SPETTACOLO
Comunicato Stampa

I fratelli Karamazov al Teatro della Fortuna, Fano

12/03/19

Con Glauco Mauri e Roberto Sturno. Dell'opera originale Tarasco, Mauri e Sturno ci restituiscono il coraggio della parola e la profonda umanità

Al Teatro della Fortuna di Fano:
I FRATELLI KARAMAZOF
di Fëdor Dostoevskij.

Con Glauco Mauri e Roberto Sturno.
Libera versione di Glauco Mauri e Matteo Tarasco che ci restituisce il coraggio della parola e la profonda umanità dell'opera originale.


Con Glauco Mauri e Roberto Sturno.

E con:
(in ordine di entrata) Paolo Lorimer, Pavel Zelinskiy, Glauco Mauri, Roberto Sturno, Laurence Mazzoni, Luca Terracciano, Giulia Galiani, Alice Giroldini
Scene Francesco Ghisu.

Costumi Chiara Aversano.

Musiche Giovanni Zappalorto.

Luci Alberto Biondi.

Regia Matteo Tarasco.

Una produzione Compagnia Mauri Sturno.
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Matteo Tarasco dirige Glauco Mauri e Roberto Sturno ne I fratelli Karamazov di Dostoevskij, sfidando assieme a Mauri, in questa riduzione teatrale, la complessità del capolavoro dostoievskiano.

Dell'opera originale Tarasco, Mauri e Sturno ci restituiscono il coraggio della parola e la profonda umanità.

I fratelli Karamazov è l’ultimo romanzo di Fëdor Dostoevski, giustamente considerato un capolavoro della letteratura dell’Ottocento. Pubblicato a puntate su Il messaggero russo a partire dal gennaio 1879, fu completato solo pochi mesi prima della morte dello scrittore.

Il romanzo si sviluppa attorno alle vicende dei membri della famiglia Karamazov, al contesto in cui matura l’assassinio di Fëdor, il capofamiglia e al conseguente processo nei confronti di Dmitrij, il figlio primogenito accusato di parricidio.
A fianco del dramma sociale avanza il dramma spirituale: le domande ossessive, il dubbio "Dio esiste?" fino al conflitto morale tra fede, ragione e libero arbitrio.

“Dostoevskij non giudica mai: racconta la vita anche nei suoi aspetti più negativi con sempre una grande pietà per quell’essere meraviglioso e a volte orrendo che è l’essere umano.
La famiglia Karamazov devastata da litigi, violenze, incomprensioni, da un odio che può giungere al delitto, oggi come oggi appare, purtroppo, un esempio di questa nostra società così incline all’incapacità di comprendersi e di aiutarsi. Anche il sentimento dell’amore spesso viene distorto in un desiderio insensato di violenza.
Così sono i Karamazov. Così siamo noi? Ma Dostoevskij è un grande poeta dell’animo umano e anche da una terribile storia riesce a donarci bellezza e poesia” (Glauco Mauri).

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