ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

I dipinti di Elisabetta Manghi a Parma

23/10/12

In esposizione fino al 31 ottobre allo shakespeare di via Goito

23/10/2012 - Contaminazione è uno dei termini più in voga, non solo per l’utilizzo da parte dell’artista di tecniche o materiali diversi nella stessa opera, ma in senso più ampio per indicare un’esperienza multisensoriale. Un nuovo modo di fruire l’arte fuori dai luoghi classici, in cui si può assaporare un dipinto assieme ad un cocktail o ad un piatto di pasta fresca, ascoltando anche performance musicali. L’opera diventa parte di un tutto e la lettura che viene fatta tiene conto del contesto in cui la stessa è inserita. E’ un modo per avvicinare più persone, in particolare i giovani, a forme artistiche diverse, che diventano anche lo spunto per una condivisione delle proprie valutazioni e lo sviluppo del senso critico.
La mostra di Elisabetta Manghi, allestita allo Shakespeare Live Restaurant Cafè, ha inoltre un sottofondo musicale diverso ogni sera: dalle performance jazz ai concerti di pianoforte passando per i djset, grazie al ricco programma curato da Barbara Barbieri.
I dipinti, tutti su tela, variano per dimensioni e tecniche utilizzate. In prevalenza olio, ma anche acrilico e mista con inserti in tessuto e glitter, per arricchire la pennellata e creare un effetto tridimensionale altrimenti non raggiungibile. Sono scelte frutto di uno studio in via di approfondimento e sempre in evoluzione, partito dall’utilizzo della matita, del bianco e nero e delle terre.
Delle quindici opere esposte, la maggior parte ritrae la donna: fragile, seduttiva, pensierosa o malinconica.
In “Privacy”, il corpo seminudo viene ornato da un tessuto in pizzo nero su una vestaglia fucsia, che contrasta con il colore bianco cipria della pelle e del lenzuolo sottostante che trasmette la sensualità del soggetto.
Elisabetta Manghi, classe ’69, cresce con la passione per l’arte, grazie al padre Giuseppe pittore naif e scrittore, ma solo negli ultimi anni ha deciso di dedicarsi completamente all’attività artistica.
Il corso di pittura con Nicla Ferrari le ha permesso di apprendere l’utilizzo dei colori ad olio su tela e tavola, privilegiando nei soggetti la figura umana e il ritratto, senza abbandonare il monocromo a cui aggiunge colore a colpi di pennello o spatola.
Dal 2007 ha esposto le sue opere in oltre trenta mostre tra personali e collettive, in particolare a Reggio Emilia, città in cui è nata, ma anche a Parma, Bologna, Roma e Venezia, solo per citarne alcune.
Nel 2011 l’Associazione “Finestra Eterea” di Milano premia l’artista con la “Coppa per la Sociologia” grazie all’opera “Tenerezza”.
La mostra, ad ingresso gratuito, è visitabile fino al 31 ottobre il lunedì dalle 7.00 alle 14.30 e dal martedì al sabato dalle 7.00 alle 01.00 presso lo Shakespeare Live Restaurant Cafè di via Goito 1 a Parma.
Francesca Caggiati


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