?


Col senno di poi è facile trarre le proprie conclusioni e anche se è un po’ villano da parte mia provo a riassumere gli errori da non fare nel bike sharing. Ciò che Mobike sembrava non avere era un piano industriale e una road map chiara. Aveva ottenuto diversi finanziamenti, costruito una flotta importante ma sembrava non avere la struttura per supportare la crescita che si prefiggeva. Non solo, secondo me uno dei maggiori problemi è stata la guerra alle tariffe che Mobike aveva ingaggiato, mostrando tutti i limiti di una strategia che storicamente non porta a nulla.







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Simone Bolassa (autore)
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