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Gli standard per la catena di custodia

17/07/20

Sono molteplici gli schemi di certificazione che inseriscono nei propri requisiti gli standard per la catena di custodia. Gli standard per la catena di custodia definiscono dei criteri di trasparenza e l’applicazione dei medesimi requisiti per tutti gli attori della filiera.

FotoGli standard per la catena di custodia
Sono molteplici gli schemi di certificazione che inseriscono nei propri requisiti gli standard per la catena di custodia. Gli standard per la catena di custodia definiscono dei criteri di trasparenza e l’applicazione dei medesimi requisiti per tutti gli attori della filiera.

Cosi da assicurare all’ultimo anello della catena, il consumatore, il medesimo rispetto dei requisiti richiesti al produttore che possono essere sulla logistica, commercio e o conto terzisti. Ovviamente parliamo di una certificazione volontaria. Ma sempre più richiesta a livello internazionale.

L’applicazione di questi standard viene resa necessaria soprattutto in quei settori, primario, dove non si sono affinate normative a tutela della particolarità ed identità del prodotto lungo tutta la filiera. Ma possono essere applicati a tutta una serie di dati ed informazioni.

Quindi l’applicazione di una catena protetta aiuterà non solo il rispetto e la trasparenza nei confronti dei criteri per la tracciabilità. Ma consentirà anche il rispetto dei requisiti di standard trasversali che si occupano della sicurezza alimentare, salute e sicurezza sul lavoro, sostenibilità sociale, ambientale e di identità del prodotto.
Standard per la catena di custodia
I vantaggi più importanti della certificazione secondo gli standard per la catena di custodia possono riassumersi in:

Riuscire a gestire dei requisiti trasversali lungo tutta la filiera;
L’evidenza dell’impegno sulla tutela dei prodotti e servizi e la completa tracciabilità e distinguibilità;
Implementare procedure di compartimentazione per proteggere l’unicità dei prodotti;
Migliorare la reputazione aziendale con i prodotti e o servizi certificati;
Avere degli input commerciali importanti in quanto gli standard per la catena di custodia vengono richiesti da grandi gruppi a tutela di determinati prodotti;
L’integrabilità con tutte le norme di certificazione internazionale.
Schemi di certificazione e standard per la catena di custodia
Le richieste di questa tipologia di certificazioni è in aumento. In quanto in passato capitava spessissimo che le organizzazioni produttrici secondo determinati standard di certificazione non potevano assicurarne il rispetto dei requisiti in quanto gli attori successivi della filiera non adottavano nessun pari standard.

Questo gravava non solo sulla certezza di custodia sull’alimento e o sul servizio. Ma rendeva nulli gli impegni delle organizzazioni produttrici. Un poco come avviene con le aziende certificate con gli standard di certificazione Brc, Ifs ed Fssc 22000 che si trovano a non essere seguiti da dei fornitori di servizi con pari requisiti.

Per esempio per la logistica con standard di certificazione Ifs Logistics, Brc Storage & Distribution, Fssc 22000 per la Logistica, ecc…

Quali sono i casi più comuni dove possiamo trovare l’applicazione e la certificazione di standard per la catena di custodia? Gli standard per la catena di custodia più conosciuti sono:

Certificazione Global Gap. Lo standard riconosciuto da GFSI del comparto ortofrutticoli, zootecnico e ittico che applica la catena di custodia a tutti gli attori;
Certificazione MSC. Lo standard della sostenibilità applicabile all’area della pesca;
Certificazione FSC. Lo standard che si occupa della filiera sostenibile del legname;
Certificazione della Catena di Custodia per i dati dei laboratori prova. Lo standard che viene utilizzato per garantire la catena di custodia dei dati per i laboratori prova Iso 17025;
Certificazioni varie inerenti alla certificazione della filiera degli allevamenti. Che possono comprendere filiere senza utilizzo di antibiotici, biologiche e o con disciplinari privati.
Gli standard per la catena di custodia possono anche essere inseriti in altri schemi di certificazione. Come per esempio il modulo aggiuntivo della catena di custodia della certificazione Global Gap nello standard di certificazione Brc.

Il mondo e l’adozione di questi standard è in aumento e sono molti i proprietari di marchio, che inseriscono i requisiti della catena protetta come add on nei loro schemi.



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