EDITORIA
Comunicato Stampa

Graphofeel presenta il nuovo libro di Mario Pacelli: Cantiere Italia

16/03/11

L'unità d'Italia è stata lunga e laboriosa, fatta di atti eroici e di meno nobili azioni; vi hanno partecipato mille personaggi noti e meno noti, tutti impegnati al raggiungimento del fine che si erano prefissi. Il risultato è stato un cantiere in continua attività, con molte varianti rispetto al progetto originario: da Regno l'Italia è diventata Repubblica, da Stato accentrato si è trasformato in un Paese con larghe autonomie locali, da entità nazionale ai margini dell'Europa è divenuta protagonista di primo piano dell'unità europea. E il cantiere è ancora aperto…

Come si è giunti da un coacervo di stati e staterelli alla costruzione di un unico Paese? È quello che ci racconta Mario Pacelli in questo saggio ricco di una vasta mole di informazioni dettagliate e a volte francamente sorprendenti sulla storia d’Italia dall’Unità ad oggi. Esperto di diritto pubblico e di storia delle istituzioni, l’autore ci conduce, con mano leggera e sapiente equilibrio tra erudizione, divertita curiosità, in visita nel cantiere, ancora aperto, in cui si costruisce uno Stato, mostrandoci materiali e progetti utilizzati, scartati, terminati o mutati in corso d’opera. Trovano così spazio nel saggio di Mario Pacelli la storia delle autonomie locali, quella della condizione femminile, delle ferrovie, della sanità, dell’esercito e dell’istruzione, fornendo al lettore gli strumenti per comprendere meglio la realtà contemporanea. Interessante, documentato, a tratti ironico, un libro per riflettere su temi di grande attualità.

Edito dalla giovane Casa Editrice Graphofeel, il saggio, che inaugura la collana Forminevau curata da Antonio Perri, verrà presentato al pubblico e alla stampa il 21 marzo 2011, presso la Libreria Mondadori, in un incontro in cui interverranno Mario Pacelli, Guido Barlozzetti e Alessia Rabacchi. Un’occasione per conoscere da vicino l’autore, e per godere direttamente della lettura di una proposta di legge di Garibal-di di sconcertante attualità.

Tutte le pubblicazioni sono acquistabili online.
Per info: www.graphofeel.com

Mario Pacelli, docente di diritto pubblico, è stato a lungo funzionario della Camera dei Deputati. È autore di numerosi saggi di storia delle istituzioni.


Intervista all’autore

Mario Pacelli, Cantiere Italia è un libro di circostanza?
Il 150° anniversario dell’Unità nazionale è stato solo l’occasione per pubblicare alcuni studi che ho effettuato negli ultimi anni sul Risorgimento e sugli uomini illustri di quel periodo. Il risultato mi ha portato a riflettere anche sulla inadeguatezza e scorrettezza di alcune conclusioni forse troppo affrettatamente date per acquisite; prima fra tutte quella della esaltazione acritica di tutti quegli uomini e di tutti quei fatti, ad iniziare dalla lotta contro il brigantaggio meridionale, una vera guerra anche se mai dichiarata, condotta da italiani contro altri italiani.

È passato un secolo e mezzo dal 1861: cosa è cambiato per gli italiani?
A mio avviso molto, più di quanto siamo soliti pensare. Un secolo e mezzo fa l’Italia era un Paese in arretrato con il processo di modernizzazione, con redditi individuali, salvo poche eccezioni, molto bassi, con una popolazione che traeva il necessario per vivere da un durissimo lavoro nei campi, con un’alta percentuale di analfabeti, senza scuole né ospedali, dove anche donne e bambini lavoravano fino a quattordici ore al giorno per un magro salario. Qualcosa, molto, se non tutto, è cambiato.

L’Unità d’Italia: chi ha vinto e chi ha perso?
Credo che abbiano vinto gli italiani, o almeno quelli tra loro che vedevano lucidamente l’unità nazionale come la sola soluzione possibile per inserirsi tra le grandi nazioni europee: non dimentichiamo che anche i tedeschi, nello stesso periodo, decisero di battere la strada dell’unità nazionale e per gli stessi motivi. Certamente vi furono per-sone favorite dall’unificazione, ed altre danneggiate, ma nel complesso gli aspetti po-sitivi prevalsero nettamente su quelli negativi: l’unificazione del debito pubblico, per citare solo un esempio, non giovò alle regioni meridionali, che avevano floride finanze, ma che solo con l’Unità riuscirono spezzare il regime post-feudale che le soffocava.

Unità e federalismo sono conciliabili?
Maggiori livelli di autonomia degli enti territoriali significano anche correzione di alcuni errori compiuti nel processo di unificazione nazionale. L’importante è conser-vare lo spirito, che è quello di un solo Paese, un solo Stato, un solo popolo, principi che peraltro credo, o almeno spero, nessuno voglia nemmeno porre in discussione.


L’appuntamento è il 21 marzo 2011, alle 18 con Mario Pacelli e Cantiere Italia, presso la Libreria Mondadori, Via Giuseppe Ferrari, 39/41 – Roma.

Intervengono:Mario Pacelli, Guido Barlozzetti giornalista Rai , Alessia Rabacchi- attrice.


Ingresso libero.




Ufficio Stampa
LAURA PACELLI
laurapacelli@virgilio.it
339/3730810



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